Le aziende che fabbricano dispositivi elettronici di consumo (smartphone, device smart interconnessi e dispositivi per IoT) da una parte lavorano cercando di sfruttare quanto più possibile le tecnologie innovative disponibili, ma oggi sono chiamate anche ad “investire per accelerare la ricerca e lo sviluppo di tecnologie pulite”, è la dichiarazione di intenti di Lei Jun, founder, chairman e Ceo di Xiaomi, in occasione della prima edizione del whitepaper di Xiaomi – presentato in occasione di Cop28 – che illustra nel dettaglio i diversi modi in cui l’azienda sta lavorando per mitigare i cambiamenti climatici.
Non si tratta, come lo intendiamo oggi, di un vero e proprio bilancio di sostenibilità. Ma rappresenta in ogni caso il documento di riferimento per quanto riguarda l’impegno per la sostenibilità ambientale dell’azienda cinese. “]…[ Un impegno che va oltre quello di fornire prodotti e servizi di qualità e sostenibili agli utenti e prevede che il rispetto per il ambiente e lo sviluppo sostenibile siano al centro degli obiettivi e della strategia aziendale”.
Già ad agosto, Xiaomi ha annunciato la volontà di arrivare alla carbon neutrality con l’utilizzo esclusivo di energie rinnovabili per le operation entro il 2040. E Jun rimarca come “]…[ l’impatto dell’azione in questa direzione è molto maggiore quando sono tutto l’ecosistema e la supply chain a promuovere la trasformazione verde su catena industriale”. Secondo l’azienda poi l’avanzamento tecnologico non è da vedere come “una traiettoria lineare ma multidimensionale, come un ecosistema interconnesso e intricato, in cui innovazione tecnologica e obiettivi net-zero si completano a vicenda e l’efficienza del business è in linea con lo sviluppo sostenibile”.
Nel whitepaper sull’azione per il clima, Xiaomi illustra nel dettaglio le modalità con cui l’azienda sta lavorando per mitigare i cambiamenti climatici. Alain Lam Sai-wai, vice president and chief financial officer di Xiaomi: “]…[Attraverso l’innovazione tecnologica, continuiamo a migliorare l’efficienza dei nostri prodotti e a promuovere la sostenibilità durante tutto il ciclo di vita del prodotto, contribuendo così alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdgs) delle Nazioni Unite e assumendoci la nostra responsabilità nei confronti del pianeta”. Il whitepaper spiega la zero-carbon philisophy che comprende l’utilizzo di tecnologie di artificial Internet of things (quindi Iot potenziata dall’AI) per realizzare prodotti ecologici e supply chain sostenibili.
La piattaforma AIoT di Xiaomi consente agli utenti di monitorare l’utilizzo dei consumi elettrici e di gestire l’energia in modo più efficiente, ma l’offerta si riflette anche nei dispositivi wearable e nei prodotti per la mobilità. Gli sforzi di Xiaomi poi vogliono essere conformi alle linee guida Iso Net Zero, strumento adottato dai policy maker che mirano ad arrivare a un livello di emissioni nette pari a zero. Si parla quindi di transizione verso fonti di energia rinnovabili e del miglioramento dei tassi di utilizzo, riciclo e riutilizzo dei materiali ma anche di garanzie sulla trasparenza, responsabilit,à e volontà di sottomettersi a controlli regolari per assicurare i propri progressi nella decarbonizzazione.
Ultimo, ma non ultimo l’impegno per la promozione di un modello di business circolare, da qui anche una serie di iniziative di sostenibilità globale, tra cui l’adesione all’iniziativa GE100%, e l’espansione dei programmi di riciclaggio dei rifiuti elettronici. Tra il 2022 e il 2026, Xiaomi prevede di riciclare 38mila tonnellate di rifiuti elettronici e di investire in un’ampia gamma di progetti di energia rinnovabile.
Per approfondire l’approccio alla sostenibilità di Xiaomi:
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