In questi mesi in cui lo smart working ha rappresentato in Italia la modalità di lavoro per 8 milioni di persone (erano 500mila prima del lockdown), la gestione della continuità operativa ha fatto leva su strumenti di collaborazione tra team come mai prima d’ora.
Parte da questo spunto il secondo approfondimento di Inno3 con Nfon che propone un viaggio nel mondo della Unified Collaboration in cloud che si è rivelata in questi mesi fondamentale per permettere ai dipendenti – come a collaboratori e fornitori – di gestire relazioni, contatti, ed ha messo in luce i punti di forza della telefonia in cloud, quando si opera da remoto.
Così come nella prima parte del viaggio si sono analizzati i benefici e i vantaggi della telefonia in cloud, in grado di abbattere le resistenze legate al vecchio centralino telefonico (che persistono in molte aziende italiane), in questa tappa si cerca di capire quali sono i reali benefici di un approccio ancora più integrato in grado di offrire ai dipendenti di un’azienda soluzioni di comunicazione e collaborazione fruibili da un’unica interfaccia.
Tra le piattaforme di collaborazione, Microsoft Teams ha registrato una crescita significativa – l’ 88% delle aziende italiane quotate utilizza Microsoft Teams, e nel lockdown 1,5 milioni di studenti hanno fruito della piattaforma – e Nfon offre la possibilità di integrare i i benefici offerti dalla sua piattaforma di telefonia in cloud Cloudya, proprio in Microsoft Teams, parte integrante di Office 365.
Grazie a Nfon Nvoice, Microsoft Teams può sostituire il vecchio centralino aziendale, così come è stato concepito nel mondo del lavoro per decenni, abilitando uno scenario effettivo di Unified Collaboration, con la telefonia integrata.
Spiega come Marco Pasculli, managing director di Nfon Italia, partendo proprio dalla fotografia di quali sono le sfide da affrontare e come l’approccio Nfon Cloud Communication possa rappresentare la soluzione.
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