La tecnologia blockchain catalizza oggi l’attenzione degli addetti ai lavori, dei progetti in campo riusciti si parla però molto meno. In verità è ampio lo spettro di applicabilità delle soluzioni blockchain, ed in diversi settori: oltre al finance, infatti, non mancano esempi virtuosi di applicazione nell’agrifood, nella logistica, persino nella pubblica amministrazione. La “catena a blocchi” sfrutta le caratteristiche di una reta informatica di nodi e consente di gestire e aggiornare in modo univoco e sicuro dati, le informazioni e le transazioni in maniera aperta, condivisa ma soprattutto incorruttibile, perché i dati inseriti sono immutabili nel tempo. E non serve un’entità centrale di controllo e verifica perché sono i nodi stessi da cui è costituita la blockchain a garantire l’incorruttibilità del dato.
Savio Firmino, il contesto e l’idea
Di blockchain intuisce invece subito i vantaggi Savio Firmino, azienda storica fiorentina che nasce come bottega artigianale di complementi in legno intagliato nel 1941, nel centro storico di Firenze, e si trasforma e sviluppa generazione dopo generazione (oggi siamo alla quarta) fino a diventare realtà espressione delle abilità artigiane Made in Italy in tutto il mondo.
Con l’espansione delle attività, l’azienda sviluppa anche la sensibilità per i vantaggi legati all’idea di artigianalità 4.0. Senza tradire gli stilemi dell’artigianato classico, Savio Firmino, intraprende quindi un cammino di trasformazione per coniugare le tecniche artigiane di produzione manuale alle tecnologie più innovative, come supporto per valorizzare proprio il contributo umano, per esempio con la modellazione 3D, il reverse engineering, e la realtà aumentata.
In questo percorso l’azienda intuisce i vantaggi anche di blockchain per quanto riguarda la tracciabilità certificata dell’intera produzione attraverso un sistema verificabile e trasparente di registrazione delle lavorazioni artigianali. Lo esprime così Cosimo Savio, oggi presidente della società: “Il percorso nasce dalla volontà di tracciare l’intera produzione dell’azienda. Una tracciabilità che sia immutabile nel tempo, e dia quindi un valore aggiunto al prodotto salvaguardando e valorizzando al tempo stesso il valore dell’intera filiera]…[“.
La soluzione
Il valore del percorso è sottolineato anche dal fatto che Savio Firmino decide di affidarsi per la realizzazione del progetto e per mettere a terra la sua idea di blockchain per la tracciabilità ad una startup della medesima regione: Apuana SB.
La startup, operativa dal 2019, punta infatti ad erogare una serie di servizi digitali alle imprese, basati su tecnologia blockchain, e si occupa di sperimentare le tecnologie proposte, applicandole a partire dalle realtà più vicine sul territorio.
In concreto, per ogni prodotto realizzato, Savio Firmino realizza un gemello digitale che punta ad un preciso record di un database distribuito. In quel registro, le informazioni contenute, come l’anno ed il luogo di produzione, i materiali utilizzati, etc. possono essere visualizzate, controllate e verificate dai clienti attraverso un sistema basato su tecnologia Nfc, sfruttando un’app in grado di leggere i QR Code.
L’identità di chi di volta in volta aggiorna i dati di produzione è verificata grazie al sistema di firma digitale Cns, con la presenza istituzionale di Infocamere a giocare quindi un ruolo determinante. Fino a qui, nulla di particolarmente innovativo, ma i dati del DB sono registrati anche su una blockchain “a doppio strato”: quello di un Registro Distribuito Italiano, i cui nodi indipendenti sono gestiti dai relativi organismi di controllo dei distretti manifatturieri toscani insieme alla Camera di Commercio ed un secondo livello che per la verifica sfrutta il medesimo meccanismo di tutte le transazioni sulla blockchain pubblica di Bitcoin.
Vantaggi e prossimi step
Grazie al sistema di tracciabilità così articolato Savio Firmino è in grado di offrire agli acquirenti la garanzia denominata Circle Life con le caratteristiche di Life Cycle Assessment (Lca) attese quindi, partendo dalla progettazione, realizzazione, restauri, riparazioni, rivendita, sino alla eventuale dismissione di una certificazione documentale completa per tutto il ciclo di vita del prodotto del quale è disponibile e tracciata tutta la sua storia.
Savio Firmino ha avviato il progetto solo per alcuni prodotti, e con l’inizio del nuovo anno però sarà data possibilità ai clienti che lo vorranno di acquistare un prodotto con il percorso produttivo del tutto tracciato. Inoltre, se nella prima fase la certificazione è previsto riguardi solo produzione e controllo qualità, l’azienda ha in programma di estendere il tracciamento anche ad ulteriori elementi di valore per l’intera filiera. Per esempio il nome dell’artigiano, la provenienza e la caratura dei fogli d’oro, i fornitori delle lavorazioni e dei semilavorati, tutti quei dati, di fatto che rendono unico il manufatto dell’azienda.
Non solo, sfruttando la medesima tecnologia sarà possibile documentare l’unicità dell’oggetto anche per quanto riguarda la sua sostenibilità (intesa come impronta ambientale e sociale delle attività d’impresa). L’azienda ha infatti pensato ad un sistema oggettivo di rating a punti, la cui lettura viene resa disponibile in modalità aperta alla consultazione da parte del consumatore finale. Si intende affinare il concetto di non modificabilità dei dati, per renderli sempre più affidabili ed indagabili per mezzo di logiche artificiali predeterminate.
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