Compie vent’anni Equinix e in Italia celebra l’apertura di una nuova sede nel centro di Milano, in via Savona, che riunisce uffici e data center di moderna generazione in un unico polo. Un primo passo del piano di espansione del gruppo, nel quale l’Italia gioca un ruolo importante, per sostenere le aziende nei progetti di crescita delle proprie operazioni IT, con la proposta di accrescere le prestazioni aziendali attraverso l’interconnessione gestita da Equinix Cloud Exchange Fabric (ECX Fabric) per il cloud privato ed Equinix Internet Exchange per il cloud pubblico.
A illustrare le strategie della società (il cui nome sillabato in EQUI–N–I–X, simboleggia equality, neutrality, internet, exchange) sono Eric Schwartz, president Equinix EMEA, incontrato nel nuovo headquarter milanese, e Emmanuel Becker, Managing Director Italy, che sulla scia della filosofia “rebuild themselves” che guida il gruppo, fanno il punto sulle evoluzioni tecnologie globali e sugli investimenti in campo.
Si lavora in ottica di potenziamento
In questo momento l’azienda sta puntando sul rafforzamento delle strutture esistenti, potenziando e ampliando i data center, per fornire un livello di iperconnessione in linea con le crescenti richieste a livello globale. “Il business sta cambiando il mondo IT e deve essere organizzato in tutta la linea. Stiamo lavorando per connettere tutte le piattaforme del mondo tra loro – dichiara Eric Schwartz – e fare in modo che indipendentemente da dove le aziende sono dislocate, possano avere pari connettività. Ad esempio, imprese che hanno il business a Milano possono appoggiarsi a data center in altre parti del mondo dove hanno le loro fabbriche”.
Il gruppo infatti cresce. Storicamente consolidato nei mercati Usa e Asia, oggi è presente in 52 paesi a livello globale, coprendo tutti e cinque i continenti, conta oltre 200 data center e 270.000 punti di interconnessione che consentono ai clienti di lavorare a livello globale.
Dalla nascita del gruppo sono stati destinati 21 miliardi di dollari per scalare la piattaforma a livello globale e si è lavorato per essere compliant a ogni specifica richiesta, garantendo ai clienti il 99,99999% di uptime record e 270.000 connessioni cross.
Le ultime acquisizioni di Telecity Group nel 2016 e Verizon nel 2017 hanno favorito lo sviluppo del business del gruppo, che registra nell’ultimo anno un fatturato mondiale di 5 miliardi di dollari, raccolto per l’81% da una vendita diretta, e per il restante 19% tramite i partner.
L’agilità delle Pmi supporta la crescita in Italia
Oggi i primi paesi del gruppo sono Germania, Francia e Usa, ma a giocare un ruolo sempre più rilevante nelle strategie c’è anche l’Italia, dove il mercato cresce grazie al cloud. Il gruppo conta nel nostro paese oltre 180 clienti, 35 carriers e circa 6.800 metri quadri di spazio in colocation. I clienti appartengono prevalentemente a digital media, banche, finance, network, carrier, content cloud come technology partners.
“L’Italia è per noi un mercato importante non solo perché rappresenta la terza potenza europea e l’ottava mondiale, ma soprattutto perché ha un tessuto economico molto interessante – dichiara Emmanuel Becker –. Qui esistono infatti molte global company, ma la rete economica è rappresentata per la maggior parte da società SMB e molte di queste lavorano sull’export”.
“In Italia si verifica peraltro un fenomeno contrario rispetto al resto del mondo – aggiunge Becker –. Le SMB mostrano infatti strutture più agili e sono più portate ad utilizzare data base esterni mentre le grosse imprese (come ad esempio le banche) dispongono di maggiori risorse ma di strutture più complesse e sensibili, e sono pertanto più restie ad affidarsi ai data center in colocation. Una dinamica che rispecchia più che altro un approccio di tipo culturale”.
Conferma questa particolarità del mercato italiano Eric Schwartz, che dichiara: “Le aziende italiane utilizzano il cloud computing con un tasso che è più del doppio (40%) della media europea (19%). Con questa nuova espansione, vogliamo mettere a disposizione dei clienti italiani la potenzialità di una forte presenza locale in grado però di supportarli a livello globale”.
La rete milanese, Equinix Milan IBXs
Si punta così a fare dell’Italia un nodo strategico per l’interconnessione europea, ampliando le infrastrutture e maggiori servizi.
Equinix è oggi presente nell’area milanese con quattro data center: International Business Exchange (IBX) ML2 Savona ampliato con nuove stanze nelle infrastrutture per portarlo ad un più elevato livello di sicurezza, con offerta di connettività a bassa latenza per system integrator, operatori di rete, fornitori di servizi cloud, istituzioni finanziarie e aziende; ML3 Basiglio, aperto nel 2009 e dedicato in origine alle banche, ha visto un’estensione del data room e del livello di sicurezza, con allargamento dell’utenza alle aziende del Sud. ML4 Cascia, a Nord di Milano, è dedicato ad un cliente specifico.
ML2 e ML3 sono collegati con due vie di comunicazione come primo e secondo punto di connettività in Italia.
I clienti di Equinix a Milano beneficiano del principale punto di interconnessione della regione in Via Caldera ML1, che ospita anche uno degli scambi Internet e punti di peering italiani principali, il Milan Internet Exchange (MIX).
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