Sono trascorsi quasi due anni dal lancio Microsoft di Ambizione Italia #DigitalRestart, il  piano quinquennale di investimenti da 1,5 miliardi di dollari a supporto dello sviluppo economico del Paese. Tempo quindi ora per fare il punto sui passi in avanti compiuti. E’ il tema centrale dell’evento virtuale Ambizione Italia: Digital Innovation Summit che raduna imprenditori, manager e professionisti per confrontarsi su sfide ed opportunità offerte dal digitale. Cloud, lavoro ibrido, e sostenibilità sono i temi in rotta di collisione con il Pnrr, di cui vanno colte le opportunità. Gli sforzi di Microsoft si snodano quindi lungo queste tre direttrici a sostegno dell’innovazione della PA e delle aziende con tre priorità: sicurezza, nuovi modelli di lavoro e discontinuità della supply chain.

L’abilitatore digitale di eccellenza per la trasformazione digitale delle aziende è il cloud computing, che potrebbe contribuire a un extra-Pil – secondo i numeri di The European House Ambrosetti – di circa 20 miliardi di euro già nel 2025. E’ in questo ambito che Microsoft gioca le sue carte con una proposta che può essere declinata secondo le specificità delle diverse industry e cresce sulla scorta di circa 20 miliardi di dollari investiti dall’azienda in ricerca e sviluppo e un miliardo all’anno in cybersecurity.
Silvia Candiani, amministratore delegato Microsoft Italia: “Il digitale dispiega tutto il proprio valore quando si tratta di inaugurare nuovi modelli di collaborazione e valorizzazione del capitale umano, di fare leva su cloud e dati per infondere intelligenza nei processi verso una nuova produzione di valore, nonché di dare avvio a modelli di business più inclusivi e sostenibili“.

Silvia Candiani Digital Innovation Summit
Silvia Candiani ed i numeri Microsoft in occasione di Ambizione Italia Digital Innovation Summit

Dei complessivi 191,5 miliardi di euro messi a disposizione dal Pnrr, circa la metà sono di fatto collegabili ad iniziative legate al digitale: è evidente quindi il necessario coinvolgimento dei partner per riuscire a mettere a terra i progetti delle aziende.
E le esperienze realizzate da Microsoft con il suo ecosistema di canale non mancano. Di recente, lo ricordiamo, Microsoft ha presentato la nuova alleanza Ambizione Italia Cloud Region Partner Alliance con Accenture, Avanade, Cluster Reply, Engineering, Kyndryl, TeamSystem e Var Group. Sono i partner chiamati a far crescere i servizi cloud locali di Microsoft potendo contare anche sulla disponibilità della nuova cloud region in Italia, di cui è prevista l’apertura nei prossimi mesi.

Ora è disponibile anche un vademecum dal titolo Le opportunità del Pnrr: Microsoft per l’Italia digitale proposto come strumento utile ad aiutare le organizzazioni italiane a orientarsi tra le aree del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza così da conoscere iniziative, strumenti e progetti concreti. Le soluzioni Microsoft abilitano poi già una serie di servizi che impattano sulle attività quotidiane delle persone e delle aziende clienti per esempio di Poste Italiane, PwC, Reale Mutua, Unicredit e Vodafonesoprattutto ora Microsoft vuole indirizzare i propri sforzi per accelerare la digitalizzazione delle Pmi.

Per quanto riguarda invece i nuovi scenari nel mondo del lavoro, Digital Innovation Summit ha proposto una riflessione sui nuovi modelli di collaborazione nell’era dell’hybrid work e sul connubio strategico tra tecnologia e cultura per una migliore employee experience e per un impatto virtuoso sull’innovazione. I dati delle ricerche confermano il lavoro ibrido come trend consolidato e destinato a caratterizzare ormai tutti i paradigmi lavorativi. Secondo l’ultimo Work Trend Index di Microsoft, flessibilità e benessere sono ormai elementi non più negoziabili: il 54% degli Italiani sceglie di dare priorità alla salute e al benessere e più di un lavoratore su tre è disposto a prendere in considerazione un nuovo impiego nel prossimo anno. La vera sfida per i manager ora è riuscire ad ingaggiare i talenti e trattenere le persone competenti e per farlo serve anche consentire loro di esprimere il proprio potenziale attraverso il digitale.

In ultimo, per quanto riguarda il tema della sostenibilità, una ricerca di Microsoft e The European House of Ambrosetti ha quantificato un contributo all’abbattimento delle emissioni da parte del digitale entro il 2030 fino al 10% rispetto ai livelli del 2019, circa 37 milioni di tonnellate di CO2 annue. Microsoft, anche per facilitare il raggiungimento di questi risultati, ha sviluppato l’Alleanza per la Sostenibilità, pensandola come partnership strategica con aziende, mondo accademico e startup, per sviluppare, attraverso modalità di open innovation, nuove progettualità in grado di far fronte alle sfide climatiche e ambientali più urgenti e di diffondere la cultura green, facendo leva sui trend tecnologici e contribuendo allo sviluppo sostenibile del Paese. Vi fanno parte 17 partner e in questi giorni ha accolto tra i nuovi membri Illimity e Mesa.

Nelle esperienze di Ima, Unicredit, Crif, Gruppo Prada, Salvagnini, Chiomenti e Snam, altrettante storie per ognuno dei tre temi toccati in occasione di Digital Innovation Summit. Accenniamo ad un’esperienza per tema per dare concretezza al racconto.

I progetti delle aziende con Microsoft

Per quanto riguarda la trasformazione digitale con il cloud, per esempio, Gruppo Prada sta ridisegnando la propria infrastruttura applicativa per focalizzarsi sull’interazione con il cliente, investire sulla digitalizzazione della catena produttiva e logistica, valorizzare il capitale umano. In particolare, il Gruppo investe in un data lake sulla piattaforma cloud Microsoft Azure, per avere una base dati unica e fruibile da tutte le applicazioni di business con l’obiettivo di alimentare costantemente il patrimonio informativo e semplificare l’elaborazione di insight utili a migliorare produttività, servizi e customer experience. Gruppo Prada ha scelto inoltre la piattaforma di business Dynamics 365, proprio per “rifondare” la customer experience, e Teams per integrare strumenti e contenuti al servizio dei dipendenti anche in ottica di hybrid work.

Tra i progetti, invece, per indirizzare la possibilità dell’assistenza “ibrida” da remoto, è interessante l’esperienza di Ima (Industria Macchine Automatiche), che opera nell’ambito della progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè.
L’azienda utilizza cloud e mixed reality per l’assistenza da remoto, consentendo agli esperti di cooperare a distanza tra loro e con i clienti e mettendo così anche a punto un nuovo servizio a valore aggiunto. Insieme a Microsoft, Ima ha studiato una soluzione integrata per il Field Service Management, basata sull’integrazione dell’applicazione Dynamics Remote Assist, del visore olografico Hololens e della piattaforma di collaborazione Teams ed in grado di consentire ai tecnici presso l’impianto di indossare il visore per ricevere assistenza da remoto, visualizzando componenti meccaniche e manuali via ologramma e collaborando con più esperti al contempo per gestire anche le problematiche più ostiche. Mentre Dynamics 365 nella sua componente Crm consente ai tecnici di mappare tutti gli interventi in digitale. Come risultati ottenuti: l’efficienza dei processi e l’innovazione del servizio grazie alla riduzione dei tempi e dei costi legati alle trasferte per azioni on-site.

Infine, tra le storie di sostenibilità digitale, vale la pena raccontare l’esperienza di Snam che punta a raggiungere la carbon neutrality entro il 2040 e che sta investendo circa mezzo miliardo di euro per la digitalizzazione nell’ambito di un piano strategico da oltre 8 miliardi di euro al 2025. Snam ha scelto la piattaforma cloud Azure per il proprio Hybrid Cloud Journey, puntando su un’infrastruttura iperconvergente e funzionalità IoT e per  l’edge computing integrate. L’azienda inoltre utilizza i tool per la big data analysis di Microsoft per eseguire query su larga scala e per semplificare la condivisione di informazioni. Un’applicazione concreta è il progetto di Intelligent Dispatching. Punta a incrementare la sicurezza e qualità del servizio di dispacciamento, per garantire l’approvvigionamento di gas alle attività essenziali del Paese, e migliorare l’efficienza delle infrastrutture, definendo un nuovo paradigma guidato dai dati, e sfruttando AI e ML per la gestione sostenibile degli impianti. Infine, Snam collabora con Microsoft per lo sviluppo di soluzioni in grado di abilitare nuovi servizi legati all’economia circolare, alla sostenibilità e alla sicurezza.

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