“Unica cosa che ‘produciamo’ sono i nostri servizi, per valorizzare le opportunità del mondo digitale. Da quando siamo nati il nostro compito è portare al massimo la produttività delle aziende sfruttando le tecnologie”. Riassume in questa frase la strategia della sua azienda, fondata 37 anni fa, Roberto Vicenzi, vicepresidente di Centro Computer, una realtà che oggi conta 5 sedi in tutta Italia, un fatturato di 50 milioni di euro, 140 collaboratori.

Un’azienda – nata come system integrator con una forte collaborazione sulle tecnologie Microsoft – che in questo 2020 appena concluso ha allargato il proprio team di servizi gestiti da remoto (“i servizi Msp erogati dai nostri clienti hanno registrato un boom di richieste”) e ha cavalcato il tema del cloud (“strategico e importante per garantire la continuità del business durante i mesi di pandemia”) con attenzione particolare al mondo Microsoft Azure.

Roberto Vicenzi, vicepresidente di Centro Computer
Roberto Vicenzi, vicepresidente di Centro Computer

A questi due principali trend che hanno trainato il giro d’affari, si affiancano i business generati dalla divisione networking, dal noleggio di hardware e software, dallo sviluppo di software specializzato per clienti (“abbiamo una piccola divisione di app development) e ultima l’attività legata al digital signage focalizzata nell’ambito delle sale riunioni (“l’80% del nostro business in questo settore lo realizziamo grazie alle videocamere Logitech”).

“Nonostante il 2020 sia stato un anno anomalo e complesso, il fatturato è cresciuto dell’8% rispetto all’anno precedente, riconfermando il trend positivo sia nelle soluzioni di smart working sia nei servizi cloud. All’interno di questo 8% i servizi hanno accelerato del 16% confermandosi trainanti per l’intero business” precisa Vicenzi, citando i brand commercializzati che hanno riscontrato una crescita significativa nel 2020: HP, che da sola rappresenta più di un terzo del fatturato aziendale, Samsung per i progetti di mobility management, Microsoft per le soluzioni in cloud e i software di mobilità, Logitech, Jabra e Poly per quanto concerne il mondo della unified communication.

Ma se si allarga lo sguardo alla strategia del futuro, Vicenzi torna sui trend condivisi da tutti gli analisti di mercato, che saranno gli ambiti che Centro Computer continuerà ad osservare: digital transformation, cloud, Iot, AI, realtà aumentata e mixed reality (“tema bellissimo sul quale si fattura ancora molto poco pur essendo noi nella rosa dei rivenditori italiani di Hololens 2 scelti da Microsoft“).

Centro Computer - Vendor con fatturato maggiore di 500k € nel 2020
Centro Computer – Vendor con fatturato maggiore di 500k € nel 2020

“Sul mercato unified communication & collaboration abbiamo registrato una crescita del 200% e noi stessi in azienda usiamo tool di collaboration integrati, basti pensare che dal 2013 abbiamo tolto il centralino telefonico. Quest’anno le aziende hanno anche sposato la logica del noleggio, sia di pc e sia di smartphone e tablet, modalità che ha registrato un vero e proprio boom – argomenta Vicenzi -. I servizi di mobility management, cresciuti del 191%, ci hanno permesso di fornire e gestire l’intera flotta di smartphone e tablet di molti clienti con un singolo ciclo di rinnovo tecnologico, sgravando l’azienda da tutte le problematiche relative ai costi di gestione”. La Fleet Management Business Unit, con un incremento di fatturato pari al 56%, è stata potenziata lo scorso luglio a supporto delle strategie finanziarie delle imprese ora più concentrate sul costo operativo gestito attraverso un canone annuale, piuttosto che su investimenti in costo capitale.

Da una parte il cloud è diventata una commodity, anche a causa della pandemia (“il 90% dei clienti ha soluzioni in cloud attive, a partire dalla posta su Microsoft 365”) dall’altra la crescita di portatili per garantire lavoro da remoto è stata importante (“Samsung e Apple hanno registrato le migliori crescite”) e ha ben bilanciato la vendita dei desktop crollata nel corso dell’anno.

La decisione di allargare il portafoglio a nuove partnership – tra cui Nutanix per l’ambito data center con le soluzioni di iperconvergenza, Sophos per la sicurezza dagli end point ai servizi gestiti, Microsoft sulle tecnologie di mix reality, Habble per i servizi di fleet & mobility management – rafforza il posizionamento di Centro Computer come partner attivo su più ambiti, impegnato non solo nello scouting di nuove soluzioni ma anche nell’accrescere le competenze dei propri dipendenti.

“La formazione del nostro personale è continua perché penso che non si debba mai dare per scontato di avere imparato abbastanza. Anche la tematica dello smart working necessita di essere affinata e il mixata con il lavoro in presenza. Questo implica nuovi modi di lavorare, con nuovo mix di tecnologie, ricordandoci che abbiamo sempre qualcosa da imparare dai nostri colleghi”. L’azienda ha tenuto in questi mesi un corso guidato da uno psicologo per aiutare i dipendenti a migliore la relazione digitale con i clienti e nello stesso tempo la loro qualità di vita.

Il 2021 appena iniziato, con tutte le incognite aperte che riserva, dovrebbe continuare sulla scia positiva del 2020. “Confido in un trend di crescita del 5%-6%, leggermente inferiore all’8% registrato nel 2020, anno che seguiva la forte crescita del 2019 (+22%) legata a un progetto significativo”. Continuerà l’ondata di webinar formativi anche per il 2021 per agevolare le aziende nell’affrontare le nuove sfide imposte dall’economia moderna. Non solo tecnologiche.

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