Il cloud è spesso percepito dalle aziende come un contesto incerto, dove sicurezza, costi e libertà di scelta possono rappresentare una preoccupazione piuttosto che un’opportunità. Su questa base, Deda Cloud, parte di Dedagroup spa, lancia il Pure IaaS che, facendo leva su tecnologie aperte e facilmente integrabili, elimina le criticità e abilita le strategie IT. Attraverso il Pure IaaS, gli ISV possono gestire in modo efficace i picchi di produzione e veicolare l’offerta con un time to market più veloce e flessibile.
Lo raccontano in questa doppia intervista, Andrea Priviero, Product Manager – Sales & Customer Solutions di Deda Cloud e Claudia Angelelli, Senior Manager Solution Engineering di VMware, che su questi servizi innovativi sviluppano una collaborazione per rispondere congiuntamente alle priorità di business delle aziende clienti e dei team IT.
In cosa consiste il servizio Pure IaaS dell’offerta Deda Cloud e a chi è prevalentemente indirizzato?
“Pure IaaS – esordisce Priviero – è un servizio di public cloud, tecnologicamente basato sulla suite di prodotti di VMware (VMware Cloud Director, NSX-T in particolare) dedicato alle aziende e agli enti che intendono disporre di un ambiente virtuale sicuro, flessibile, affidabile sul quale attivare i propri workload più o meno critici ma che, al contempo, sentono l’esigenza di mantenere il pieno controllo strategico, tattico e soprattutto operativo dei propri sistemi. In questo senso è “Pure” il nostro IaaS, il nostro cloud: un ambiente che fa della semplicità e della libertà “operativa” i suoi punti di forza.
Il nostro servizio, infatti, garantisce una piena autonomia del cliente: dispone di un insieme di risorse computazionali, di storage, di rete e di licenze; è compito del cliente aggregarle secondo il proprio disegno architetturale in un numero di macchine virtuali che riterrà opportuno (unico limite la quantità di risorse acquistate), secondo le proprie esigenze per poterle poi riaggregare successivamente per rispondere in maniera dinamica alle proprie necessità contingenti.
È quindi un servizio particolarmente indicato alle organizzazioni che hanno una forte vivacità e che necessariamente devono garantire una costante evoluzione per rimanere allineate alle nuove sfide che il mercato di riferimento richiede. E noi tutti sappiamo quanto l’Information Technology svolga una parte essenziale per conseguire questi obiettivi di business, per migliorare il time-to-market, per essere più competitivi.
Al contempo, però, è efficacie anche per tutte quelle aziende forse meno dinamiche ma che hanno compreso l’importanza del paradigma cloud e che hanno iniziato un percorso di adozione delle nuove tecnologie ma vogliono restare del tutto al riparo dalle insidie di governance che porta un hyperscaler”.
La strategia di VMware in ambito Pure Iaas
Interviene Angelelli: “Oggi, un’azienda media esegue circa 500 applicazioni per gestire il proprio business e queste applicazioni sono distribuite tra i diversi cloud. Il 75% dei clienti VMware si affida a due o più cloud pubblici e il 40% ne utilizza tre o più. Questo approccio multi-cloud aumenta la velocità delle applicazioni e l’innovazione e consente alle organizzazioni di essere molto più agili e resilienti. Tuttavia, un ambiente multi-cloud è molto più vario, complesso e distribuito di qualsiasi cosa le organizzazioni abbiano gestito in passato e questa complessità spesso costringe le aziende a trovare un compromesso tra lo spostamento veloce e la gestione del rischio, con conseguente rallentamento dell’esecuzione e aumento dei costi. È per questo motivo che VMware ha messo a punto una strategia per aiutare i clienti a eliminare le scelte e le sfide difficili, offrendo loro una potente combinazione di libertà e controllo nell’attività multi-cloud e sviluppato una soluzione che consente la gestione, l’amministrazione e l’orchestrazione di tutti i servizi infrastrutturali e applicativi e interfaccia tutti gli ambienti che il client ha bisogno di consumare. È una strategia che risponde all’esigenza di non avere più un approccio “cloud first”, ma di essere “cloud smart” e che permette alle organizzazioni di avere la libertà di scegliere il “giusto” cloud, in base ai propri obiettivi strategici di business. Con il nostro approccio cloud-agnostico, diamo a ogni cliente il potere di accelerare la propria innovazione e controllare il proprio percorso nell’era multi-cloud. Come ha anche spiegato il nostro Ceo, Raghu Raghuram, nel corso di VMware Explore: “Il cloud smart è la destinazione desiderata di ogni viaggio multi-cloud: un approccio più evoluto e maturo in cui si ha la libertà di selezionare il cloud giusto per l’applicazione giusta, in base alle esigenze della singola applicazione.”
Le principali caratteristiche del Pure IaaS
“Parto dalle semplicità – dichiara Priviero –. Per rendere il cliente autonomo è necessario poter disporre di un portale di amministrazione e configurazione facile da usare, intuitivo. Un’unica interfaccia non solo per predisporre i server virtuali ma anche gli aspetti di rete, di sicurezza o per la predisposizione dei backup e dei restore. Un’unica console per garantire la medesima esperienza utente per la gestione di tutte le componenti di servizio (anche se tecnologicamente eterogenee).
La sicurezza ovviamente riferita all’infrastruttura VMware, alle componenti di storage ed ogni altra componente infrastrutturale su cui poggia il servizio per i nostri clienti. Ogni componente è difesa da dispositivi di sicurezza perimetrale ed applicativa, è soggetta a costanti test di vulnerabilità e alla loro gestione, è sorvegliata dal nostro “Blue Team” pronto ad intervenire in caso di tentativi di intrusione o eventi in generale dannosi.
Leali al motto “Your safe IT” legato al nostro brand e consapevoli della promessa che facciamo in questa maniera ai nostri clienti, il nostro servizio consente di migliorare la difesa dei server virtuali del cliente delegandoci la gestione della sicurezza perimetrale oppure usufruendo di altri servizi di security presenti nel nostro catalogo.
L’affidabilità: abbiamo realizzato un’infrastruttura completamente ridondata in tutte le sue parti garantendo al cliente un’altissima disponibilità. Lo stack software utilizzato su cui si basa la nostra piattaforma è realizzata mediante componenti VMware, società con cui stiamo trovando da tempo profonda sintonia per l’implementazione di soluzioni di virtualizzazione in cloud. Ovviamente possiamo predisporre ambienti di DR garantendo al cliente una continuità di servizio anche in caso di eventi gravi. L’infrastruttura del servizio è studiata per consentire al cliente l’implementazione di qualsiasi tipo di workload, critico o non critico, ambienti di test e sviluppo, per cui sono richieste performance significative.
La modularità è importante per consentire al cliente di trovare la giusta combinazione di elementi assicurando flessibilità al servizio e un migliore adattamento alla situazione del cliente. Quindi, ad esempio, il cliente può decidere se utilizzare risorse riservate o condivise (non necessariamente mutuamente esclusive), decidere se adottare la nostra soluzione di backup o provvedere in autonomia con propri software, di delegare la fornitura e gestione di componenti di sicurezza perimetrale (strumenti ostici per alcuni clienti).
Ed infine, aspetto essenziale della nostra offerta è l’assistenza, perché per noi unmanaged non è sinonimo di non assistito. Siamo sempre a disposizione del cliente con il nostro personale specializzato per risolvere incidenti e problemi legati alla piattaforma: siamo una società che mette al centro le esigenze del cliente. Abbiamo forti competenze tecnologiche e di gestione e ci poniamo pertanto al fianco dei nostri clienti per accompagnarli nell’adozione del paradigma cloud in veste di consulenti, per la progettazione della migliore architettura da implementare e per individuare la più corretta strategia di migrazione.
In ultimo è sempre importante ricordare che siamo VMware Cloud Verified e che il servizio Pure IaaS ha conseguito la certificazione Agid a garanzia di serietà e professionalità”.
I punti di forza della partnership fra VMware e Deda Cloud
“Fra i punti di forza – dichiara Angelelli – c’è sicuramente il fatto che le due aziende collaborano da molto tempo e che Deda Cloud, parte di Dedagroup, è stato uno dei primi service provider in Italia per VMware. Questo ha permesso a VMware e Deda Cloud di consolidare la relazione ed essere in grado di portare sul mercato una proposizione ampia, che abbraccia molte delle tecnologie di VMware, da Velocloud a Workspace ONE, all’offerta di Disaster Recovery a vRealize, per esempio. Non solo, Deda Cloud per VMware è sia un Solution Provider che un Service Provider, e fornisce quindi sia rivendita che servizi, e può così rispondere alle esigenze sempre più articolate e complesse di un ambito, quello infrastrutturale, in profonda evoluzione”.
A quali esigenze risponde il Pure IaaS
Dichiara Priviero: “Abbiamo visto come indirizziamo la nostra proposta a tutte quelle imprese o enti che hanno compreso l’importanza di soluzioni di virtualizzazioni in cloud ma vogliono mantenerne saldamente il controllo per poter essere veloce nell’implementazione di nuovi ambienti o la modifica agli esistenti eliminando ogni strato di intermediazione rappresentato, ad esempio, da soluzioni in outsourcing.
Quindi la velocità di esecuzione è sicuramente una delle esigenze avvertite dall’IT Manager dei nostri clienti; essere veloci vuol dire poter essere sempre aderenti alle urgenze generate dalla dinamicità del business del cliente. La componente “Pure” del nostro IaaS incarna la risposta a questa esigenza: semplicità e autonomia.
I processi di business del cliente non si fermano mai e di conseguenza anche i sistemi IT che assicurano il corretto svolgimento dei processi devono essere sempre attivi, operativi, efficienti, affidabili. E questo è ottenuto proprio grazie alla predisposizione del nostro servizio basato sull’affidabilità e sulla sicurezza di Pure IaaS.
Per un IT Manager è inoltre importante che il proprio team sia efficacie nella predisposizione di nuovi ambienti e veloce nella risoluzione di problemi. Grazie alla semplicità d’uso della piattaforma unita alla nostra assistenza, alla presenza di manualistica predisposta da noi o ufficiale di VMware sicuramente il team del cliente può conquistare l’autonomia operativa molto velocemente.
Ed infine, ma non meno importante assicurare al cliente la “tranquillità operativa”: tranquillità di poter agire rapidamente in qualsiasi momento, in un ambiente dove la complessità è già stata indirizzata e c’è campo libero per l’azione. Ma non solo questo. C’è anche la tranquillità di muoversi su paradigmi open e standardizzati, la tranquillità di avere i costi chiari e limpidi, la tranquillità che i dati rimangano dove pensi che siano e la tranquillità di avere un partner con cui sviluppare ulteriormente le iniziative che nascono in questo fermento”.
Da parte sua, risponde Angelelli: “In ambito Pure IaaS, VMware e Deda Cloud permettono ai propri clienti di disporre di una piattaforma cloud con cui gestire in totale autonomia un data center virtuale dedicato, mettendo a disposizione risorse computazionali, di memoria e di rete per creare una infrastruttura IT in cui le applicazioni del cliente siano accessibili rapidamente, in piena libertà e in sicurezza.
Lo fanno per una molteplicità di mercati: dal Fashion al Retail, al Banking, alla Pubblica Amministrazione. Un recente esempio di collaborazione è il caso di MD, è uno dei player più dinamici della Gdo italiana, un business che corre veloce, geograficamente distribuito e fra i pionieri italiani anche nell’e-commerce. L’obiettivo del progetto era quello di realizzare una nuova infrastruttura di connettività per l’azienda che fosse resiliente, ottimizzata e sicura. Deda Cloud ha proposto una revisione dell’infrastruttura di connettività grazie all’adozione di Velocloud. Oggi MD può contare su una connettività affidabile, always on, senza vincoli, ottimizzata e in linea con le proprie necessità di business”.
Su quale modello si sviluppano le alleanze per Deda Cloud?
“Ogni nostro servizio (fatta eccezione per i Managed Services) è frutto dell’aggregazione di una o più componenti tecnologiche e delle nostre competenze per rendere il servizio adatto all’uso – spiega Priviero –. La qualità, quindi, del nostro prodotto finale è fortemente condizionata e dipendente dalle scelte tecnologiche che facciamo. Le alleanze, quindi, sono sempre oggetto di una attenta analisi. In questo caso abbiamo trovato assoluta sinergia con le soluzioni di VMware con la quale peraltro c’è un rapporto storico e assolutamente consolidato. Abbiamo da subito condiviso la visione del mercato, gli intenti e gli obiettivi per il servizio Pure IaaS supportati da confronti tecnici e di prodotto”.
Le soluzione a supporto delle aziende
A valle del recente evento americano e a pochi mesi dal VMware Explore di Barcellona, quali novità nella roadmap dei prodotti a supporto della trasformazione delle aziende?
“Un numero sempre maggiore di aziende distribuisce applicazioni su cloud pubblici e all’edge – dichiara Angelelli –; tuttavia, la gestione di applicazioni e infrastruttura in un ambiente multi-cloud (soprattutto pubblico) e multi-tecnologico è decisamente complessa. Oggi i team devono essere in grado controllare i costi, garantendo nel contempo le prestazioni e gestendo policy di sicurezza coerenti in ambienti diversi e distribuiti. In occasione di VMware Explore 2022, VMware ha presentato il portfolio di servizi di gestione multi-cloud VMware Aria, che fornisce un set di soluzioni end-to-end per la gestione dei costi, delle prestazioni, della configurazione e della consegna di infrastrutture e applicazioni cloud native. VMware Aria sistematizza una serie di servizi mettendoli sotto lo stesso cappello e integra ed estende la gestione dello sviluppo, della delivery, del DevSecOps e del ciclo di vita delle app cloud native nella piattaforma VMware Tanzu. Al cuore delle nuove funzionalità di gestione del cloud pubblico di VMware Aria c’è VMware Aria Graph, data store basato su grafi che “cattura” e identifica le risorse e le relazioni presenti in un ambiente multi-cloud. Progettato appositamente per affrontare le sfide operative delle applicazioni e degli ambienti cloud-native, VMware Aria Graph fornisce un’unica source of truth aggiornata in tempo quasi reale. Le altre soluzioni presenti sul mercato sono state progettate per un’epoca ormai superata, principalmente per i processi di change management e asset tracking. Al contrario, VMware Aria Graph è stato progettato specificatamente per le operazioni cloud-native”.
Sviluppi futuri dell’offerta Pure Iaas
“Un servizio è in costante cambiamento proprio come i nostri clienti – afferma Priviero –. Abbiamo in serbo alcune nuove funzionalità che accenno e che non vorrei anticipare troppo: la prima è orientata al confezionamento di una proposta (ora proponibile solo a progetto) che consente al cliente di crearsi il proprio ambiente di DR (in completa sintonia con il concetto di Pure), il secondo è orientato a migliorare la sicurezza degli accessi al portale di amministrazione introducendo l’autenticazione multifattore e migliorare ulteriormente la sicurezza di una componente che è comunque determinante per il controllo del servizio. Siamo quasi pronti e quindi avremo modo di approfondire ulteriormente queste due nuove funzionalità.
Stiamo ultimando inoltre la predisposizione di una nuova availability zone su cui attivare le medesime componenti e consentire quindi al cliente di poter disporre di aree geograficamente distribuite sul territorio italiano”.
Interviene Angelelli: “Le organizzazioni stanno introducendo applicazioni sempre più sofisticate, mentre le architetture IT tradizionali vengono messe sotto pressione per soddisfare le esigenze specifiche delle stesse. Le app di prossima generazione che abbracciano la trasformazione 5G, il cloud nativo, l’innovazione incentrata sui dati, il machine learning, le app multi-cloud e ibride distribuite in ambienti diversi hanno dato vita a nuove sfide per le organizzazioni IT, tra cui il consumo di una quantità sempre maggiore di cicli sulla CPU del server con un conseguente impatto sulle prestazioni. Il futuro che vediamo è quindi un’offerta Iaas che possa adattare i data center, gli ambienti cloud o edge alle esigenze delle applicazioni in termini di prestazioni, disponibilità e sicurezza e che vada sempre più nella direzione di sgravare la CPU dai compiti meno remunerativi e per incrementare le performance. In occasione di VMware Explore US abbiamo proprio annunciato delle novità che vanno in questa direzione e che garantiscono il disaccoppiamento del carico computazionale fra la parte di rete e la parte applicativa: VMware vSphere 8, di fatto, inaugura una nuova era del computing supportando le DPU (Data Processing Unit) accanto a CPU e GPU, rendendo il futuro dell’infrastruttura moderna accessibile a tutte le aziende e consentirà di aumentare le prestazioni dei carichi di lavoro dei clienti, migliorerà l’efficienza operativa e la produttività dell’IT e accelererà l’innovazione per DevOps. Lo stesso VMware vSAN 8 introduce prestazioni rivoluzionarie e iper-efficienza, grazie a una piattaforma di storage di nuova generazione ottimizzata per l’hardware moderno e l’infrastruttura hyperconverged. Si tratta di un cambiamento dirompente che credo traccerà la strada per gli sviluppi futuri in questo ambito”.
Per saperne di più scarica il whitepaper: La seconda era dell’as-a-Service: quando sbarcare in cloud diventa semplice
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