Operativa dal 1 aprile 2022, la nuova sede aziendale di Atos Italia, a Bari, rappresenta un ulteriore tassello del piano di sviluppo strategico nel Mezzogiorno previsto dalla multinazionale. In particolare la presenza di Atos nel capoluogo pugliese consentirà di rafforzare l’offerta di competenze e soluzioni per aziende e PA in settori strategici come l’intelligenza artificiale, le soluzioni cloud e digital twin, la cybersecurity, l’Hpc e il quantum computing, tecnologie in alcuni casi ancora emergenti, ma comunque al centro dell’attenzione per lo sviluppo del territorio in linea con la visione promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
La sede è di fatto un Centro di Eccellenza per la Digital Enterprise. Situato nel quartiere Poggiofranco, prevede un organico iniziale di 50 persone, ma sono previsti ampliamenti fino a 400 dipendenti entro il 2024. Le persone saranno inserite in una realtà qualificata come Certified Company 2021 da Great Place to Work Italia, la rete che accredita le migliori aziende come luoghi di lavoro virtuosi, grazie ad analisi del clima interno, del benessere dei collaboratori e della qualità dell’ambiente professionale.
L’iniziativa di Atos si innesta nei piani strategici volti anche ad avviare e consolidare proficue collaborazioni con le università e gli enti di ricerca locali, ma anche con le aziende e le istituzioni presenti sul territorio, così come con gli enti terzi che lavorano alla promozione di iniziative di natura sociale e culturale.
E’ sempre più evidente come i processi di trasformazione digitale rappresentino un elemento fondamentale per la diffusione e il rafforzamento di nuovi modelli di business ma anche per sostenere i processi di transizione ecologica e sostenibilità e questi sono i temi ricorrenti anche in occasione dell’inaugurazione della nuova sede. Giuseppe Di Franco, amministratore delegato di Atos Italia: “]…[ Se guardiamo ai più importanti processi in atto a livello globale non possiamo fare a meno di notare come il tema della digitalizzazione continui a rappresentare una assoluta priorità per lo sviluppo delle aziende, delle pubbliche amministrazioni e dei territori nel loro complesso. Con la nuova sede pugliese siamo certi di poter portare su questo territorio competenze in grado di valorizzare le potenzialità dell’ecosistema locale, pugliese e meridionale nel suo complesso”.
L’iniziativa evidenzia i vantaggi delle buone collaborazioni tra pubblico e privato, quando convergono negli intenti di sviluppo, in questo caso particolare tra comune, regione, università, Politecnico, centri di ricerca e azienda. Un aspetto su cui torna il sindaco di Bari, Antonio Decaro: “Questo ]…[ investimento crediamo sia anche il frutto del lavoro strategico che da anni il Comune di Bari insieme alla Regione Puglia, ai poli universitari presenti sul territorio sta facendo per attrarre nuovi ambiti d’impresa che possano tradursi in opportunità di lavoro qualificato per tantissimi giovani baresi e pugliesi. Stiamo parlando di una realtà ]…[ capace a sua volta di generare interesse e fungere da polo attrattore per altri investimenti ]…[“.
Competenze e filiere digitali sono al centro della programmazione di sviluppo dettata dal Pnrr, per svilupparle e perché i benefici ricadano sui territori, serve lavorare sulle possibilità reali di accoglienza da parte degli stessi territori. In questo specifico caso, la presenza di Atos sul territorio pugliese vedrà coinvolta anche la provincia leccese attraverso un distaccamento, nel quale saranno impegnate circa 50 persone entro il 2024.
E’ il punto sottolineato da Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo Economico: “Gli strumenti messi in campo dalla Regione Puglia per incentivare gli investimenti delle imprese e per fare in modo che investire in Puglia diventi conveniente rappresentano una grande occasione per le nostre comunità. L’insediamento di una multinazionale come Atos, che siamo lieti di ospitare a Bari e che si pone l’obiettivo di assumere entro due anni 400 persone, è un esempio lampante. Questa nuova programmazione, così come il Pnrr, punta molto sulla filiera del digitale, sulle competenze del digitale che intendiamo rafforzare al fine di creare qui in Puglia un vero e proprio polo di attrazione nazionale”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA