La digitalizzazione è oggi lo strumento chiave per aumentare la sostenibilità delle attività economiche. La leva tecnologica può agire in diversi modi, supportando una transizione verso modelli energetici più green, attraverso una nuova mobilità, con la riduzione degli scarti lungo le filiere di produzione o ancora tramite la gestione circolare delle risorse impiegate nelle diverse fasi produttive; in un processo digitale si abbattono infatti tutti quei passaggi legati alla produzione e alla diffusione di supporti fisici. 

I vantaggi del digitale legati alla sostenibilità sono evidenti e possono essere ecologici, economici e sociali. Per questo l’innovazione software-driven diventa un fattore abilitante sempre più utilizzato per generare quella radicale trasformazione necessaria ad una maggiore sostenibilità dal punto di vista climatico.

Dxc Technology si è occupata di indagare questo scenario, delineando i cinque principali trend che nei prossimi anni vedranno protagoniste le soluzioni software evolute a sostegno dell’ambiente per creare un futuro più sostenibile. 

Economia circolare, il ruolo dell’AI

In futuro, le organizzazioni sempre più adotteranno modelli di business basati sull’economia circolare al fine di costruire un’economia globale competitiva che non produca rifiuti. Le aziende stanno adattando i loro modelli di business per massimizzare l’efficienza delle risorse, sviluppando prodotti riciclabili e riutilizzando i rifiuti per trasformarli in nuove offerte. Una delle maggiori sfide in questo passaggio all’economia circolare è rappresentata dalla raccolta e dalla condivisione dei dati relativi al prodotto durante il suo intero ciclo di vita. In questo contesto, i passaporti digitali di prodotto (Dpp) fungono da registro trasparente degli attributi di sostenibilità, ambientali e riciclabilità di un prodotto. L’Unione Europea si sta posizionando come primo attore in questo settore e prevede che entro il 2030 la maggior parte dei prodotti realizzati nella regione sia coperta dalla normativa sui Dpp.

Nella sfida sui dati, l’intelligenza artificiale diventerà sempre più strategica per affrontare la maggior parte dei problemi di sostenibilità ambientale, tra cui la biodiversità, l’energia, i trasporti e la gestione degli agroecosistemi. In quest’ultimo settore, per esempio, l’AI è in grado di produrre insight e di aumentare l’automazione per migliorare la gestione ambientale e rilevare malattie e potenziali infestazioni prima che le colture o il bestiame siano minacciati; una smart agricolture, nella quale gli agricoltori sono supportati nel prendere decisioni migliori sulla tipologia di coltura. La tecnologia non impatta poi esclusivamente sulla produzione delle singole aziende agricole, ma i dati generano insight che possono influenzare positivamente le decisioni politiche a livello locale o nazionale. In questo contesto, Dxc collabora con il Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione (Mapa) in Spagna per trasformare il settore agricolo spagnolo attraverso l’analisi dei dati e l’AI. Un progetto che fa uso di algoritmi di AI per prevedere con precisione gli incendi boschivi valutando le fonti di dati ambientali raccolte dal Mapa e dai suoi partner. 

AI al servizio della Smart farming nel settore agricolo 

Tra i molteplici ambiti di applicazione dell’intelligenza artificiale si contemplano anche le energie rinnovabili. In questo settore, McKinsey stima che entro il 2026 la capacità globale di energia elettrica rinnovabile aumenterà di oltre l’80% rispetto al 2020 e che l’Europa aggiunga alla rete circa 36 milioni di impianti di classe rinnovabile, come pannelli solari, veicoli elettrici e accumulatori di energia, entro il 2025, e 89 milioni entro il 2030. Anche in questo caso, l’analisi dei dati può aiutare a gestire le fonti energetiche decentralizzate, a indirizzare l’elettricità in eccesso e a segnalare potenziali punti deboli della rete prima che diventino problemi significativi, e aiutare le utility a reindirizzare l’energia dove è necessaria in tempo reale.

Auto e finance sempre più green

L’industria automobilistica, responsabile di quasi un quarto delle emissioni globali di gas serra a livello globale, è una delle principali cause di inquinamento atmosferico nelle città. Le autorità di regolamentazione stanno pertanto rivedendo a livello globale le politiche e attuando leggi per limitare la vendita di nuove auto a benzina e diesel. Nel prossimo decennio si assisterà a un importante passaggio ai veicoli elettrici. Ad oggi, già 18 delle maggiori case automobilistiche del mondo sono passate o si sono impegnate a passare, completamente o in modo significativo, alla produzione di veicoli elettrici nei prossimi anni. Si tratterà di veicoli software-defined (Sdv) con capacità automatizzate per gestire l’auto in modo più efficiente e con attenzione alle sensibilità ambientali. Gli Sdv sono infatti dotati di percorsi intelligenti e di ottimizzazione dell’energia in grado di attenuare i problemi legati alla capacità di ricarica e all’autonomia.

Attività Esg e performance finanziarie sono correlate; pertanto, il tema della sostenibilità impatterà sempre più anche sul mondo del finance. A livello globale, la finanza verde è cresciuta da 5,2 miliardi di dollari nel 2012 a 540 miliardi di dollari nel 2021. La transizione verso operazioni più sostenibili dal punto di vista ambientale è infatti una priorità assoluta per le banche e le organizzazioni di servizi finanziari. Le aziende del settore necessitano di software sostenibili, algoritmi efficienti e di una grande capacità di elaborazione dei dati. Oltre a portafogli sempre più attenti all’ambiente, il settore dei servizi finanziari sta riducendo in modo significativo il proprio consumo energetico grazie all’efficientamento dei data center. Gli aggiornamenti includono la deduplicazione e la compressione dei dati, che possono migliorare la disposizione dei dati e l’efficienza dell’archiviazione, riducendo al contempo il consumo energetico. Parallelamente al settore finanziario tradizionale, i nuovi approcci stanno contribuendo ad aumentare la sostenibilità del processo di estrazione delle criptovalute.

Eugenio Maria Bonomi, amministratore delegato di Dxc Technology Italia
Eugenio Maria Bonomi, amministratore delegato di Dxc Technology Italia

“La tecnologia ha un ruolo di primo piano in quasi tutti gli aspetti della sostenibilità, dall’aumento della produttività, dell’efficienza e del risparmio sui costi, sino al monitoraggio e alla modellazione dei progressi – commenta Eugenio Maria Bonomi, amministratore delegato di Dxc Technology Italia -. Puntando in questa direzione, possiamo tutti guardare al giorno in cui la sostenibilità sarà il nuovo standard e il software sarà al centro della creazione di un futuro competitivo e sicuro per il clima“. 

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