Promuovere modelli di business innovativi, basati sull’utilizzo di tecnologie disruptive – dalla Virtual Reality all’Augmented Reality, all’Intelligenza Artificiale – per supportare le aziende. E’ questa la strategia di Hevolus – realtà pugliese (di Molfetta) con respiro internazionale -, che applica i nuovi trend tecnologici nei suoi mercati di riferimento: la logistica, il settore della manutenzione, il mondo retail e dell’industria del mobile in particolare, che annovera tra i principali clienti nomi come Natuzzi, Veneta Cucine, Gessi e Maronese ACF.
A parlarci di questa realtà in un recente incontro è Antonio Squeo, Chief Innovation Officer di Hevolus che, da sperimentatore curioso delle nuove tecnologie digitali, incarna in prima persona la propensione all’innovazione della società.
“La tecnologia è utile solo se è funzionale – dichiara Squeo –, ed è quello che da sempre sperimentiamo in Hevolus. Cerchiamo di immaginare il futuro per agire poi come divulgatori ed evangelizzatori, con un utilizzo ossessionato della tecnologia al servizio del cliente. L’obiettivo che ci poniamo è quello di essere generatori di profitto per i nostri clienti, aiutandoli a spingere le vendite con modelli innovativi”.
“I settori in cui operiamo – prosegue – richiedono nuove customer experience e modi innovativi di gestire le operazioni e di migliorare la collaborazione. Le nostre soluzioni di Mixed Reality rappresentano una risposta a queste esigenze”.
Il tutto reso possibile dalla partnership con Microsoft siglata a livello globale, dove Hevolus è tra le prime aziende italiane ad avere ottenuto l’accreditamento al partner program sulla Mixed Reality, insieme ad una cinquantina di altri partner a livello europeo.
Customer experience jurney
Quella di Hevolus è un’offerta “ready to go” che attraverso la Mixed Reality, AI, Microsoft Dynamics e servizi cognitivi, consente di studiare il customer journey e il modello di business del cliente anche con test operativi.
In particolare, per il mondo dell’arredamento viene disegnata una nuova esperienza di acquisto che si concretizza attraverso la soluzione HoloWarehouse e una holo-app di Mixed Reality che, grazie all’uso dei visori Microsoft Hololens e al supporto della soluzione Photoplanner, permette attraverso ologrammi 3D ad alta definizione di dare dimostrazioni pratiche del prodotto.
Regalandoci la possibilità di testare di persona la soluzione, Squeo ci fa vivere le stesse sensazioni del potenziale acquirente che, arrivando nel negozio di mobili, può accedere ad una sala virtuale e vedere realizzati tutti gli allestimenti che il rivenditore ha realizzato sulla base delle sue indicazioni. Il tutto in 3D e reso possibile tramite la virtual reality che moltiplica gli spazi della superficie espositiva in un “augmented store”.
Grazie alla tecnologia di Hevolus, spiega Squeo, “il cliente entra in una sala virtuale e attraverso gli Hololens vede tutti gli allestimenti effettuati dal nostro cliente; visualizza casa sua come se fosse un plastico per poi entrare fisicamente dentro gli ambienti e toccare con mano il progetto realizzato, con la possibilità di apportare tutte le modifiche in tempo reale, toccando gli oggetti e spostandoli a piacimento nello spazio virtuale”.
Il progetto ha trovato piena applicazione nel gruppo Natuzzi, grande azienda italiana nel settore dell’arredamento che grazie alla soluzione è riuscita a ridurre del 50% i tempi per la gestione della relazione con il cliente.
La realtà aumentata aiuta la manutenzione
Tra i principali ambiti di applicazione delle soluzioni Hevolus anche il settore della logistica, dove le soluzioni HoloWarehouse e Holomaintenance permettono la gestione di attività post-vendita di manutenzione e assistenza remota.
Squeo ci parla di un nuovo progetto presentato proprio nelle scorse settimane e realizzato per Würth, il gruppo che opera a livello mondiale nella distribuzione di prodotti e sistemi per il fissaggio e il montaggio. “La collaborazione con Hevolus e l’uso delle sue soluzioni di mixed reality, aiuta il gruppo a potenziare la sicurezza degli ambienti di lavoro, sostenendo al contempo la formazione e la tracciabilità dei processi – spiega – superando ogni limite di spazialità e temporalità”.
Il progetto prevede l’installazione negli stabilimenti di produzione di Würth di distributori automatici per l’antinfortunistica, come guanti, mascherine, occhiali di sicurezza. Con il supporto della tecnologia Hevolus e degli Hololens, l’ologramma 3D del distributore ne mostra il funzionamento e al passaggio di un badge elettronico, eroga al lavoratore l’equipaggiamento di sicurezza personalizzato in base alla sua specifica mansione. All’azienda viene così garantito il tracciamento quotidiano dei prodotti stoccati e la gestione in tempo reale dei riordini.
HoloMaintenance interviene invece in caso di guasti o malfunzionamenti, consentendo al gruppo di gestire in velocità gli interventi di manutenzione o riparazione del distributore in modo diretto, ottenendo le informazioni necessarie dall’ologramma 3D o in modalità remota, chiamando in videoconferenza il supporto tecnico specializzato che può vedere esattamente ciò che l’operatore on site visualizza con gli Hololens e fornire conseguentemente indicazioni, diagnosi e procedure di intervento.
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