Il valore economico generato dai servizi cloud è in continua crescita e le aziende oggi sono sempre più consapevoli di quanto sia importante un approccio deciso verso questa architettura, per continuare ad essere competitive in uno scenario complesso in cui il digitale offre importanti vantaggi.
Nella scelta, è necessario valutare i vantaggi che il cloud di seconda generazione è in grado di offrire, per quanto riguarda la sicurezza, l’efficienza e la capacità di supportare workload mission-critical, ma anche le caratteristiche relative alla sicurezza, l’assenza di lock-in e la capacità di interagire con gli altri cloud, in uno scenario che vede proprio nella possibilità per le aziende di sfruttare il cloud più adeguato, a seconda degli obiettivi e dei carichi di lavoro, la chiave per ottenere vantaggi significativi.
Un contesto in cui gioca un ruolo importante anche l’adozione di standard e piattaforme aperte open source che facilitano il dialogo con gli altri cloud e valorizzano nel tempo gli investimenti già compiuti in infrastrutture, piattaforme e software.
Una proposta “aperta”, come quella di Oracle con la sua Cloud Infrastructure, caratterizza il cloud di seconda generazione e si rivela all’altezza delle aspettative dei Cio che oggi sono chiamati ad ottimizzare l’utilizzo delle risorse, mantenendo alta l’attenzione ai costi, ma non a scapito dell’efficienza, ed allo stesso tempo hanno bisogno di automatizzare una serie di routine, senza però perdere il controllo, proprio per concentrarsi su come sfruttare il cloud per velocizzare la messa a terra di nuove opportunità di business.
Sono i temi del whitepaper How Second-Generation Cloud Paves the Way to the Digital First Enterprise.
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