Nel 2020 si spenderanno oltre 30 miliardi di dollari per acquistare robot industriali e robot di servizio. Lo dicono i numeri di Idc nella spending guide dal titolo Worldwide Robotics and Drones. Si tratta di una spesa ancora prevalentemente in hardware (per il 60%) mentre nel tempo crescerà quella software per acquistare servizi e applicazioni di comando e controllo specifici per il settore.
La spesa per i servizi a sua volta sarà suddivisa in diversi segmenti: integrazione dei sistemi, gestione delle applicazioni, ma anche distribuzione e supporto dell’hardware. Questa crescita si svilupperà ad un ritmo del 21,3% rispetto alla spesa per hardware e software in crescita rispettivamente del 21,2% e del 15,5%.
Ben più ampio è invece il mercato complessivo della robotica e dei droni che oggi arriva a 128,7 miliardi di dollari (+17% rispetto al 2019) e raggiungerà nel 2023 i 240 miliardi. In questo mercato la spesa per i droni vale, per il momento, appena 16,3 miliardi di dollari.
Remy Glaisner, responsabile della ricerca Worldwide Robotics vuole sottolineare l’importanza degli sviluppi in ambito software: “I fornitori stanno progressivamente integrando funzionalità aggiuntive nei sistemi di robotica, e lo fanno sfruttando il cloud, per esempio per il monitoraggio delle prestazioni delle apparecchiature in tempo reale come anche per allineare le tecnologie già operative ai sistemi OT (Of Things). L’obiettivo è fare maturare anche questo settore in prospettiva software defined“.
Il mercato della robotica per il manifatturiero vale quasi la metà del totale (circa 54 miliardi di dollari) e, a seconda delle aree geografiche, le industry in cui si assisterà a uno sviluppo significativo sono le grandi aziende in ambito healtcare, le utility, ma soprattutto il retail (+29,3%) e il building (cantieristica, +25,2%).
Gli ostacoli invece allo sviluppo riguardano invece le politiche di embargo tra Usa e Cina. Pur alla luce delle ultime aperture, le tariffe in vigore oggi potrebbero restare tali e quali anche per buona parte dell’anno, con i relativi impatti negativi. E i dazi rallenteranno gli investimenti nei sistemi di robotica utilizzati nei processi di produzione come nelle supply chain automatizzate e – per le utility – nelle operazioni di estrazione.
Per quanto riguarda la suddivisione geografica del mercato sarà la Cina la regione che spenderà di più per i sistemi di robotica e i droni (circa 46,9 miliardi di dollari), seguita da altri Paesi dell’area Asia/Pacifico e poi da Stati Uniti (per 17,5 miliardi di dollari) ed Europa (14,4 miliardi).
La regione però che cresce più velocemente per i soli sistemi di robotica è quella medio orientale/africana. Guardando singolarmente al mercato dei sistemi di robotica e a quello dei droni, la Cina mantiene la posizione come Paese di riferimento nel primo settore (43,4 miliardi di spesa), mentre gli Stati Uniti sono al primo posto per la spesa nei droni (5,7 miliardi).
Significativo il dato secondo cui il mercato dei droni consumer cuba il 40% del totale: una percentuale decisamente più alta rispetto alla corrispettiva per i sistemi di robotica. Il consumer è stato avvantaggiato dalla scelta dei costruttori di assorbire parte dei costi di import/export pur di mantenerne la vitalità.
Per tornare ai numeri: nel 2020 il mercato dei droni varrà complessivamente 6,5 miliardi di dollari. La spesa in droni per i servizi di pubblica utilità, rilievi ed edilizia e manufacturing circa 4,5 miliardi di dollari. Nella suddivisione per settori, saranno proprio i governi centrali ad investire di più per questa voce, insieme al comparto education e alle amministrazioni locali (smart city). La previsione di crescita per il mercato dei droni è decisamente più alta rispetto a quelle per i sistemi di robotica, si parla infatti del 33% rispetto ad “appena” il 17,8%.
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