La gestione dell’innovazione digitale – a cui non è spettato un ministero dedicato nel nuovo governo di Giorgia Meloni – è stata affidata ad Alessio Butti che ricopre con il giuramento di oggi la carica di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione. Spetterà a lui gestire l’eredità lasciata dal ministro Colao.
Comasco, 58 anni, è un politico di lunga data (1985 Msi, poi Alleanza nazionale, Popolo della Libertà, fino a Fratelli d’Italia nel 2012) con forte esperienza nel mondo della comunicazione e delle Tlc. In politica dal 1985 come consigliere comunale a Como dove diventerà anche vicesindaco nel 1994, è in parlamento da 1992, prima alla camera dei Deputati e poi al Senato dal 2006. Negli anni è stato membro di diverse commissioni: cultura, vigilanza Rai, Istruzione pubblica, beni culturali, lavori pubblici e comunicazioni.
Ha ricoperto in Fratelli d’Italia l’incarico di responsabile Media e Telecomunicazioni ed è sostenitore del Progetto Minerva che vorrebbe riportare Tim sotto il controllo statale (ipotizzando un’Opa su Tim da parte di Cassa depositi e prestiti), con l’integrazione degli asset di Open Fiber. In questa visione la rete unica Tim-Open Fiber, controllata da Tim, diventerebbe un asset industriale per il Paese.
Il suo profilo su Wikipedia è aggiornato ad oggi. “Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene eletto nel collegio plurinominale Lombardia 01 e dal 31 ottobre seguente è sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione nel nuovo governo Meloni”.
In attesa del programma nelle prossime settimane.
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