Nel contesto attuale, caratterizzato da un’economia digitale in rapida evoluzione, le aziende italiane sono sempre più consapevoli dell’importanza vitale di una strategia dati solida, efficace ed efficiente. Questo impegno si riflette nell’importanza che le aziende assegnano a determinati ambiti rispetto ad altri e che fanno comprendere come la traiettoria evolutiva è ben definita ma la strada da percorrere è ancora lunga. Secondo quanto emerge dall’indagine condotta nel 2023 da NetConsulting cube, i seguenti sono i cinque ambiti della data strategy prioritari per le 100 realtà italiane intervistate.
Alla quinta posizione troviamo la gestione dei metadati. E’ considerata essenziale dal 32% delle realtà aziendali, che si concentrano principalmente sullo sviluppo di soluzioni che offrono una comprensione approfondita dei dati, facilitando la loro scoperta, la governance e l’ottimizzazione. Attraverso la gestione dei metadati le aziende ambiscono a migliorare l’efficienza operativa e rispondere quindi con agilità alle mutevoli esigenze del business. La sicurezza dei dati è al quarto posto e per il 44% delle aziende cruciale. In un’epoca in cui i dati sono un asset prezioso, proteggerli significa preservare la fiducia dei clienti, rispettare le normative sulla privacy e prevenire incidenti che potrebbero compromettere l’immagine aziendale.
Al terzo gradino del podio si posiziona la gestione della qualità dei dati, che viene considerata prioritaria dal 45% delle imprese. I dati di qualità sono un fattore differenziante per il business e devono essere accurati, completi e affidabili. Questo mette le aziende nella condizione di prendere decisioni di business efficaci, minimizzando i rischi legati a informazioni inconsistenti e non verificate se non addirittura non veritiere.
Più di un’azienda su due (56%) considera prioritaria la gestione di data warehouse e strumenti di business intelligence. Questi strumenti permettono infatti di analizzare i dati in modo approfondito, generando insight preziosi per decisioni strategiche che migliorano le operations, sviluppano piani competitivi, aumentando la customer experience e riducendo i rischi.
Infine, l’architettura dei dati emerge come un ambito di focalizzazione importante per il 62% delle organizzazioni intervistate. Questa predominanza sottolinea l’importanza di una struttura dati solida e ben organizzata, capace di supportare l’intero ecosistema informativo aziendale. Per rispettare le attese, un’architettura dei dati efficace deve essere scalabile per gestire il crescente volume di dati generati in una fase di digitalizzazione accelerata, senza compromettere le prestazioni o la sicurezza, adattandosi dinamicamente alle esigenze del mercato. Deve essere flessibile per permette alle aziende di integrare nuove tecnologie e fonti di dati senza interruzioni. Sapersi adattare rapidamente, infatti, può fare la differenza tra successo e obsolescenza. Un’architettura dei dati ben progettata poi deve facilitare integrazione e interoperabilità tra diversi database e applicazioni, consentendo un flusso di informazioni senza ostacoli che migliora la collaborazione e l’efficienza. Infine, le performance dell’architettura dei dati sono determinanti per garantire tempi di risposta rapidi e un’elaborazione efficiente delle informazioni.
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