A ridosso di giugno a Parma è andata in scena l’industria intelligente italiana dell’automazione, punto di riferimento per il mercato manifatturiero. Così Anie ha fotografato il 2019 nel primo Osservatorio dedicato a “Tecnologie emergenti nell’industria: intelligenza artificiale, blockchain e 5G” presentato a Sps Italia. Un anno vivace con aspettative importanti che rivoluzioneranno industria e business: “Il 5G darà una spinta enorme all’automazione degli impianti industriali 4.0 e fungerà da abilitatore di altre tecnologie come i trasporti a guida autonoma o la robotica avanzata. L’intelligenza artificiale continua la sua avanzata verso il controllo dell’ufficio, della produzione, dell’auto e della casa e si rivolgerà sempre più ad applicazioni industriali e di business, con particolare riguardo verso la robotica: l’ipotesi, qui, resta quella di affiancare tecnici umani e robot sfruttando le eccellenze di entrambi. La blockchain, dal comparto dei trasferimenti di denaro alla cybersecurity, dai trasporti fino al car sharing e al supply chain management”.
E il 5G si accende in questo mese in cinque città. E’ Vodafone ad avviare per prima in Italia il 5G sulla rete commerciale di Milano (con i 28 comuni dell’area metropolitana), Roma, Torino, Bologna e Napoli.
A Milano, in particolare, realizzati 33 progetti 5G su un totale di 41, in collaborazione con 38 partner industriali e istituzionali, nei settori sanità e benessere, sicurezza e sorveglianza, smart energy e smart city, mobilità e trasporti, manifattura e industria 4.0, education ed entertainment, digital divide. Alla prima fase di implementazione, seguiranno entro il 2021 le prime 100 città italiane e le principali località turistiche, in una roadmap incalzante.
Un mese di giugno ricco di convention a Milano, dove si sono alternate sui vari palchi cittadini Salesforce (con BaseCamp 2019), Sas (con il Sas Forum 2019), Veeam (con il VeeamOn 2019 ). Tutte aziende consapevoli che i progetti di trasformazione digitale delle aziende clienti hanno il cloud come abilitatore, ormai nemmeno più da ribadire. Lo confermano anche il nuovo data center di Data4 inaugurato a Cornaredo e, in città, gli Ibm Studio che avvicinano Ibm a partner, cittadini, clienti sui temi della trasformazione digitale.
“Oggi si apre il secondo capitolo della trasformazione digitale – afferma Alessandro La Volpe, vice presidente Ibm Cloud & Cognitive Software -, con il passaggio dalla parte prototipale a quella dei processi di business, che assume valore solo se va al servizio degli esseri umani e della loro incrementata capacità di svolgere le proprie funzioni e non sostituirle. In questo scenario, Iot e quantum computing sono la risposta per aumentare la capacità dei dati ed i modelli applicati rappresentano la nuova risorsa naturale per le aziende”. L’80% dei dati risiede ancora all’interno delle aziende e questa è un’opportunità per creare un vantaggio competitivo non solo per le grandi ma anche per le medie e piccole imprese. Giugno finito.
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