Agevolare il passaggio al cloud rimane il nodo principe della strategia di Vmware, conscia del fatto che le aziende più che mai impegnate nella gestione di piattaforme cloud differenti necessitano di strumenti e servizi di orchestrazione che siano in grado di ridurre loro la complessità, i costi di gestione, lo sviluppo di nuove applicazioni.

Segue questo leit motiv il WMworld 2018 in corso a Las Vegas, che da una parte spinge la visione multi-cloud e dall’altra valorizza la gestione dei dati nell’edge computing, guidato da un mondo IoT in esplosione dove le capacità della rete rimangono fondamentali per il passaggio dal cloud all’edge.

Un tema non nuovo per Pat Gelsinger, Ceo di VMware,  che oltre alla presentazione di tasselli importanti della nuova offerta tecnologica (ribadita anche negli scorsi mesi al Mobile World Congress di Barcellona e più di recente al Dell Technologies World di Las Vegas) annuncia l’acquisizione di CloudHealth Technologies, una startup di Boston che ha sviluppato una piattaforma per gestire la complessità multi-cloud, in grado di dialogare con Microsoft Azure, Alphabet Google Cloud Platform, Amazon Web Services potenziando in questo modo anche la partnership VMware Cloud on AWS che rende più snella per le aziende enterprise la transizione.

Pat Gelsinger, Ceo di Vmware
Pat Gelsinger, Ceo di Vmware

Una volta completata l’acquisizione di CloudHealth Technologies (in teoria nel terzo trimestre del 2019 senza impatti sulle strategie nell’anno fiscale in corso), l’integrazione della piattaforma di cloud management con la soluzione VMware Cloud Services amplierà il portfolio semplificando aspetti come la gestione dei clienti, la fatturazione, le problematiche tipicamente gestite dai Managed Service Provider che rendono disponibili le soluzioni in cloud pubblico. Secondo Reuters, il prezzo della transazione sarebbe di circa 500 milioni di dollari, non commentato da Vmware.“Stiamo ridefinendo la vision che avevamo del cloud” precisa Gelsinger alla luce del fatto che il 91% dei decision maker di aziende enterprise dichiara di utilizzare due o più ambienti di cloud pubblico, con il 19% che sostiene di usarne addirittura tra 6 e 9 (fonte Forrester Research, aprile 2018).

Con l’acquisizione di CloudHealth Technologies siamo in grado di unificare gestione di costi, risorse, sicurezza, performance in multi-cloud in un unico set – precisa Raghu Raghuram, Coo Products and Cloud Services di VMware -. Quando un’azienda scala i propri ambienti cloud e si espande, ha il problema di gestire in un modello multi-cloud la trasformazione del proprio business. Siamo contenti di indirizzare questa sfida insieme a Vmware, rendendo disponibile una suite di gestione multi-cloud che accelera i processi di trasformazione delle aziende” dichiara Tom Axbey, Presidente e Ceo di CloudHealth Technologies.

Strategia multi-cloud

Non è una novità che la spinta sulla strategia multi-cloud di Vmware tocchi tutti gli ambiti in cui le aziende lavorano dalle operation, allo sviluppo in modalità DevOps, alla sicurezza, alla conformità tra cloud diversi. E la strategia che si basa su VMware Cloud Services è quella di offrire una piattaforma unificata per aiutare i team di cloud engineering e operation a ottenere visibilità sulle risorse, aumentando l’efficienza con configurazioni in tempo reale e insight  automatizzati.

Gli annunci di Vmworld in modalità SaaS riguardano nuovi servizi di automazione cloud. “La gestione del cloud per noi è quella di offrire un set integrato di servizi SaaS in grado di affrontare le sfide delle operation cloud in modo coerente tra cloud pubblici nativi e cloud privati – precisa  Raghu Raghuram, Coo Products and Cloud Services di VMware -. Attraverso la nostra piattaforma di cloud operation completa, i clienti potranno migliorare le prestazioni aziendali e ridurre i rischi, gestendo e proteggendo i carichi di lavoro in modo efficace”.

vmworld 2018
VMworld 2018 a Las Vegas

Nel dettaglio, la piattaforma VMware Cloud Automation comprende VMware Cloud Assembly, VMware Service Broker e VMware Code Stream, che abilitano la flessibilità e la scelta del cloud e controllano i rischi.
VMware Cloud Assembly fornisce provisioning unificato su tutti i cloud attraverso l’approccio Infrastructure as Code, inclusi AWS, Azure e VMware Cloud on AWS. “Con Cloud Assembly, i team IT e cloud possono orchestrare e velocizzare l’infrastruttura e la distribuzione delle applicazioni in linea con i principi DevOps, migliorando l’esperienza degli sviluppatori e offrendo un’esperienza equivalente al provisioning delle risorse da cloud pubblici native” precisa VMware.
VMware Service Broker offre un accesso self-service all’infrastruttura multi-cloud e alle risorse applicative da un unico catalogo. Mentre VMware Code Stream permette lo sviluppo di applicazioni più velocemente poiché automatizza il codice e il processo di rilascio delle applicazioni con un set completo di funzionalità per la distribuzione, il test e la risoluzione dei problemi delle applicazioni.

La sicurezza un must

In ambito sicurezza le novità riguardano VMware Secure State che consente alle organizzazioni di prevenire le violazioni con insight in tempo reale, monitoraggio e reporting continuo. “Se si opera nel cloud pubblico, è fondamentale comprendere che la configurazione di sicurezza è un must, perché ha senso proteggere e verificare i controlli di sicurezza prima del deploy invece che dopo – sostiene Anji Greene, director of security del cliente Bazaarvoice -. L’integrazione con il DevOps rende la sicurezza proattiva anziché reattiva. VMware Secure State mette le informazioni nelle mani dei nostri team DevOps e Security per aiutare a prevenire le vulnerabilità del cloud”. 

Grazie agli aggiornamenti di Wavefront, la piattaforma analitica di monitoraggio nativa in cloud, si possono visualizzare i dati delle metriche da un ambiente con 100.000 container e supportare Kubernetes. “I nostri ingegneri del software utilizzano il rilevamento di allarmi e anomalie di Wavefront per monitorare le implementazioni del codice e lo stato delle applicazioni – precisa Raleigh Schickel di uShip, una piattaforma di spedizione online che utilizza un approccio DevOps in grado di visualizzare fino a 10 rilasci di codice inviati alla produzione in un solo giorno -. Wavefront offre al nostro team conoscenze istantanee da una varietà di fonti di dati attraverso lo stack completo, con un linguaggio di query ricco che ci consente di creare metriche e avvisi che collegano i dati e i silos di team monitorando l’imprevisto”.

In ambito sicurezza e networking, si inseriscono anche gli annunci di VMware NSX per consentire una Virtual Cloud Network che supporta le aziende multi-cloud e migliora la sicurezza. “Una digital foundation basata su software VMware e con l’architettura Virtual Cloud Network consente alle organizzazioni di rispondere a nuove opportunità e minacce, creare nuovi modelli di business e fornire servizi a tutte le applicazioni e dati, ovunque si trovino – continua Tom Gillis, senior vice president and general manager, networking and security business unit di VMware -. Con VMware NSX, i clienti beneficiano delle reti cloud virtuali, sfruttando appieno NSX per ridurre in modo significativo la complessità della rete e ridefinire ciò che è possibile in  sicurezza”.

Attenzione fino all’edge

Ma il VMworld 2018  non si ferma alla strategia multi-cloud ma si estende fino all’edge computing. Il framework allo studio guarda ai miliardi di dispositivi IoT connessi che richiedono livelli crescenti di elaborazione all’edge, e che devono essere gestiti in modo protetto e automatizzato, combinando la visione condivisa di Dell Technologies e VMware per ottimizzare edge computing e IoT.

VMware aiuterà i clienti fornendo intelligenza locale e computing dal data center al cloud fino all’edge, con un approccio in tre passaggi: controllo e semplificazione della strategia edge dei clienti (consente ai clienti di eseguire le proprie applicazioni ovunque su tutte le piattaforme), gestione della sicurezza, verifica della connessione e dei costi alla periferia. Le tecnologie in campo sono VMware NSX SD-WAN con VeloCloud, e una anteprima di Project Dimension, una soluzione che estenderà VMware Cloud al data center e all’edge sempificando drasticamente la complessità operativa e riducendone i costi.

Migliorato anche WMware Pulse IoT Center 2.0 per la gestione per Device Edge che offrirà funzionalità aggiornate permettendo di  utilizzare VMware Pulse IoT Center come soluzione locale o SaaS in base alle proprie esigenze. I servizi SaaS saranno ospitati dai partner VMware e VCPP.  Anche in questo caso le funzionalità aggiuntive si concentrano sulla facilità d’uso, sulla gestione semplificata e sul controllo potenziato. “IoT e edge computing sono componenti critici della trasformazione digitale, e il continuo slancio di VMware in questo spazio è il risultato di due decenni di innovazione software e una dedizione per rimanere all’avanguardia della tecnologia – precisa Mimi Spier, vice president, Internet of Things, VMware -. VMware Pulse IoT Center 2.0 è stato progettato per aiutare i clienti a sfruttare i propri dati nell’edge fornendo al tempo stesso l’infrastruttura vitale e le operation necessarie per una base digitale coerente, più sicura e aperta”.

Gestire il digital workplace

La gestione moderna degli ambienti di lavoro ruota attorno alla piattaforma Workspace ONE che poggia sul principio di coinvolgimento dei dipendenti e su un nuovo Intelligent Hub,  che ottimizza l’onboarding e la user experience su tutte le piattaforme per una gestione moderna del management fino agli end point virtuali.  “I Cio devono affrontare una serie di sfide gestionali a causa dell’aumento delle piattaforme, dei rischi di sicurezza crescenti e di applicazioni mission-critical che sono fondamentali per abilitare i dipendenti di oggi – spiega Noah Wasmer, Senior Vice President and General Manager, End-User Computing, VMware -. Workspace ONE offre alle organizzazioni IT la possibilità di fornire una piattaforma di workspace on-demand altamente automatizzata con una migliore esperienza per i dipendenti, drastici risparmi sui costi e una maggiore sicurezza”. Lavora grazie al patching predittivo del sistema operativo Windows 10, garantendo che i dispositivi vengano mantenuti e aggiustati in modo proattivo.

Tra i casi di adozione quello di Nebraska Medicine. “Siamo stati fortunati a essere votati ancora una volta tra i primi 100 grandi ospedali in America quest’anno da Becker’s Hospital Review e crediamo fermamente che la tecnologia dovrebbe essere un fattore abilitante per raggiungere il nostro più grande obiettivo: trasformare l’assistenza sanitaria per la nostra comunità” precisa Brian Lancaster, vice president, information technology di Nebraska Medicine che con la piattaforma VMware Workspace ONE protegge i dati dei pazienti e assicura di consegnare le giuste applicazioni e informazioni nelle mani di medici e infermieri, al momento giusto e su qualsiasi dispositivo, per migliorare la cura del paziente.

No profit e il premio nobel

Malala Yousafzai, attivista pakistana e Nobel per la pace
Malala Yousafzai, attivista pakistana e Nobel per la pace

Ma in questo scenario di pura tecnologia, il tema della trasformazione digitale è argomento anche per Malala Yousafzai, attivista pakistana per l’educazione delle ragazze, studentessa di Oxford e la più giovane ad aver ricevuto il Nobel per la Pace, invitata a parlare dal Coo Customer Operation di VMware, Sanjay Poonen. “È un privilegio ospitare Malala sul palco del VMworld 2018 – commenta Poonen -. Sono lieto di annunciare che VMware sosterrà il Malala Fund nella lotta in difesa dell’educazione delle ragazze per ottenere i benefici dalla digital transformation. Attraverso la VMware Foundation, consentiamo a molte organizzazioni no profit in tutto il mondo di potere contare su competenza pro bono e risorse finanziarie per la loro trasformazione”. Malala ha incontrato un centinaio di studenti delle scuole superiori del distretto scolastico di Las Vegas, a testimoniare e spronare l’educazione, che la trasformazione imposta dal digitale può facilitare. Educazione e formazione sempre e comunque.

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