Intred Telecomunicazioni è un operatore di Tlc relativamente piccolo, attivo soprattutto in Lombardia orientale e nel bresciano, ma la sua quotazione all’AIM (mercato gestito da Borsa italiana) ha fatto registrare una domanda in misura pari a 2,5 volte l’offerta, da parte di investitori sia italiani che esteri.
L’offerta è stata fissata in 2,27 euro per le 4.273.500 azioni ordinarie rivenienti dall’aumento di capitale riservato al mercato e 2,04 euro per le 147.000 azioni ordinarie originate dall’aumento di capitale riservato a dipendenti e amministratori e le 440.500 azioni esistenti (circa il 10% del collocamento) provenienti dall’esercizio dell’opzione Greenshoe da parte degli azionisti Daniele Peli e Marisa Prati.
L’ingresso di First Capital supporta lo sviluppo
Fra gli investitori che hanno manifestato interesse, First Capital SpA, holding di partecipazione finanziaria specializzata in investimenti di Private Investments in Public e Private Equity, focalizzata sulle Pmi, che attraverso il veicolo Value First Sicaf SpA è entrata nel capitale di Intred come Anchor Investor con una partecipazione dell’8,34%, con un lock up compreso tra 12 e 36 mesi.
Post IPO, la capitalizzazione è di circa 30 milioni di euro, ed il flottante è pari al 18,6% del capitale (21,4% nel caso di integrale esercizio dell’opzione Greenshoe).
“Il risultato dell’IPO conferma la validità del nostro progetto di crescita anche per linee esterne, che ci permetterà di cogliere nuove opportunità di business – sottolinea Daniele Peli, co-fondatore e amministratore delegato di Intred -. Siamo contenti che gli investitori abbiano deciso di intraprendere con noi questo cammino di crescita, apprezzando gli asset della società, nonché il nostro programma di espansione nel mercato della connettività e in particolare quello della fibra ottica. Inoltre, l’ingresso nel capitale di un partner qualificato come First Capital, che ha deciso di accompagnarci nel nostro percorso di sviluppo, testimonia la validità delle nostre scelte strategiche. Oggi nasce una nuova Intred, con una struttura finanziaria e patrimoniale rafforzata e una governance adatta ad affrontare le sfide del futuro”.
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