Le tecnologie più innovative diventeranno dei veri e propri asset delle attività future delle aziende. Dove per tecnologie innovative si menzionano IoT, robotica, intelligenza artificiale, realtà virtuale e aumentata, big data, nanotecnologie, cybersecurity e blockchain.

E’ da questo presupposto che parte la chiacchierata con Debra Bordignon, CTO di Dimension Data in Australia, che rimarca quando “l’approccio trasformativo delle aziende debba essere agile e logico nello stesso tempo”, per valorizzare gli asset presenti ma anche per non perdere tempo nel cogliere opportunità future. Agile e logico, appunto.

Perché si va verso una “digital society” con economie sempre connesse (always on), dove il difficile sarà fare coesistere la prossima Società 5.0 con le risorse attuali in un processo di trasformazione che a tendere si completerà nel 2025. “Si stima che nel 2027, il 75% delle aziende che oggi sono tra le 500 aziende nel ranking S&P saranno rimpiazzate da start up digitali” precisa Bordignon e questo porta a mettere a fuoco gli step che la società di oggi deve fare per stare al passo, come mostra un maturity model messo a punto da Dimension Data.

Dimension Data - The birth of human beings
Dimension Data – The birth of human beings

Sono quattro le forze convergenti che stanno contribuendo a cambiare la società e le aziende: il digital social world (le relazioni passano dal web), le nuove generazioni di millennials (tecnologicamente più smart), i modelli di business non più lineari ma che interconnettono ecosistemi diversi di attori della domanda e dell’offerta, il fatto che il digitale sia l’essenza di ogni filiera che connette cose, persone, dati, processi (l’IoT). “La nozione di real time è cambiata sia per le imprese che per i governi. In Australia si discute di diritti del lavoro, smartworking, sicurezza, risvolti economici delle nuove tecnologie, education…  Insomma tutto impatta sulla nuova Society 5.0”.

Ogni azienda dovrà impostare un proprio percorso tenendo presente che la facilità ai cambiamenti è spesso inversamente proporzionale all’età dell’azienda: “Come mostra il recente white paper The Exponential Digital Social World le nuove tecnologie hanno sulle aziende del 20esimo secolo, cioè quelle più “vecchie”, un impatto molto più forte rispetto alla dimestichezza con la quale i nuovi player del mercato “già nativi digitali” hanno nei confronti di piattaforme cloud o IoT capaci di connettere persone, macchine, dati, flussi di gruppi di lavoro. Un impatto disruptive ma è il momento migliore per fare leva sulle solide piattaforme dei passati 30 anni”.

Giappone 5.0

Un esempio di società 5.0 è il Giappone che ha fortemente trasformato i progetti di digitalizzazione del paese con ripercussioni anche dal punto di vista culturale. “Un modello di smart society a cui tenderanno tutte le economie attraverso l’adozione di nuove tecnologie che creeranno nuove opportunità e miglioreranno la qualità della vita” . Si è arrivati alla Società 5.0 attraverso 5 ere, secondo Bordignon: la società primordiale basata sulla caccia, la società agreste che fa dell’agricoltura un modello di sostentamento, la società industriale con la rivoluzione basata sul vapore e sulla prima industrializzazione, la società dell’informazione legata alla invenzione dei pc, fino alla super smart society, la Società 5.0 che fa della tecnologia uno strumento per migliorare la qualità della vita, la conoscenza, le opportunità. ”Un viaggio reso possibile dalle nuove tecnologie che vanno oltre alla digitalizzazione del business e delle economie ma che trasformeranno tutti gli aspetti della vita, con maggior flessibilità e mobilità – precisa la CTO -. Society 5.0 è a tutti gli effetti un framework per valutare diversi aspetti della società. Se si guarda ad esempio l’età anagrafica vediamo che il 20% della popolazione mondiale avrà oltre i 60 anni entro il 2020 e questo è un elemento disruptive. Già oggi in Giappone il 26,3% della popolazione è oltre i 60 anni e questo ha spinto il paese a digitalizzare servizi e soluzioni di healthcare“.

Il problema delle competenze legato alle nuove tecnologie rimane punto cruciale che spinge perché si lavori a stretto contatto con le università. “La community senza confini, nella quale ora Dimension Data si trova, come parte della famiglia Ntt, ci spinge a creare una rete di conoscenze ancora più allargata” precisa la manager. Le nuove tecnologie garantiscono maggior integrazione con la parte di operation, automazione, competenze e la capacità di fare coesistere il vecchio con il nuovo, per mettere a punto nuovi processi di gestione dei rischi e la confidenza con la sicurezza. “Una strategia che si definisce con il board dell’azienda e non solo con il Cio, seguendo un maturity model che facilità i cambiamenti”  precisa Bordignon.

Dimension Data Digital Enterprise Capability Maturity Model
Dimension Data Digital Enterprise Capability Maturity Model

Maturity Model

Secondo Dimension Data, gli asset strategici che possono guidare la creazione di una nuova era digitale sono essenzialmente sette: l’esperienza degli stakeholder, il valore dei dati interni a una azienda, i portafogli di prodotti innovativi, i processi smart, la definizione di business model che coinvolgano l’intero ecosistema, la diffusione di una nuova cultura tra le persone che deve essere incentivata al mondo digitale, e infine la tecnologia messa a fattor comune che, con standard open e servizi trasversali, riesca ad attivare nuovi processi sia per le aziende sia per la società. “Serve la capacità di bilanciare tutti questi aspetti in un maturity model che porti a nuovi modelli di business, come quelli realizzati da Uber o da Alibaba che hanno saputo cambiare sia i modelli sia la cultura delle persone. Un esempio importante della condivisione di tecnologia e di servizi è anche quanto realizzato da sei banche canadesi che nel 2016 hanno annunciato i loro investimenti congiunti in soluzioni di blockchain per gestire i dati personali”.

Fino ad oggi hanno contribuito alla nostra società tecnologie cloud, mobile, social e web. Da oggi al 2025 si punterà su IoT, data analytics, 3d printing, machine learning e competenze focalizzate. Ma il salto verso una società superiore vedrà crescere nanotecnologie, supercomputing, sistemi autonomi in molti ambiti diversi.  “L’IoT impatterà in modo significativo sui trasporti, heathcare, education, sicurezza pubblica – conclude Bordignon -. Tutti i business stanno diventando dei business digitali e i manager devono agire per non perdere le opportunità ora”. Verso Society 5.0.

Dimension Data - Horizons of technology disruption

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