Gestire sistemi di controllo industriale e la produzione e controllare il buon funzionamento delle tecnologie informatiche: sono gli ambiti in cui l’utilizzo dei robot può marcare la differenza nel rendere efficienti infrastrutture e processi.
L’automazione è considerata un trend in crescita ed allo stesso pone una serie di sfide, non ultima quella relativa alla sicurezza. Sono gli ambiti studiati da Kaspersky attraverso una ricerca che ha coinvolto oltre 4.500 intervistati di 15 Paesi diversi, a livello globale, tra cui anche l’Italia (sono Stati Uniti, Francia Germania, Spagna, Corea del Sud, Giappone, Singapore, Argentina, Brasile, Egitto, Sudafrica, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Turchia, gli altri Paesi rappresentati).

IT, telecomunicazioni, manifatturiero, finance, engineering e real estate
i settori meglio rappresentati nello studio (insieme rappresentano oltre la metà del campione), ma di fatto tutti i verticali sono rappresentati, con oltre il 41% degli intervistati che precisa inoltre come la propria azienda utilizzi già i robot, mentre poco meno di un ulteriore 30% abbia comunque già pianificato di introdurli nei prossimi anni.

The Future of Jobs
, questo il nome della ricerca, prima di tutto evidenzia come gli intervistati ritengano che i robot possano aiutare le industrie ad aumentare i benefici economici e a salvare le persone da mansioni pericolose. Lo pensa la maggior parte dei lavoratori, impiegati al 90% full time, con diversi incarichi, nei diversi comparti aziendali, non solo IT, ma anche appartenenti all’amministrazione, alle divisioni finance, di produzione ed HR (circa il 70% degli intervistati appartengono a queste divisioni). E se la maggior parte dei dipendenti (75%) teme comunque lhacking dei robot, ben l’81% dei dipendenti italiani ritiene che i robot debbano essere utilizzati in modo più diffuso in diversi settori, ma il 75% teme l’hacking dei robot.

The Future of Jobs ricerca Kaspersky
Percezione dei dipendenti sui tempi di ripristino in caso di attacchi cyber (fonte: Kaspersky, 2022)

Proprio lo spaccato italiano è particolarmente interessante: rivela la crescita dei livelli di robotizzazione in azienda, in particolare negli ultimi due anni, con più della metà degli intervistati che dichiara che l’azienda cui appartengono utilizza già i robot ed il 21% prevede di utilizzarli nel futuro. Per nulla “ostile” l’atteggiamento riguardo l’automazione tramite queste macchine, anzi. Gli intervistati sono convinti che i robot possano aiutare le industrie a crescere dal punto di vista economico e a salvare le persone da mansioni pericolose. Un punto di vista che vede allineato circa il 66% dei dipendenti intervistati in Italia, con il 41% convinto che l’uso dei robot possa accelerare e aumentare l’efficienza dei processi produttivi e ridurre i costi e, appunto, che la robotizzazione possa sgravare le persone da mansioni faticose o pericolose (per il 54%).

Si abbassa però a meno di un terzo la condivisione degli intervistati sul fatto che il trend aiuterà i dipendenti ad evitare le mansioni di routine, quelle più logoranti, o a mantenere incarichi più interessanti e meglio retribuiti, mentre il 28% ritiene che tra i compiti principali dei robot vi sia proprio quello di contribuire a creare un ambiente sicuro e ridurre la probabilità di incidenti dovuti a errori umani.

Fondamentale però sarebbe indirizzare correttamente il tema della cybersecurity, perché proprio la robotizzazione potrebbe incrementare i rischi.
Ecco cosa pensa il campione degli intervistati italiano: tre su quattro dei lavoratori coinvolti ritengono che i robot possano essere violati e quasi la metà è a conoscenza di incidenti di questo tipo verificatisi nella propria azienda o in altre imprese locali.

La fiducia nei sistemi di robotica controllati da AI
La fiducia nei sistemi di robotica controllati dall’AI (fonte: Kaspersky, 2022)

Non omogenea poi la percezione su quanto il lavoratore sia davvero protetto, con il 32% dei dipendenti che ritiene che non siano state adottate misure di cybersecurity sufficienti a proteggere i robot nei diversi settori e solo il 44% ritiene che siano state adottate misure di protezione sufficienti. Chiude la ricerca un dato rivelatore che consegna all’analisi la consapevolezza sul fatto che il “controllo” sia importante rimanga in mano all’uomo: solo il 24% degli intervistati affiderebbe il pieno controllo dei processi di produzione a un robot guidato dall’AI, mentre il 67% pensa che sia da lasciare all’uomo, in una qualche forma, la supervisione finale. 

Andrey Strelkov
Andrey Strelkov, head of Industrial Cybersecurity Product Line di Kaspersky

Per quanto riguarda il tema specifico della sicurezza, Kaspersky individua nei seguenti cinque punti chiave, gli ambiti entro cui indirizzare l’azione. Serve effettuare valutazioni periodiche della sicurezza dei sistemi OT così da riuscire ad identificare e rimediare eventuali problemi di sicurezza informatica (1). Kaspersky propone Industrial Cybersecurity, come supporto e fonte di informazioni esclusive e fruibili, per esempio per valutare i rischi e approntare triage continui alla base di una gestione delle vulnerabilità (2).

Aggiornare i componenti chiave delle reti OT, patch e implementazione delle misure di correzione tempestive possono evitare un incidente grave che potrebbe costare milioni a causa dell’interruzione del processo produttivo (3). Serve quindi riuscire a rilevare tempestivamente le minacce, indagare e risolvere efficacemente gli incidenti (e Kaspersky propone per questo Industrial Cybersecurity for Nodes with Edr, 4). Ed infine bisogna rafforzare le competenze dei team in materia di prevenzione, rilevamento e risposta agli incidenti, in particolare sulla sicurezza OT.
“I sistemi cyber-fisici utilizzano sempre più spesso i robot industriali per aumentare l’efficienza produttiva. Tuttavia, nuove tecnologie come queste comportano nuovi rischi informatici perché sono potenzialmente vulnerabili alle minacce informatiche – commenta Andrey Strelkov, head of Industrial Cybersecurity Product Line di Kaspersky -. ]…[ Prima di integrare i robot nella produzione, è necessario garantire la sicurezza della rete e la solidità delle intrusioni. Non tutte le tecnologie moderne sono state progettate tenendo conto della sicurezza, quindi solo un sistema di protezione di una defense-in-depth industrial network e piattaforme di monitoraggio multifunzionali garantiscono l’operatività ininterrotta dell’azienda ]…[“

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