La strategia multi-business dell’azienda – distribuita sui pilastri PC e Smart Device (Pcsd) e Mobile Business Group (Mbg) che insieme hanno dato vita all’Intelligent Devices Group (Idg)  e Data Center Group (Dcg) – è oramai entrata nel DNA operativo a livello globale.

Prossima all’ultimo miglio (l’anno fiscale si conclude a marzo 2019) i risultati finanziari parziali di Lenovo nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2018/19 sembrano confortare l’azienda. Il trimestre evidenzia il miglior risultato degli ultimi quattro anni a livello di fatturato globale con una crescita anno su anno dell’8,5% per un valore complessivo di 14 miliardi di dollari, e un utile netto di 233 milioni di dollari.

E’ la divisione Idg a cubare oltre l’80% del fatturato Lenovo, per un valore di 12,4 miliardi di dollari, marcando una crescita anno su anno del 6,2%. All’interno di questa è il comparto Pc e Smart Devices a crescere a doppia cifra (11,6%). Nel segmento PC il fatturato è cresciuto del 16% – ben superiore alla media del mercato – e sono i segmenti premium della proposta (i dispositivi ultraleggeri, per semplificare, insieme alle workstation) a fare meglio.

Bene anche il business Data Center che inanella il quinto trimestre consecutivo di crescita degli utili e marca una crescita a tripla cifra, per 1,6 miliardi di dollari di fatturato. In questo ultimo trimestre l’area Asia Pacifico ha contribuito sensibilmente con alcuni progetti basati su tecnologie Hyperscale e relativi alla Software Defined Infrastructure

Lenovo Pcsd in Italia, traina il comparto commercial

Con Emanuele Baldi, amministratore delegato e Alessandro de Bartologeneral manager Data Center Group Lenovo Italia, analizziamo gli elementi positivi e le criticità (poche) del mercato italiano.

Il fatturato complessivo del mercato Pcsd non ha marcato il record, anche per le riconosciute difficoltà di approvvigionamento della componentistica, ma ha ottenuto una crescente profittabilità soprattutto nel mercato B2B.

Emanuele Baldi, amministratore delegato di Lenovo Italia
Emanuele Baldi, amministratore delegato di Lenovo Italia

Baldi:“Sul mercato nazionale alterniamo la prima e la seconda posizione per quanto riguarda l’offerta Pc e Smart Devices. In ambito commercial si naviga nel sereno sia nella fascia enterprise sia in quella Smb, dove la crescita è addirittura a doppia cifra, per fatturato, ma anche per numero dei rivenditori che lavorano con Lenovo, alimentando aspettative positive per il futuro”.

In questo contesto matura risultati positivi il mercato B2B in modo marcato rispetto a quello consumer, che resta un mercato difficile, dove Lenovo è premiata nella proposta slim, ma in Emea ha ottenuto risultati migliori rispetto a quelli italiani. Non solo, ancora una volta sono i ThinkPad ad essere premianti con una crescita addirittura superiore al 30 percento e un’attenzione maggiore per le proposte a valore. 

Bene anche le workstation – sia dekstop sia mobile – e la parte monitor, sempre debole negli anni scorsi con numeri molto piccoli.

Interessante l’analisi di Baldi del contesto smartphone: “In un mercato indubbiamente difficile come è quello degli smartphone, Motorola ha beneficiato di una strategia particolarmente focalizzata, quindi con un approccio al mercato non di tipo fits all, ma sostanzialmente sartoriale Paese per Paese”. 

In Italia la barra a dritta in ambito mobile prevede un forte rapporto con le telco, la percentuale di market share è rimasta comunque sostanzialmente piatta.

A livello Emea il dato più interessante sottolineato da Baldi per quanto riguarda i risultati Pcsd è la controtendenza positiva rispetto alla tendenza:“Laddove il mercato in Emea scende del 5,8%, Lenovo cresce del 5,9%”.

Lenovo DCG, risultati positivi con le tecnologie iperconvergenti

In Italia, la divisione Data Center Group ha dovuto fronteggiare alcune difficoltà importanti e Alessandro de Bartolo, general manager DCG Lenovo Italia, ne spiega la natura: “L’anno scorso, nello stesso trimestre, i risultati Lenovo DCG hanno beneficiato degli effetti del progetto per il supercomputer Marconi, del Cineca, ora terminato, l’azienda però ha saputo compensare”.

Alessandro de Bartolo, General Manager Data Center Group di Lenovo
Alessandro de Bartolo, General Manager Data Center Group di Lenovo

E’ partito un altro progetto in ambito HPC (High Performance Computing), che sarà annunciato nel prossimo futuro, ma il mercato DCG italiano è cresciuto, a un’unica cifra, anche grazie al contributo della piccola e media impresa. Hanno pagato la collaborazione con il team Pcsd e la sinergia delle divisioni nell’approccio di canale.

Nel trimestre è cresciuta la capacità di “portare progetti innovativi sul mercato per le PMI”, prosegue De Bartolo, “con riferimento alle tecnologie Software Defined le cui richieste invece hanno dato soddisfazioni a doppia cifra”. Le tecnologie ThinkAgile HX quindi sono state apprezzate proprio dalle PMI. L’Italia è stato il primo Paese Emea, a implementare un progetto con i Service Provider e la tecnologia ThinkAgile CP (Cloud Platform, nell’ambito del cloud privato), presto in esecuzione.

Mentre Lenovo Dcg a livello mondiale è cresciuta del 31%, a livello Emea la crescita è stata a doppia cifra, con una distribuzione bilanciata tra le diverse geografie, frutto anche della riorganizzazione nei mercati strategici di Francia, Inghilterra e Spagna.   

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