Ridurre i rischi operativi attraverso la valutazione puntuale sugli asset applicativi, con l’obiettivo di aumentare l’affidabilità e mitigare il rischio in tutto il ciclo di vita del software. Sono alcuni degli elementi chiave della proposta CAST in Italia. L’azienda ha sviluppato per questo un’architettura in grado di generare una sorta di gemello digitale per l’analisi delle applicazioni che aiuta a prevenire le minacce all’efficienza, governare le trasformazioni digitali e controllare e prevedere come procede il ‘journey to cloud’. Ne parliamo con Massimo Crubellati, Senior Vice President e Country Manager Italia, CAST.
In un contesto come quello attuale particolarmente sfidante per quanto riguarda la cybersecurity, qual è la visione di mercato di CAST?
Da oltre trent’anni l’obiettivo di CAST è “rendere visibile ciò che è invisibile”.
In qualità di leader mondiale nella fornitura di soluzioni di software intelligence, CAST consente alle organizzazioni di prevenire con misurazioni accurate, ripetibili ed economicamente sostenibili, i rischi operativi presenti all’interno dei propri asset applicativi, nonché di misurare in modo rigoroso la produttività dei processi di sviluppo e la manutenzione del software.
Grazie al costante investimento in R&D e all’adesione ai principali standard internazionali (ISO, OMG-CISQ), CAST aiuta le organizzazioni nelle attività di gestione del proprio parco applicativo, rendendo disponibili informazioni oggettive e facilmente fruibili da tutti i livelli aziendali e condivisibili con i fornitori al fine di controllare i costi, aumentare l’affidabilità e mitigare il rischio in tutto il ciclo di vita del software
Le organizzazioni, sia private e pubbliche si rivolgono a noi per ottenere il pieno controllo del loro portfolio applicativo riconoscendo l’importanza delle nostre soluzioni non solo in termini di sicurezza ma di una visione di business che coinvolge i diversi stakeholder aziendali.
Una visione che viene declinata sul mercato con una specifica offerta di prodotti, ce ne vuoi parlare?
La tecnologia sviluppata da CAST comprende in modo approfondito le applicazioni custom con una accuratezza simile a quella di una Risonanza Magnetica, generando automaticamente informazioni sul loro funzionamento interno: architettura, flussi di transazione, composizione, portabilità in cloud, glitch strutturali, rischi legali e di sicurezza, evidenziando le opportunità di risparmio con un’attenzione particolare al green impact.
Di fatto le soluzioni CAST creano un digital twin delle applicazioni, essenziale per prevenire rischi, governare le trasformazioni digitali e rendere il journey to cloud prevedibile e controllabile.
Attraverso CAST Highlight, una soluzione in Saas facile da implementare, scalare e utilizzare, che noi chiamiamo la Control Tower del portfolio applicativo, è possibile governare in modo automatico l’intero portfolio attraverso la verifica del grado di stabilità, la resilienza, la sicurezza, le performance e la manutenibilità delle applicazioni, il controllo delle librerie di terze parti e il controllo del debito tecnico, CAST Highlight, misura inoltre, quanto facilmente un’applicazione possa essere spostata sul cloud, quali sono gli ostacoli presenti e quali le possibili soluzioni e ottimizzazioni permettendo di costruire un piano strategico di migrazione efficiente ed efficace.
Con CAST Imaging invece è possibile effettuare il reverse engineering del software ottenendo una mappa che noi paragoniamo a quelle di Google, di tutti gli elementi del codice con diversi livelli di dettaglio
CAST Imaging mappa visivamente le decine di migliaia di elementi del codice e le loro relazioni in una knowledge base vivente del software, aiutando architetti e sviluppatori a navigare nell’applicazione e a trovare rapidamente ciò di cui hanno bisogno.
Le società con core digitale e i system integrator utilizzano CAST Imaging per accelerare la conoscenza, facilitare l’inserimento delle nuove risorse, sveltire la manutenzione, riducendo i rischi legati alla modernizzazione e al refactoring per il cloud.
Le due piattaforme insieme consentono di intraprendere un processo di sustainability by design prima, mappando quali applicazioni hanno maggior impatto sulle emissioni di CO2 (Green Impact) e poi, effettuando l’analisi strutturale e la creazione di un metamodello per la computazione della compliance allo standard ASCRSM (Automated Source Code Resource Sustainability Measure), che consente di determinare, indipendentemente dal carico di lavoro effettivo, quanto un’applicazione è sostenibile e quante opportunità di risparmio offre.
Qual è la relazione con i partner e la strategia di go to market di CAST?
CAST Italia vanta numerose partnership con system integrator e società di advisory sia in ambito nazionale e internazionale finalizzate allo sviluppo collaborativo di soluzioni di modernizzazione, migrazione al cloud e sostenibilità del software.
Grazie una migliore comprensione del patrimonio applicativo garantita da CAST, e le competenze specifiche dei nostri partner aiutiamo i clienti ad attuare la trasformazione digitale da un punto di vista del business, della tecnologia e della sostenibilità.
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