AT&T e Ibm ampliano la loro collaborazione per permettere la migrazione delle applicazioni della divisione Business di AT&T sulla piattaforma Ibm Cloud. AT&T diventa così il principale fornitore dei servizi di rete software defined.
AT&T Communications si avvarrà dell’esperienza di Ibm per modernizzare le applicazioni software interne della divisione AT&T Business Solutions, rendendole compatibili per la migrazione su Ibm Cloud.
E’ questo il nocciolo dell’accordo e dell’alleanza strategica tra Ibm e AT&T siglata da Ibm nel secondo trimestre del 2019 per una cifra imprecisata, che prevede inoltre che Big Blue fornisca l’infrastruttura di supporto per queste applicazioni.
Soprattutto è questo il primo colpo messo a segno da parte di Big Blue in grado di evidenziare le potenzialità commerciali dell’acquisizione di Red Hat e di mettere a fuoco la strategia di Ibm. Spieghiamo meglio.
Ibm svolgerà il ruolo di sviluppatore e provider di servizi cloud primario per le applicazioni interne di AT&T Business ma contribuirà anche a gestire l’infrastruttura IT di AT&T Communications, on e off premise e su piattaforme cloud differenti (pubbliche e anche private).
Un approccio che permetterà ad AT&T Business di realizzare e implementare nuovi carichi di lavoro applicativi interni e offrire nuovi e innovativi servizi.
Si tratta di un passo avanti importante, secondo Arvind Krishna, senior vice president della divisione cloud and cognitive software di Ibm: “L’accordo porterà all’offerta di servizi più flessibili da parte di AT&T Business, al fine di fornire a Ibm e ai suoi clienti servizi innovativi con maggiore tempestività rispetto al passato. La collaborazione con AT&T Business è finalizzata ad espandere la portata e le performance della rete globale di data center cloud e offre un ambiente comune che, una volta creato, può essere implementato in qualunque piattaforma, garantendo maggiore velocità e agilità”.
Come parte integrante della collaborazione, AT&T Business continuerà ad utilizzare la piattaforma open source Red Hat per gestire i carichi di lavoro associati con le applicazioni aziendali interne.
Proprio grazie alla recente acquisizione di Red Hat da parte di Ibm AT&T Business potrà avere un maggiore accesso alle piattaforme Red Hat Enterprise Linux e OpenShift, che costituiscono la base dei servizi di portabilità dei carichi di lavoro e dell’interoperabilità tra le piattaforme cloud di produttori differenti, sia locali che remote.
I miglioramenti consentiranno ad AT&T Business di offrire un miglior servizio finale ai clienti.
Nello specifico, le aziende si impegnano a collaborare su piattaforme di edge computing, per offrire una serie di vantaggi ai clienti: dal potenziale e dalla velocità delle reti 5G, ai dispositivi connessi a Internet fino ai sensori posizionati in corrispondenza dei punti terminali di tali reti.
Le aziende potranno trasmettere dati in rapidità da e verso cloud multipli, connettendo miliardi di dispositivi edge esterni, con crescenti livelli di sicurezza e affidabilità e latenza ridotta. Sarà più facile ottimizzare i processi in vari settori industriali, dal retail a quello dei servizi finanziari, am anche nei trasporti, nel manufacturing, e nell’ambito della sanità.
Tra gli obiettivi che si prefigge AT&T Business, il primo è la modernizzazione delle applicazioni aziendali interne e quindi l’ottimizzazione dei processi per accelerare l’innovazione.
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