Nel contesto attuale, il percorso verso una gestione sostenibile del business rappresenta per le organizzazioni l’unico possibile per la generazione di valore di lungo periodo e per il futuro del Paese. Questo è particolarmente evidente e concreto per le aziende del settore Utility, chiamate a giocare un ruolo di primo piano nel processo di transizione energetica. Nella tavola rotonda organizzata durante il terzo incontro del ciclo dedicato alla Sostenibilità Digitale promosso da TIM e Google Cloud, insieme a NetConsulting cube, alcune tra le principali utility italiane hanno condiviso il loro approccio al tema della sostenibilità. Il dibattito moderato da Giancarlo Capitani, Presidente di NetConsulting cube, ha dato la possibilità alla community dei Ceo e a quella dei Responsabili della Sostenibilità di confrontarsi e condividere le proprie esperienze.

Sostenibilità digitale - un dibattito tra due community
Sostenibilità digitale: un dibattito tra due community

A2A: sostenibilità al centro del Piano industriale al 2030

Il dibattito si è aperto con un primo intervento di Anna Villari, Sustainability Development Responsible A2A, che ha raccontato come la sostenibilità sia un elemento strategico per A2A, al centro del piano industriale dell’azienda: “A2A ha avuto una svolta importante sei anni fa, quando l’azienda ha cominciato a darsi degli obiettivi di miglioramento ambientali e sociali quantitativi, basati sull’Agenda 2030. Nel 2016 il primo piano di sostenibilità di A2A aveva già circa 70 indicatori, che sono stati nel tempo integrati nel piano strategico dell’azienda”.

Il Piano industriale al 2030 punta a rendere A2A protagonista dello sviluppo sostenibile del Paese, mettendo al centro gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 ONU. “Abbiamo selezionato 11 dei 17 SDGs, su cui stiamo portando avanti azioni concrete” prosegue Villari. “Sono previsti 16 miliardi di investimenti nel piano industriale decennale dedicati a due ambiti: la transizione energetica e l’economia circolare. Il digitale e le persone saranno le due leve abilitanti”.

Anna Villari, Sustainability Development Responsible A2A
Anna Villari, Sustainability Development Responsible A2A

Per quanto riguarda l’obiettivo di decarbonizzazione, A2A è stata tra le prime aziende in Italia ad essere allineata all’Accordo di Parigi. “Siamo stati tra i primi ad intraprendere l’approccio legato alla Science Based Targets initiative: nel 2020 la Sbti ha dichiarato gli obiettivi di riduzione delle nostre emissioni dirette e indirette in linea con i propri criteri. Sia per gli investitori etici che per le comunità, confrontarsi con l’Accordo di Parigi è fondamentale”.

Infine, un ultimo elemento distintivo dell’approccio alla sostenibilità di A2A è l’integrazione della gestione del rischio climatico nel piano industriale: “la consapevolezza e la trasparenza circa i rischi climatici e le opportunità che la nostra attività determina rappresentano un elemento strategico che indirizza il Piano Industriale e la relazione con i nostri stakeholder” conclude Villari.

Snam: sostenibilità integrata nel business

La tavola rotonda è proseguita con l’intervento di Domenico Negrini, Head Sustainability di Snam, che ha spiegato come la sostenibilità sia parte integrante del modello di gestione dell’azienda: “Il nostro impegno negli ultimi anni è stato fortemente concentrato nell’integrazione della sostenibilità nel business, che per noi significa andare oltre il concetto di sostenibilità come mitigazione degli impatti ambientali e della compliance, per andare verso una traiettoria di creazione di valore condiviso per gli stakeholder”.

Cosa significa per Snam integrazione della sostenibilità nel business?

“All’inizio del 2021 abbiamo ridefinito il nostro statuto, all’interno del quale abbiamo richiamato espressamente l’impegno per la transizione energetica, ovvero trovare nuove forme energetiche compatibili con l’ambiente” racconta Negrini. “Siamo una società che al momento ha un core business legato ancora al trasporto del gas, ma sulla spinta della transizione energetica stiamo sviluppando dei nuovi business: l’idrogeno, il biometano, la mobilità sostenibile con risorse energetiche alternative”.

Domenico Negrini, Head Sustainability di SNAM
Domenico Negrini, Head Sustainability di Snam

Altre azioni concrete che hanno contribuito all’integrazione della sostenibilità nel business di Snam sono rappresentate dalla “creazione di un comitato ESG, formato da membri indipendenti del board, a cui è dato il mandato di definire e orientare, in accordo con l’azienda, le strategie di sostenibilità, dall’allineamento dei processi alla pianificazione strategica”. Negrini spiega: “Siamo in grado di definire e quantificare i nostri investimenti rispetto agli SDGs. Un esempio: su 7 miliardi del nostro piano di investimento 2020-2024, quasi 3 miliardi sono collegati agli obiettivi di sostenibilità. Inoltre, gli obiettivi di sostenibilità rientrano nella remunerazione del management. Questo è un elemento che crea sempre più l’integrazione tra sostenibilità e business”.

In questo contesto, Snam ha deciso di rafforzare e sostanziare ulteriormente il proprio impegno attraverso la definizione di un Piano per diventare Net Zero Carbon al 2040: “un anno fa abbiamo comunicato al mercato e ai nostri stakeholder che abbatteremo le nostre emissioni entro il 2040 per quanto riguarda la riduzione delle emissioni Scope 1 e 2, con un obiettivo intermedio al 2030 di arrivare ad abbatterne il 50%afferma Negrini. “Inoltre, ci siamo impegnati oltre che sul fronte ambientale, anche su quello sociale e di governance: attraverso una scorecard ci siamo dati su tutti i temi ESG (su 13 aree con 22 Kpi) degli obiettivi quantitativi precisi da raggiungere entro 3 anni”.

Bludigit: digitale enabler della sostenibilità

Infine, Marco Barra Caracciolo, Chairman e Ceo di Bludigit ha portato al tavolo l’esperienza della neonata realtà del gruppo Italgas che riunisce tutte le attività di Information Technology del Gruppo e che ha l’obiettivo di portare il digitale a supporto della transizione energetica di Italgas e del mercato.

Marco Barra Caracciolo, Chairman e CEO di Bludigit
Marco Barra Caracciolo, Chairman e Ceo di Bludigit

Bludigit nasce dall’evoluzione del percorso di digitalizzazione intrapreso da Italgas. La società vuole fare da hub in cui si concentrano gli asset, le persone e le competenze sull’innovazione e sul digitale, che rappresenta un enabler della sostenibilitàracconta Barra Caracciolo.

Italgas sta indirizzando sempre più gli investimenti nella digitalizzazione della rete: “stiamo digitalizzando la rete di Italgas per traguardare, all’interno del nostro Piano strategico a 7 anni, un abbattimento delle emissioni di gas, una riduzione dell’energia e l’utilizzo di alternative verdi con miscele differenti (biometano o idrogeno). Per poterlo fare bisogna avere una rete digitale in grado di gestire tutto questo”.

All’interno di Bludigit è stata creata anche una Digital Factory, “un hub di innovazione dove, negli ultimi 3 anni, stiamo sviluppando soluzioni innovative e sostenibili. Cerchiamo di fare sistema con dei partner e con altri potenziali soggetti del mondo energy & utility con l’obiettivo di crescere, innovare, accelerare la digitalizzazione e il passaggio alla sostenibilità, anche delle piccole aziende. Faccio un esempio: da tre anni utilizziamo una soluzione digitale per individuare le dispersioni del gas lungo i nostri 75 km di rete. Tramite il passaggio con un’auto lungo la linea guidata dalla cartografia, è possibile intercettare immediatamente le dispersioni. Stiamo estendendo questo servizio anche ad altre società”.

Nel 2021 Bludigit ha mappato tutte le attività e gli investimenti IT rispetto ai 17 obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030.

“E’ chiaro che prima o poi la sostenibilità, come tutte le cose, diventerà un business” afferma Barra Caracciolo. “Il tema è che se vogliamo essere sostenibili ci sono due condizioni: non sempre si può guardare il business case come lo abbiamo visto fino adesso e nessuno andrebbe lasciato indietro, altrimenti diventerà molto difficile raggiungere la sostenibilità nella sua accezione allargata”.

Il racconto delle esperienze di sostenibilità delle aziende proseguirà nel prossimo e ultimo incontro.

Leggi tutti gli approfondimenti della Room Il Digitale per la Sostenibilità

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