Nel settore automotive, l’innovazione è elemento fattore chiave per differenziare la proposta in un contesto in cui i produttori di veicoli si trovano a fronteggiare la sfida della digitalizzazione, della competizione internazionale, richieste di mercato specifiche e hanno necessità di integrare tecnologie all’avanguardia (dai propulsori elettrici ai sistemi di connettività). In questo scenario, la storia di Cupra è un caso significativo. Cupra si è affacciata al mercato nel 2018 come brand autonomo, dopo una lunga esperienza come “etichetta” sportiva di Seat (gruppo Volkswagen). Il nome Cupra (contrazione di Cup Racing) è associato a modelli sportivi, nati nei reparti corse per competere e distinguersi. Con il marchio indipendente, il gruppo Volkswagen ha inteso colmare uno spazio specifico proponendo un costruttore capace di coniugare la ricerca di performance, design proiettato al futuro e innovazione in una fascia premium per l’automotive, ma non elitaria. E così attorno al nuovo brand si è costruita un’identità votata alla sperimentazione tecnologica, legata anche alla rapida introduzione di versioni ibride plug-in, di concept elettrici e di soluzioni d’infotainment avanzato.

Il contesto e il bisogno

Cupra è anche laboratorio d’innovazione. Se da un lato la ‘platform’ base di alcuni modelli è condivisa con altri marchi del gruppo, dall’altro Cupra dispone della necessaria autonomia progettuale che le consente di introdurre soluzioni tecniche e stilistiche differenzianti. Questa doppia natura (supporto da parte di un grande ecosistema e indipendenza nello sviluppo) ha richiesto un sistema informativo in grado di dialogare con le piattaforme del gruppo, ma anche abbastanza agile per supportare la sperimentazione. Proprio l’esigenza di orchestrare processi e dati in modo integrato spinge Cupra a riconsiderare e potenziare i propri strumenti di progettazione, documentazione, simulazione e collaborazione interna. L’adozione di soluzioni IT e IoT specifiche nasce, dunque, dal desiderio di consolidare la propria identità e al contempo di rispondere a sfide globali, prime fra tutte la rapidità di sviluppo e la gestione della complessità.

In particolare, con il lancio di nuovi modelli e l’adozione di motorizzazioni ibride ed elettriche, la complessità tecnica e organizzativa di Cupra è cresciuta in modo esponenziale. Emergono quindi bisogni diversi che portano alla decisione di adottare nuove soluzioni integrate. In particolare, Cupra rilegge le proprie esigenze in relazione alle criticità del time to market. Da qui la necessità di snellire i processi di sviluppo (1), evitare sprechi, limitare la duplicazione di dati e velocizzare le revisioni. Per cui si manifestata chiara l’esigenza di un sistema Cad/Plm che renda fluido il passaggio di informazioni tra designer, ingegneri e responsabili di produzione. Proprio in relazione alla gestione di una grande mole di dati prodotto (2) – tra cui distinte base, configurazioni multiple, varianti e documentazioni tecniche – la proposta Cupra richiede un controllo più rigoroso dei dati, per ridurre le incongruenze e agevolare la collaborazione con i fornitori. Senza un Plm strutturato, sarebbe impossibile tenere traccia di tutte le modifiche e delle versioni, specialmente in un contesto di rapida espansione.
Terzo bisogno, l‘integrazione della filiera di fornitura (3). Quindi la condivisione di dati con i partner esterni sicura, ed in grado di semplificare la collaborazione; insieme a questo anche sinergie migliori con i propri fornitori, a cui garantire funzionalità di accesso controllato e aggiornamenti in tempo reale. Ogni nuovo modello o configurazione deve rispettare standard stringenti in termini di sicurezza, prestazioni ed emissioni. Cupra registra quindi anche il bisogno di strumenti che aiutino a monitorare la qualità lungo tutto il ciclo di vita (4), rendendo più semplici le eventuali azioni di recall o i processi di audit. Ultimo ma non ultimo si manifesta nel tempo il desiderio di offrire servizi connessi e di monitorare i dati dei veicoli in circolazione (specie quelli elettrici) attravero una piattaforma IoT integrata nel sistema di gestione del prodotto. Ciò potrebbe consentire di analizzare le performance reali, raccogliere feedback e proporre aggiornamenti o servizi digitali post-vendita. Un quadro complesso, quindi, ma allo stesso tempo ricco di opportunità. Per un costruttore come Cupra, quindi, si parla di un percorso di trasformazione digitale completo, in cui un partner tecnologico forte potesse fornire soluzioni end-to-end.

Il metodo e la soluzione 

ll processo decisionale che ha portato Cupra a scegliere Ptc come partner tecnologico è guidato dalla necessità di una piattaforma che sia al contempo avanzata e versatile caratterizza il viaggio pluriennale di innovazione della casa automobilistica.
Dopo una valutazione approfondita delle opzioni disponibili, Cupra ha riconosciuto in Ptc Creo e Ptc Windchill gli strumenti adatti per rispondere alle proprie esigenze. La scelta è stata influenzata dalla capacità delle soluzioni Ptc di supportare il design parametrico per semplificare la creazione di componenti complessi, fornire strumenti di simulazione avanzati per testare i componenti in condizioni reali, integrare i processi di gestione dei dati e delle modifiche tramite una piattaforma Plm (Product Lifecycle Management) efficace a supporto di tutto le esigenze espresse. L’adozione di Ptc Creo, in particolare, si è rivelata vera e propria svolta per il team di Cupra, che ha iniziato a sfruttare le potenzialità del design 3D e delle simulazioni virtuali per ottimizzare i propri progetti.

Cupra ha implementato in primis due soluzioni di Ptc: Ptc Creo per il design dei componenti e Ptc Windchill per la gestione del ciclo di vita del prodotto. Scelti dal team per superare i limiti delle tecnologie precedenti e raggiungere nuovi livelli di efficienza e precisione. Con Ptc Creo, l’azienda è riuscita a utilizzare modelli per la definizione della struttura generale del veicolo con l’obiettivo specifico di garantirsi che eventuali modifiche al design venissero automaticamente applicate a tutti i componenti correlati, riducendo errori e tempi di progettazione. Un esempio concreto dell’impatto delle soluzioni Ptc è il caso del fusello dello sterzo, un componente ad alta complessità che collega gli elementi dell’asse anteriore. Utilizzando Ptc Creo, il team è riuscito a ridurne il peso mantenendo inalterate le proprietà meccaniche, completando lo sviluppo in sole due settimane. La roadmap di Cupra include l’adozione di nuove funzionalità Ptc Creo tra cui i moduli per la progettazione generativa controllata dall’AI e la progettazione ottimizzata per la produzione additiva e la modellazione.

Jaume Tarroja
Jaume Tarroja, head of Full Vehicle Design di Cupra Racing

Ptc Creo permette inoltre di testare virtualmente la resistenza dei componenti in condizioni reali, identificando eventuali punti deboli prima della produzione, e ancora, di ottimizzare la progettazione di componenti in metallo, ottenendo parti più leggere e con migliori prestazioni, con significativi risparmi economici. Ed infine Cupra ha guadagnato la possibilità di simulare il layout del cablaggio elettrico e dei sistemi di raffreddamento, garantendo che ogni parte funzionasse correttamente fin dal primo tentativo.

Ptc Windchill, implementato oramai da anni, fornisce invece a Cupra un sistema centralizzato per la gestione delle informazioni. Grazie a questa soluzione, il team è in grado di aggiornare automaticamente tutti gli attori con le ultime versioni dei progetti, riducendo errori e migliorando la collaborazione.

Con Windchill, Cupra può archiviare in un unico repository tutti i disegni, le distinte base, le specifiche e la documentazione associata. L’aggiornamento delle versioni è automatizzato, riducendo gli errori dovuti alla circolazione di file obsoleti. La piattaforma consente di configurare flussi di lavoro personalizzati, notificando i responsabili quando occorre validare una modifica o un componente. Questo velocizza la revisione e limita i colli di bottiglia ed infine la proposta permette di aprire in modo sicuro l’accesso a dati di progetto selezionati ai partner esterni, favorendo la collaborazione su attività specifiche (per esempio, lo sviluppo di un modulo o di un componente) e migliorando la trasparenza lungo la supply chain.

I risultati

L’adozione delle soluzioni Ptc ha portato una serie di risultati importanti per Cupra, consentendo al brand di consolidare la propria posizione nell’innovazione automobilistica. Tra i principali vantaggi ottenuti la riduzione del time-to-market con la progettazione 3D e sistemi di simulazione avanzata, in grado di ridurre i tempi di sviluppo dei componenti del 20%. Insieme è migliorata anche la qualità complessiva grazie alla possibilità di eseguire test virtuali che ha permesso di eliminare gli errori progettuali prima della produzione, garantendo che i componenti funzionassero perfettamente al primo tentativo. Inoltre, l’utilizzo di strumenti come la simulazione agli elementi finiti ha consentito una riduzione media del peso dei componenti del 10%, senza compromettere le loro proprietà meccaniche.
Aspetti, tutti, che si riverberano nella riduzione complessiva dei costi: grazie all’ottimizzazione dei processi e all’uso efficace dei materiali, Cupra ha registrato un risparmio medio del 15% sui costi di produzione dei componenti capacità di simulare e modificare i progetti in un ambiente virtuale ha semplificato il processo decisionale e operativo. Su questi punti insistono anche le dichiarazioni del management di Cupra. Jaume Tarroja, head of Full Vehicle Design di Cupra Racing, sottolinea l’impatto cruciale delle soluzioni Ptc nel migliorare l’efficienza del team: “Iniziare a utilizzare il software parametrico di Ptc si è rivelato game changing. Ha cambiato il modo di progettare, aumentando l’efficienza e semplificando le modifiche. In particolare Cupra ha potuto visualizzare l’intera vettura in 3D, riducendo errori e tempi di sviluppo, può creare componenti in 3D, testarne la resistenza prima della produzione e ottenere risultati ottimali al primo tentativo”.

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