“Nel mondo di oggi, la connettività mobile è determinante. Le organizzazioni di tutte le dimensioni e di tutti i settori si affidano ai dispositivi mobile per eseguire gran parte delle operazioni quotidiane; garantire la sicurezza dei device è pertanto oggi una priorità”.
E’ con questa dichiarazione che Bryan Sartin, executive director, global security services di Verizon introduce la terza edizione del Mobile Security Index 2020.
Lo studio – effettuato da Verizon su un campione di 850 professionisti responsabili dell’acquisto, gestione e protezione di dispositivi mobile e IoT di settori trasversali – analizza lo stato della sicurezza mobile e delle minacce, delineando alcune strategie che le aziende possono mettere in campo per proteggere i propri ecosistemi.
4 aziende su 10 trascurano la sicurezza
Si parte dal dato che il mobile è considerato uno strumento essenziale per il business: l’83% degli intervistati valuta con un punteggio dall’8 in su (su una scala di 10) l’importanza delle tecnologie mobile per il buon funzionamento della propria attività.
La sicurezza del mobile non è però ancora percepita come priorità per molte organizzazioni, con i conseguenti rischi per le proprie attività. In 4 casi su 10 (43%) i responsabili affermano infatti che le proprie aziende nell’ultimo anno hanno trascurato questo aspetto della security, prevalentemente per motivi di tempo (62%), convenienza (52%) e profitto (46%).
Si tratta di quelle realtà che hanno il doppio delle probabilità di subire una violazione, spiega Verizon. Già oggi, il 39% degli intervistati è vittima di almeno una compromissione relativa alla mobile security. Il 66% delle organizzazioni, con un danno dall’impatto definito grave e il 55% con ripercussioni durature.
Cloud, Iot e 5G elevano il rischio
i quattro vettori principali per gli attacchi sono utenti, app, dispositivi e reti. Con la sempre maggior diffusione di tecnologie chiave come cloud e IoT e lo sviluppo del 5G aumentano l’impatto sull’uso del mobile e richiedono l’adozione di una strategia ancora più efficace in tema di sicurezza.
Secondo l’80% delle organizzazioni, entro cinque anni la tecnologia mobile sarà lo strumento principale per accedere ai servizi cloud. L’84% delle organizzazioni afferma difatti che la dipendenza dai dati archiviati nel cloud è in aumento. Il 31% ammette di aver subito un danno riguardante un dispositivo IoT e il 20% di avere subito un danno alla sicurezza mobile dove coinvolto è un hotspot wi-fi non autorizzato o non sicuro.
“E’ oggi il momento di rafforzare la mobile security – commenta Sartin -. Le varie tipologie di dispositivi, le diverse applicazioni e il continuo incremento di device IoT complicano ulteriormente le cose. Tutti devono essere consapevoli e attenti in materia di mobile security per proteggere se stessi e i propri clienti”.
Come proteggere gli ecosistemi. Tra i suggerimenti alle organizzazioni su come tutelarsi dalle minacce alla sicurezza mobile, Verizon evidenzia la definizione di un focus “security first” che implica lo sviluppo e l’applicazione di policy e la crittografia dei dati su reti non protette.
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