Spremere valore dai dati è una scommessa. Farlo quando i dati sono eterogenei e provengono da silos infrastrutturali e applicativi, non in grado di dialogare tra loro, è una scommessa ancora più sfidante. Significa riuscire ad integrare tutte le sorgenti di informazione ma anche saper scalare in linea con le diverse necessità di elaborazione.
Lo scenario
Questa è l’esigenza espressa dal Gruppo Lafert, specializzato nella progettazione, nella produzione e nella fornitura di motori elettrici per l’impiego industriale. Negli anni, il gruppo si è espanso nei settori dell’automazione industriale, del risparmio energetico e delle energie rinnovabili con 12 filiali commerciali e 6 stabilimenti produttivi dislocati in Europa, Nord America, Asia e Australia fino ad arrivare a realizzare, nel 2018, 171 milioni i euro di fatturato.
La crescita è stata accompagnata e determinata da diverse acquisizioni, ognuna delle quali ha portato con sé e richiesto una nuova organizzazione gestionale, e l’assimilazione di nuovi sistemi informativi con procedure specifiche.
Il problema
Si può immaginare come nel tempo si siano dilatati i tempi necessari per generare la reportistica di gruppo, e quelli per rendere uniformi ed utilizzabili dati eterogenei.
O perché estratti da fonti non uniformi, o perché erano necessarie operazioni di integrazione ed elaborazione in diversi passaggi, con la conseguente perdita di valore in relazione alle esigenze del business. Basta pensare ai dati di gestione puntuali relativi a produzione, controllo delle vendite e gestione, prima ancora che ai risultati di bilancio.
La soluzione
Gruppo Lafert si affida quindi al partner Techedge ed alle tecnologie Oracle. Il partner segue l’implementazione di una nuova soluzione per il controllo di gestione e amministrativo con integrate metodologie di business intelligence, sfruttando Oracle Autonomous Database, Analytics Cloud e DataWarehouse.
Abbiamo accennato alle problematiche relative all’aggregazione dei dati di bilancio: per questo specifico compito è stata sviluppata una soluzione Oracle Epm Cloud. La soluzione permette di relazionare basi di dati eterogenee, e quindi poi estrarre dati e informazioni validate in tempi certi.
Così si sono anche potute unificare le procedure senza modificare gli strumenti in uso, a tutto vantaggio della forza lavoro e della possibilità di ottenere una reportistica aggiornata non più su base trimestrale ma mensile, quindi di maggior supporto al business. Su questa base si innestano le metodologie di controllo di gestione e analisi dei dati consentite da Autonomous Datawarehouse e da Analytics Cloud.
I vantaggi
Con le sorgenti dati integrate, si guadagna la possibilità di controllare meglio flussi e bisogni di scalabilità, in linea con i bisogni. Tra i vantaggi più significativi segnalati dal Gruppo ecco la possibilità di innestare innovazione e migliorare le prestazioni dei sistemi informativi preesistenti senza dover sostituire. Quindi l’integrazione dei diversi sistemi informativi non ha avuto un pesante impatto sull’organizzazione del lavoro.
Cristiana Damele, Cfo finance & corporate services del Gruppo Lafert: “La fase di analisi per implementare le nuove soluzioni ha migliorato la conoscenza tra i diversi settori e tra le persone che ci lavorano. I processi stessi che hanno portato alle soluzioni hanno aiutato gli scambi tra diversi settori del Gruppo e tra le persone”.
Per gli operatori l’adozione di Oracle con Techedge significa inoltre maggiore autonomia di analisi sui dati, velocità di creazione dei report, accesso ai dati anche in mobilità, con una serie di nuovi cruscotti a disposizione del management.
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