Logistica integrata di merci rinfuse, industriali in colli, in ambito portuale, aeroportuale e trading di commodities. Questo il settore in cui opera principalmente Intergroup, azienda italiana che da oltre trent’anni investe in innovazione.
Un settore della logistica diverso e forse meno glamour di quello nel quale si concentrano oggi il maggior numero di iniziative innovative e i maggiori investimenti tecnologici, per esempio in termini di e-commerce e attività b2c, ma nel quale l’azienda decide di investire in modo consistente e con grande impegno.
Ce lo racconta Riccardo Sciolti, direttore generale di Intergroup, incontrato nel corso di Logistico dell’anno 2019 dove è presente per ritirare personalmente il premio all’innovazione che Assologistica assegna ogni anno a manager e imprese particolarmente innovative. E che, in questo caso, viene aggiudicato a Intergroup per la sua “forte vocazione tecnologica”.
“Integrazione complessiva di tutti i sistemi aziendali attorno all’Erp in una chiave di visibilità a 360 gradi; è questo in sintesi il progetto legato alla movimentazione di merci e passeggeri implementato dall’azienda, in un mondo in cui innovare è l’unica chiave per sopravvivere”.
Il progetto – avviato a fine 2017 e oggi al 90% del suo processo di realizzazione – prevede il completo rinnovamento dell’infrastruttura software e hardware del gruppo – spiega Sciolti – con l’introduzione di tecnologie all’avanguardia, per fornire supporto tecnologico e affrontare le richieste dei clienti, automatizzare i processi, ridurre gli errori e le duplicazioni di input, aumentare la produttività e far fronte ai picchi di domanda.
“Con l’obiettivo di aumentare e migliorare l’automazione e di efficientare tutti i processi di produzione, abbiamo investito in un prodotto di innovazione tecnologica di riorganizzazione complessiva da zero dei sistemi informatici – prosegue Sciolti –, organizzandoli su un Erp Microsoft Navision, su dei sistemi di magazzino e di trasporto e su una serie di applicazioni di nostra ideazione e proprietà che gestiscono dal gate portuale alla pesa in ingresso dei magazzini, ai districth port, che abbiamo per esempio presso il porto di Civitavecchia (l’altro è quello di Gaeta oltre a 5 retroportuali) o per la nostra divisione di trading, per il portale agenti, presso cui è possibile per esempio piazzare l’ordine”.
Una decisione dovuta anche alla difficoltà di reperire soluzioni per il settore specifico, spiega Sciolti: “Oggi quasi tutti gli strumenti di logistica e in particolare di gestione del magazzino presenti sul mercato sono orientati al settore industriale ed è molto difficile trovare un prodotto che sia adatto alla gestione di commodity e del prodotto confezionato al tempo stesso. Una criticità che ci ha portato alla decisione di customizzare uno strumento nostro insieme ai partner“. A supportare l’azienda, i fornitori sono Replica Sistemi e Microsoft.
Vista complessiva sui processi
Il sistema informativo di raccolta dati è basato su diverse applicazioni periferiche che dialogano con l’Erp in maniera integrata bidirezionale, dove la fruizione immediata dei dati consente tempestività, accountability, gestione trasparente delle merci e la loro costante rintracciabilità, oltre ad una riduzione dei tempi di risposta ai clienti.
Questo supporta la movimentazione delle rinfuse o delle merci sbarcate dalle navi, che entrano nei magazzini o sui piazzali Intergroup per attività di stoccaggio, pese, packaging, o uscita dai porti, dando al personale e ai clienti una fotografia dell’andamento delle operazioni. Il sistema IT centralizzato agevola così lo svolgimento delle attività dei dipendenti; il software sostituisce infatti molte delle attività manuali con automatismi che consentono all’operativo di concentrarsi su attività di controllo.
“Molte aziende della logistica hanno alcune soluzioni integrate, per far fronte a particolari necessità, come ad esempio la gestione del magazzino e dei trasposti. L’innovatività del nostro progetto sta proprio in questa sua integrazione complessiva, con la possibilità di gestire sia i clienti interni che l’esterno, sia gli altri settori della logistica che seguiamo con delle interfacce”, continua Sciolti.
Il progetto è oggi in fase di ultimazione, dichiara Sciolti parlando delle prossime fasi della strategia dell’azienda in termini di trasformazione digitale: “Stiamo estendendo i sistemi anche alla nostra filiale inglese (Intergroup ha uffici a Roma e una sede a Londra aperta due anni fa) e andiamo avanti sulla strada dell’integrazione dei sistemi sempre di più lato macchine concentrandoci oggi anche sul packaging. Un elemento quasi di produzione industriale vera e propria, l’insacco, che stiamo provvedendo a collegare con i sistemi di intelligenza artificiale.
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