Il ransomware è una priorità nelle strategie di difesa per le aziende che riconoscono come questa minaccia sia in grado di bloccare l’attività ed avere impatti importanti conseguenze sull’effettiva disponibilità ed il pieno controllo dei dati anche successivamente.
Tuttavia poche realtà si sentono davvero preparate a sostenere un attacco di questo tipo. Serve poter far conto su un’architettura di riferimento ed un progetto concreto così da poter affrontare le emergenze con una strategia e sulla base di processi già verificati come efficaci.
Non aiuta più di tanto lo scenario relativamente confuso per la disponibilità di tantissime soluzioni, ma a questo si aggiungono anche tutte le incertezze relative a chi sia effettivamente responsabile delle implementazioni, a chi spetti “governare” i processi, chi debba essere coinvolto nella gestione dei problemi.
Da questi spunti nasce la ricerca Esg su 620 professionisti IT e della sicurezza informatica intervistati per mettere a fuoco tecnologie e processi associati alla protezione dagli attacchi ransomware e scetli tra le medie e grandi aziendali di Stati Uniti e Canada ed Europa occidentale, con una focalizzazione ad ok anche sulle best practice.
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