Tra pochi giorni Barcellona darà il via al Mobile World Congress e le grandi aziende si stanno preparando all’evento. Huawei, in occasione del Media & Analyst Briefing a Londra, concede delle anticipazioni sulle aree di interesse su cui ha deciso di puntare. La casa cinese si definisce a un passo dal traguardo per quanto riguarda il 5G.
Da Smart city, Smart industry e dagli stessi consumatori nascono sempre nuove esigenze e Huawei sta dimostrando di riuscire a stare al passo. Secondo quanto esposto al briefing da Ryan Ding, Executive director of the board e presidente Huawei Carrier Bg, è giunto il momento che le aziende di tutto il mondo collaborino tra di loro al fine di esplorare fino in fondo le potenzialità della quarta rivoluzione industriale in corso.
Per arrivare a questo, il punto di partenza è proprio il nuovo standard per le comunicazioni mobili, il 5G. Huawei ha deciso di mirare a tecnologie e standard di quinta generazione, e ha dichiarato che nel 2018 investirà 800 milioni di dollari per la Ricerca & Sviluppo di soluzioni 5G e lancerà una gamma completa di apparecchiature 5G commerciali, incluse reti di accesso wireless, reti portanti, reti core e dispositivi.
Ma a fianco al 5G Ding ha evidenziato che nella gestione della rete assume un ruolo fondamentale l’Artificial Intelligence: “Il 4G implica più o meno il controllo di 200 parametri per garantire la connessione dei device. Il 5G presuppone requisiti cinque volte più numerosi”. È quindi necessario dover introdurre l’intelligenza artificiale nelle reti 5G per ridurre i tempi di configurazione, servire servizi più flessibili e migliorare l’esperienza operativa.
È stato stimato che nel giro di sette anni gli oggetti connessi in tutto il mondo saranno circa 40 miliardi e la complessità del sistema necessiterà fortemente dell’apporto dell’intelligenza artificiale applicata ai network. Questo comporta una grande sfida. Ecco perché oggi IoT e video rappresentano enormi opportunità che anche gli operatori dovrebbero cogliere per innovare i propri modelli di business e generare fatturato offrendo agli utenti nuovi servizi.
Huawei si è già attivata: “Consegneremo circa 100 reti NB-IoT e per Huawei continueremo a investire nell’ecosistema IoT a banda stretta”, rivela Ding. Il settore delle telecomunicazioni è in continua crescita. Oggi, a livello globale, il fatturato generato dall’Internet of Things per le telco rappresenta un giro d’affari da 7 miliardi di dollari. Per il 2018 sono previsti 150 milioni di connessioni Narrow Band. Huawei ha già sviluppato 23 use case replicabili. Ora l’attenzione si posa sul tema della user experience dei servizi offerti, che va migliorata a prescindere dal fatto che si abbia a che fare con impianti e macchinari connessi, oggetti per lo smart metering, wearable o applicazioni per la smart home.
Obiettivi di quest’anno? Incrementare le logiche pay per use applicate alle proprie reti: a seconda del tipo di applicazione di cui ha bisogno il cliente, grazie a virtualizzazione e intelligenza artificiale, le prestazioni del network possono essere modulate in funzione di specifiche esigenze.
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