Nel 2022, a fine settembre, il sistema di mobile payment Satispay ha raggiunto la valutazione di un miliardo di euro configurandosi come “unicorno”, tra le scaleup più conosciute del nostro Paese (ma non solo), anche per le sue origini tutte italiane. 
Nell’ambito dei sistemi di pagamento non Nfc (Near Field Communications, quindi non collegati al modello tradizionale delle carte di credito ‘smaterializzate’ sugli smartphone) Satispay continua ora la crescita per un valore complessivo di transazioni autorizzate con il sistema di ben 1,1 miliardi di euro, sul totale complessivo di 1,5 miliardi. Satispay copre da sola anche il 40% dei volumi di transazioni non Nfc (circa 105 milioni su 268 milioni complessive).
Questi i principali rilievi che si evincono dalla fotografia di mercato scattata dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano.
Satispay, già dieci anni fa, agli albori del fintech, ha saputo leggere il trend di crescita dei pagamenti elettronici in modo originale e vantaggioso allo stesso tempo per esercenti, utenti e sistema bancario. Un trend, quello dei pagamenti elettronici complessivi, invece, che a sua volta resta favorevole a questa crescita: l’Osservatorio infatti registra ancora un incremento dei pagamenti digitali (+18% rispetto al 2021), questa volta includendo anche carte, wallet e pagamenti basati su conto.

La fintech è cresciuta nel tempo (conta circa 380 collaboratori ed ha il suo headquarter a Milano) ed oggi utilizzano questo sistema oltre 3,5 milioni di utenti tra privati e esercenti, tra cui piccoli negozi e grandi brand come Esselunga, Benetton, Carrefour, Boggi, Trenord, Eataly, Tigotà, Decathlon, Autogrill, Trenitalia. L’esperienza di pagamento è semplice e sicura, si basa su un modello di pricing trasparente e vantaggioso, senza costi di attivazione o canoni mensili, con solo una commissione fissa di 20 centesimi che si applica però solo ai pagamenti superiori ai 10 euro.

Giorgio Berardi, Satispay
Giorgio Berardi, strategy director, Satispay

Obiettivo ora è diventare il prossimo network di pagamento di riferimento in Europa, anche grazie all’offerta di una serie di altri servizi come ricariche telefoniche, pagamento di bollettini, PagoPA e bollo auto e moto, donazioni, buste regalo e risparmi, oltre che ovviamente le funzioni base legate al pagamento nei negozi fisici e online ed allo scambio di denaro tra amici senza utilizzo di contante, semplicemente utilizzando l’app.

Proprio sul tema dei “servizi” interviene Giorgio Berardi, strategy director di Satispay: Se guardiamo oltre i pagamenti nei negozi, il valore complessivo delle transazioni passate attraverso Satispay supera i 2 miliardi di euro nel 2022. Un dato che ci parla dell’importante crescita anche nell’utilizzo delle funzionalità che vanno dall’apprezzato e utile scambio di denaro tra privati fino al pagamento di bollettini, PagoPA, bolli e molto altro ]…[“. Cresce anche il numero medio di pagamenti mensili effettuati, vicino alle 10 transazioni per utente. Resta una sfida invece elevare il valore medio del ‘portafoglio utente’ Satispay che ancora in pochi casi viene considerato il sistema di pagamento principale utilizzabile davvero ovunque, per pagare ovunque, come accade per i circuiti delle carte di credito.    

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: