Datacore Software negli ultimi anni si è focalizzata sull’offerta di soluzioni per lo storage software defined flessibili. La proposta, che conta oltre 10mila clienti, non comprende solo una vasta gamma di prodotti, ma anche una serie di competenze e di brevetti nello specifico ambito della virtualizzazione dello storage e nei servizi dati, tanto da poter oggi qualificare l’azienda come uno dei punti di riferimento sul mercato per quanto riguarda il software defined storage. I risultati positivi del 2020 giustificano questa ambizione. Nel corso dell’anno Datacore ha raggiunto oltre 100 nuovi clienti e ha fatto registrare, solo nell’ultimo trimestre, una crescita a doppia cifra sia per il numero di clienti serviti, sia per la capienza storage venduta.
Proprio per incrementare ulteriormente le sue capacità operative in ogni ambito della proposizione tecnologica e del mercato Datacore annuncia l’acquisizione di Caringo che, nata nel 2005, ha iniziato ad operare nel mercato dello storage ad oggetti precorrendo i tempi e sviluppando infatti un software specifico, Swarm il suo nome, per risolvere i problemi legati alla crescita dei dati.
Swarm di fatto permette accesso e analisi agile ai dati negli ordini di grandezza dei petabyte, eliminando una serie di dipendenze dall’hardware e per questo trovando riscontro positivo presso quelle aziende che vedono scalare rapidamente la mole di dati prodotta e da utilizzare nel tempo.
Con l’acquisizione di Caringo quindi la società aggiunge al suo portfolio di tecnologie flessibili, anche l’object storage, per completare così l’offerta di soluzioni software-defined su tutte le architetture storage: a blocchi, file e oggetti. E guadagna le competenze aggiuntive di Caringo oltre ai clienti di mercati chiave come quelli dei cloud service provider, dei media e del settore pubblico, con una proposizione in grado di eliminare i silos dati dalle dipendenze hardware di fatto realizzando l’idea strategica di un’unica “visione” sullo storage, come nel dettato della strategia Datacore One.
Prevede un modello unificato per lo storage primario e secondario con l’idea di bilanciare prezzo, prestazioni, gestione del sistema sfruttando la scalabilità orizzontale dello storage modulare Hci. “Nell’attuale contesto economico, le organizzazioni IT sono alla ricerca di nuove modalità per risparmiare denaro – spiega Dave Zabrowski, Ceo di Datacore Software -. Tuttavia, i requisiti di conformità, il maggiore ricorso al backup, la business continuity e la continua crescita dei dati rappresentano sfide che l’object storage può vincere. Con l’acquisizione di Caringo ]…[ possiamo offrire a dipartimenti IT, fornitori di servizi e clienti governativi di tutto il mondo una tecnologia di object storage collaudata e affidabile]…[”.
L’acquisizione espanderà la presenza di Datacore ad Austin, dove si trova la sede centrale di Caringo e dove Datacore dispone di staff dedicati a vendite, marketing e R&D, oltre a un laboratorio e a spazio per ulteriore crescita. Il rafforzamento del team dirigenziale, le risorse distribuite geograficamente e un portfolio prodotti più ampio dovrebbero permettere all’azienda di spingere ulteriormente il mercato sull’adozione delle tecnologie software defined, anche perché la linea di soluzioni Caringo è complementare al portafoglio software defined già nel bouquet di Datacore (con vFilo, per la virtualizzazione dello storage su file e oggetti distribuiti ed il controllo di grandi quantità di dati sia on-premise che in cloud e per esempio Sansymphony per lo storage a blocchi).
In particolare, come valutano alcuni partner di entrambe le aziende, operativi sul campo, il vantaggio dato dall’unione delle proposizioni si lega alla possibilità di mettere insieme le soluzioni software oggi disponibili per la gestione e l’archiviazione di dati strutturati e non strutturati, tenendo conto che una delle più grandi sfide che i manager IT dovranno affrontare nel 2021 è proprio come spostare facilmente e rapidamente crescenti capienze di blocchi e file non strutturati nel mondo del cloud/oggetti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA