I risultati finanziari preliminari per l’anno fiscale 2019 di Nfon, conosciuta sul mercato per il suo portafoglio di soluzioni UCaaS (Unified Communications as a Service), documentano lo stato di salute di un’azienda che si qualifica sostanzialmente come cloud Pbx provider, quindi focalizzata sostanzialmente su un’unica piattaforma, ma evidentemente in grado di intercettare un bisogno reale di tutto il mercato europeo. Cioè quello di portare in cloud i servizi di comunicazione aziendale, a partire dai centralini telefonici, liberando le aziende da una serie di costi su voci di spesa sostanzialmente non in grado di aggiungere valore e difficili da manutenere, come sono di fatto i centralini on-premise. Da qui è possibile partire per comprendere i numeri.
Nfon matura un incremento dei ricavi anno su anno del 32,7%. I preliminari parlano di 57,1 milioni di euro, rispetto ai 43 milioni del 2018. Circa l’84% del fatturato è rappresentato da voci ricorrenti, tra cui i rinnovi delle sottoscrizioni, a documentare un modello di business che piace alle aziende e, in relazione ai risultati del provider, si qualifica effettivamente win/win.
Hanno pagato la velocità di execution e indubbiamente la possibilità di arrivare per prima in alcuni mercati “vergini”, come l’Italia per esempio. Negli ultimi anni, oltre alla filiale italiana è stata aperta anche quella francese, Nfon ha acquisito Deutsche Telefon Standard, ha esteso la proposta di portafoglio con Ncti Pro and Nvoice per Microsoft Teams (nello scorso autunno), e ora ha potenziato ricerca e sviluppo anche attraverso l’acquisizione di OnWerk.
Il Ceo Hans Szymanski sottolinea l’accelerazione in atto: “Cresciamo più velocemente di quanto abbiamo fatto nel 2018 rispetto al 2017; anche per il 2020 proseguiamo nel solco della stessa strategia che ha consentito di ottenere questi risultati”. All’incremento del fatturato corrisponde anche l’incremento degli utenti serviti, che cresce anno su anno del 40,2% (sono poco meno di 450mila, per circa 40mila aziende servite in 15 Paesi europei).
Nfon, obiettivi 2020
Per il 2020, Nfon prevede di crescere ulteriormente in una forbice tra il 22% e il 26%, le percentuali – più basse rispetto all’exploit – del 2019 non tengono comunque conto ovviamente del business che potrebbe generarsi attraverso possibili attività di fusione o nuove acquisizioni.
Il contesto economico è tra l’altro incerto, per quanto – a nostro avviso – i problemi attuali di emergenza sanitaria per alcuni aspetti dovrebbero indirizzare l’attenzione delle aziende proprio verso gli strumenti per il lavoro “agile” tra cui senza dubbio rientra anche la proposta Nfon.
Nfon prevede una crescita di posti gestiti per l’anno in corso tra il 20% e il 24%. L’obiettivo dichiarato dell’azienda è ancora la leadership in Europa per il suo segmento di mercato ed in questo senso potrebbero arrivare ulteriori investimenti, con all’orizzonte possibili nuove iniziative di merge o acquisizioni.
Chiude Szymansky: “In considerazione della generale carenza di risorse sul mercato del lavoro nel settore dello sviluppo del software abbiamo avuto la necessità di adeguare i nostri piani ambiziosi relativi alla crescita ulteriori di nuovi “seats” e tuttavia abbiamo inviato un chiaro segnale proprio con l’introduzione di Ncti Pro e Nvoice per Microsoft Teams e l’acquisizione del team di sviluppo di Onwerk. Indubbiamente il nostro primo punto di forza è legato al modello di entrate ricorrenti che rappresentano l’84% dei ricavi totali. Ogni “postazione” in più servita ovviamente permette di crescere. Ma allo stesso tempo, considerate le incertezze macroeconomiche in corso, si tratta di entrate soggette a una maggiore fluttuazione”.
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