Le aziende manifatturiere si attivano per migliorare la sostenibilità ambientale lungo l’intera supply chain, non solo per rispondere alle crescenti aspettative di consumatori, regolatori e stakeholder, ma anche per migliorare la competitività, l’efficienza e la resilienza aziendale.

Secondo quanto emerge dalle indagini condotte da NetConsulting cube nel 2023, su un campione di aziende operanti nel settore manifatturiero in Italia, quelle raccontate sono le 5 principali azioni, intraprese o pianificate nel breve periodo, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità anche per l’integrated supply chain.

La logistica ha un impatto significativo sull’ambiente, per questo motivo il 25% delle aziende intervistate sta rivedendo la localizzazione dei magazzini e dei depositi con l’obiettivo di ottimizzare i percorsi di distribuzione e di conseguenza di ridurre le emissioni. All’interno di progetti di questo genere sono incluse strategie come la creazione di hub logistici regionali, l’uso di veicoli a basso impatto ambientale e l’implementazione di sistemi di gestione delle flotte più efficienti.

Il 31% di aziende manifatturiere invece si sta impegnando a ripensare gli imballaggi come elemento per il miglioramento della propria sostenibilità. Queste aziende sviluppano soluzioni di imballaggio più sostenibili, riducendo l’uso di plastica e scelgono materiali biodegradabili o riciclati. Inoltre, progettano imballaggi più efficienti che riducono lo spazio e il peso, contribuendo a diminuire le emissioni legate al trasporto.

La revisione e l’ottimizzazione dei processi produttivi sono essenziali per migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impronta ecologica. Per questo motivo quasi un’azienda su tre sta adottando tecnologie per l’automazione e soluzioni di intelligenza artificiale, con l’obiettivo di ottimizzare il consumo delle risorse, ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la gestione dei rifiuti.

Il 32% del campione considera cruciale per l’ambiente innovare i materiali utilizzati nei prodotti. Le aziende stanno infatti investendo molto per sviluppare nuovi materiali che siano eco-compatibili, come bioplastiche, materiali compostabili e alternative a basso impatto ambientale rispetto alle materie prime tradizionali. Anche perseguendo questa via è infatti possibile ridurre l’uso di risorse non rinnovabili e diminuire le emissioni di CO2.

Infine, l’azione su cui si è attivato il 47% delle aziende riguarda l’adozione di pratiche per minimizzare gli sprechi e promuovere il riutilizzo dei materiali in linea con le 3R dell’economia circolare: Reduce, Reuse and Recycle. In questo contesto il riciclo degli scarti di produzione, l’uso di materiali riciclati nei prodotti finali e la progettazione di prodotti pensati per un facile smontaggio e riutilizzo sono elementi chiave per una strategia sostenibile che sia realmente efficace e non rimanga solo uno slogan pubblicitario.

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