Hewlett Packard Enterprise e Nutanix annunciano un accordo a livello globale che prevede la disponibilità di una soluzione integrata per il cloud ibrido in modalità As a Service. Di Nutanix, Hpe sceglie di sfruttare la parte software Enterprise Cloud OS, e l’hypervisor Avh che saranno disponibili con Hpe Greenlake.
Il canale di Nutanix guadagna la possibilità di commercializzare direttamente i server Hpe insieme al proprio sistema operativo. Con l’accordo prende corpo quindi una sinergia che dovrebbe risultare interessante per i clienti. Entrambe le aziende mettono infatti in comune la componente più riconosciuta e mutuano dal partner la relativa eccellenza. L’accordo arriva tra l’altro in un periodo non particolarmente felice per le vendite di Nutanix.
La soluzione integrata esce dagli stabilimenti Hpe e combina le proposte server ProLiant e Apollo di Hpe, con l’OS di Nutanix, per unificare l’esperienza di supporto sulle proprie piattaforme hardware e software.
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Greenlake è il servizio infrastrutturale Hpe che offre capacità on demand, e vuole unire l’agilità di una proposta di cloud pubblico con la sicurezza e le prestazioni di una risorsa IT on-premise, ma gestita.
Grenlake a tutti gli effetti riconduce ad un’evoluzione di Flex Capacity pay per use. Una proposta quindi di infrastruttura convergente (server, storage, networking, hypervisor e OS) offerta in modalità As a Service. Si tratta di una soluzione per il cloud ibrido ma interamente gestito da Hpe. L’offerta permette quindi di ridurre in modo significativo il Tco complessivo delle risorse.
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Benefici del cloud ibrido AaS
La proposta di cloud ibrido come servizio piace perché permette alle aziende l’adozione di sistemi complessi senza caricare le aziende del costo di competenze e risorse umane onerose. I dati Forrester, al riguardo, segnalano una riduzione dei costi sulle IT operation del 65%, per una produttività superiore del 40%. La proposta, inoltre, coniuga i vantaggi di disporre di risorse on-premise e gestite che possono essere distribuite nei data center dei clienti o in colocation.
Gli ambiti di utilizzo della proposta sono quindi i carichi di lavoro mission-critical, per esempio legati alle applicazioni che utilizzano i big data, e i carichi di lavoro virtualizzati di primo livello (Sap, Oracle e Microsoft), mentre si beneficia del supporto per le applicazioni big data virtualizzate, come Splunk e Hadoop.
Hpe Greenlake con Nutanix
Tentiamo un’analisi sui vantaggi nell’adozione su Greenlake dell’hypervisor Nutanix. I clienti Hpe guadagnano un hypervisor gratuito offerto come servizio che si fa apprezzare per la semplicità di utilizzo nella gestione di distribuzione e scalabilità dei carichi di lavoro virtualizzati.
Il software rappresenta la parte preponderante del valore nelle soluzioni iperconvergenti. Lo conferma Idc che quantifica i vantaggi per i clienti in un risparmio del 60% sui cinque anni sui costi operativi. I clienti Nutanix beneficiano di poter utilizzare hypervisor e OS preferiti anche su infrastruttura Hpe, estendendo le possibilità di scelta. In base all’accordo, infatti, Nutanix permette ai suoi partner di canale di vendere direttamente i server Hpe , con il software Enterprise Cloud OS, come appliance integrata.
La disponibilità commerciale della soluzione è prevista per il terzo trimestre del 2019. Le occasioni per presentarla saranno Hpe Discover 2019 (giugno, Las Vegas) e Nutanix.Next (maggio 2019 Anaheim).
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