Definire i programmi di sostenibilità e migliorare le performance Esg grazie ad una serie di progetti di rigenerazione e conservazione delle riserve naturali, allo sviluppo di energie rinnovabili ed alla rigenerazione degli ecosistemi marini. Sono questi alcuni degli ambiti di azione di Green Future Project che concretamente possono essere realizzati sulla base della proposta di una piattaforma SaaS che indirizza la gestione dei processi di decarbonizzazione e permette alle aziende, in collaborazione con le Ong riconosciute a livello internazionale, di finanziare i progetti ambientali, tracciando e monitorando l’impatto del proprio investimento in tempo reale.
I dati delle Nazioni Unite dicono che il 45% della biodiversità mondiale si estende su appena il 2% della superficie terrestre che deve essere assolutamente protetta per mitigare il cambiamento climatico. E l’accordo di Kunming-Montreal (dicembre 2022) prevede entro il 2030 come obiettivi il ripristino di almeno il 30% delle aree degradate e la protezione di almeno il 30% delle aree di particolare rilevanza per la biodiversità e i servizi ecosistemici.
Interessante a questo proposito l’avvio della partnership tra Green Future Project e Invest Conservation che investe nella conservazione delle foreste tropicali ad alta intensità di biodiversità con l’obiettivo di contrastare la deforestazione e l’estinzione di specie animali e vegetali a rischio. La partnership è interessante perché sfrutta le potenzialità delle tecnologie blockchain per offrire soluzioni di investimento orientate alla salvaguardia della biodiversità nelle riserve di Copalinga e Tapichalaca in Ecuador, parte dell’area più critica da proteggere. Le due riserve sostenute dalla organizzazione non governativa Jococtoco, rispettano i tre Kpi principali che orientano Green Future Project: alto tasso di biodiversità, capacità di assorbimento del carbonio e sviluppo economico sociale. In particolare, nella riserva di Copalinga meno del 10% della foresta ha subito alterazioni. Significa che la riserva, con una capacità di assorbimento pari a 580 tonnellate di CO2 per ettaro, presenta ancora un livello di biodiversità molto elevato.
Concretamente la startup insieme ad Invest Conservation introduce un nuovo strumento economico basato su blockchain che incoraggia da un lato le aziende a riconoscere la protezione della biodiversità, a partire dalla considerazione che questo tipo di investimenti sia virtuoso per la sostenibilità (per il raggiungimento degli obiettivi Net Zero previsti dall’accordo di Parigi e quelli sulla biodiversità previsti dalla UN biodiversity Conference Montreal), ma anche redditizio. Dall’altro i proprietari terrieri privati sono spinti ad una gestione della loro terra incentrata sulla protezione degli ecosistemi naturali e non sulla deforestazione.
La piattaforma di Green Future Project consente quindi l’accesso alla blockchain Solana per generare Nft (Non Fungible Token) per ogni ettaro di foresta che si vuole proteggere. Come accade tipicamente in questo genere di processi per ogni Nft acquistato viene quindi registrata su blockchain una transazione unica tracciabile corrispettiva della protezione, per 50 anni, di un ettaro di foresta ad alto tasso di biodiversità (l’equivalente di 38 campi da tennis) e la capacità di assorbimento di CO2 dello stesso. Il ricavato di ogni transazione, direttamente tramite blockchain, viene devoluto ai proprietari terrieri incentivandoli a tutelare la loro terra. Attraverso la tecnologia satellitare Orbify, utenti e startup, possono monitorare lo stato delle zone protette, guadagnando tempo e riducendo i costi. Pietro Pasolini, Ceo e co-fondatore di Green Future Project: “L’introduzione della soluzione nella piattaforma consentirà di agire su due fronti contemporaneamente, da un lato promuovendo in maniera concreta la protezione della biodiversità, ad oggi una delle soluzioni più efficaci al contrasto del cambiamento climatico, dall’altro introducendo uno strumento che dia un valore economico alla natura grazie a blockchain”.
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