La capacità di elaborare dati in tempo reale è bisogno diffuso tra le aziende che desiderano mettere a valore le informazioni per competere in un mercato reattivo e sensibile ai cambiamenti improvvisi come quello attuale. In questo contesto, la piattaforma di Confluent introduce il paradigma di “data in motion”, pensato come una sorta di sistema nervoso capace di connettere fonti diverse e distribuire informazioni arricchite e contestualizzate in tutta l’organizzazione. E’ lo spunto di partenza per il confronto con Diego Daniele, country leader di Confluent Italy, e Alberto Bullani, Area VP Semea, che approfondiscono come il data streaming stia trasformando concretamente le aziende a partire dall’ottimizzazione dei processi sui dati, e come le realtà europee e italiane si stanno orientando verso un futuro basato sulla gestione dinamica delle informazioni aziendali.
Confluent è giovane, nasce nel 2014 con l’obiettivo di innovare la gestione dei dati ed il concetto “data in motion” evolve presto nella più completa definizione di Data Streaming Platform. “L’obiettivo è eliminare la complessità delle tradizionali architetture caratterizzate da inefficaci collegamenti punto a punto fra silos differenti, che spesso causano duplicazioni, disallineamenti e criticità nella qualità del dato”, esordisce Diego Daniele. Secondo Daniele, infatti, le architetture tradizionali generano sprechi economici, ma anche problemi legati alla sicurezza e alla compliance. “Il problema principale delle architetture esistenti è il disallineamento dei dati: quando un dato è aggiornato in un sistema, la sua copia in un altro sistema potrebbe già essere obsoleta, e questo provoca errori e rischi per l’organizzazione stessa”.
Confluent affronta questi problemi posizionando al centro della gestione dati la sua Data Streaming Platform: è una piattaforma per il data streaming distribuita che si basa sul framework Apache Kafka e permette di pubblicare, sottoscrivere, archiviare ed elaborare flussi di record in tempo reale, opera quindi come una pipeline in cui confluiscono in tempo reale o near-real-time dati provenienti da vari sistemi aziendali (grazie allo sviluppo di centinaia di connettori), ma con tutti i vantaggi apportati dal cloud-native engine Kora sviluppato dal fondatore. In questo modo, le informazioni sono immediatamente fruibili e di qualità garantita per i consumatori interni all’azienda, come per i partner e gli utenti finali all’esterno. La piattaforma di Confluent include inoltre una componente cruciale di governance dei dati, che non solo “assicura il rispetto delle normative ma offre garanzie in termini di sicurezza, qualità e semplicità nella gestione delle informazioni”, aggiunge Daniele.
Qualificare il valore dei dati per l’AI
In questo quadro, la platform di Confluent assume particolare rilevanza anche per le aziende che adottano soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. “Confluent non è direttamente una soluzione di AI, ma è una piattaforma che consente di integrare il mondo operativo aziendale con le soluzioni AI”, chiarisce Daniele.

Secondo i dati di una recente ricerca, realizzata intervistando migliaia di responsabili IT (Global Data Streaming Report 2024 – Breaking Down the Barriers to Business Agility & Innovation) l’intelligenza artificiale emerge come una priorità assoluta per le aziende. Ma “le applicazioni AI aziendali hanno bisogno di dati contestuali, aggiornati in tempo reale e governati in maniera rigorosa. Questo è possibile solo tramite una piattaforma di data streaming come la nostra”, rimarca Daniele. Le aziende utilizzano lo streaming dei dati per innovare, accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale, migliorare l’agilità di business, arricchire la customer experience e superare le sfide legate all’accessibilità e alla gestione dei dati. Appena più nel dettaglio: il 74% degli intervistati dichiara che gli investimenti in GenAI aumenteranno nei prossimi due anni ed oltre sei su dieci affermano che le piattaforme di data streaming alimentano in modo sostanziale o significativo i progressi dell’AI, generando la data foundation in tempo reale necessaria per promuovere queste iniziative, con il 90% del campione che osserva che le piattaforme di streaming dei dati tengono traccia dei dati immessi nei modelli a fini di governance.
Il valore delle partnership
Confluent ha di recente stretto partnership strategiche con Databricks (a febbraio) e prima ancora con MongoDB, confermando il suo ruolo centrale nell’ecosistema tecnologico. La collaborazione con Databricks, che opera nel settore dell’analitica e dell’intelligenza artificiale aziendale, è particolarmente rilevante. “Abbiamo sviluppato un connettore nativo che consente a Databricks di ricevere direttamente dati da molteplici fonti operative, eliminando la necessità di complesse personalizzazioni tecniche”, spiega Daniele. Questo è reso possibile grazie a tecnologie come Iceberg e Tableflow, che traducono automaticamente schemi e tabelle diversi in un formato comprensibile per Databricks. La partnership con MongoDB, a sua volta, consente l’integrazione efficace di dati provenienti da applicazioni front-end customer-facing con dati provenienti da altri sistemi aziendali, creando così un flusso continuo e affidabile di informazioni utilizzabili immediatamente per applicazioni AI. “Queste partnership – prosegue Daniele – rappresentano un punto critico della strategia di Confluent, perché aiutano le aziende a sfruttare al massimo il valore dei dati operazionali e analitici per accelerare i workload di intelligenza artificiale”.
Lo scenario europeo
Una proposta che il mercato accoglie favorevolmente quindi. Il business di Confluent è in espansione sia a livello globlale, come anche in Europa ed in Italia, guidato dall’aumento della domanda di dati aggiornati in tempo reale e dalla crescita dell’offerta cloud. “Abbiamo recentemente superato il traguardo del miliardo di dollari di run rate a livello globale – si innesta nell’analisi Alberto Bullani, responsabile per il Sud Europa di Confluent – un risultato notevole considerando che l’azienda è nata appena dieci anni fa”. I numeri di bilancio globale dicono che la piattaforma di data streaming nell’anno fiscale 2024 è cresciuta del 26% per i ricavi da sottoscrizione (sfiorando in Fy 2024 il miliardo di dollari) con il fatturato di Confluent Cloud in crescita del 41%. Si espande la base clienti e, soprattutto, Confluent vanta Annual Recurring Revenue per quasi 1.400 dei suoi clienti (su circa 6mila complessivi) superiori ai 100mila dollari (+12% rispetto all’anno precedente).

Gran parte di questa crescita è dovuta all’evoluzione della piattaforma verso il cloud: “Oltre metà del fatturato globale proviene oggi dal cloud e dalla consumption, una percentuale destinata a crescere ulteriormente”, aggiunge Bullani. Questo shift è frutto di una trasformazione strategica iniziata pochi anni fa, quando Confluent – partita con una soluzione esclusivamente on-premise – ha riscritto completamente la propria piattaforma per renderla cloud-native. Oggi Bullani è responsabile di una regione ampia e strategica che include Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio e parte della Grecia, sulla base quindi di un punto di osservazione esteso sottolinea che “il Sud Europa sta registrando risultati eccellenti e ha un peso significativo sia a livello Emea sia globale”. In particolare, “i mercati verticali trainanti per Confluent in Europa sono principalmente due: il finance e il retail, quest’ultimo spesso associato al fashion”. La Francia rappresenta un esempio emblematico, con “quattro delle prime cinque aziende francesi per market cap che appartengono al settore moda e retail”. In Spagna, invece, “il business cresce rapidamente grazie anche al legame strategico con i mercati latinoamericani”, dove molte aziende locali stanno accelerando l’espansione internazionale proprio grazie al real-time data streaming.
“Una caratteristica che sta facilitando la penetrazione della nostra proposta nelle aziende è proprio il fatto di poter offrire informazioni in real-time”, osserva Bullani e prosegue “oggi l’utente si aspetta una risposta immediata, mentre troppe realtà continuano ad aggiornare i propri sistemi in modalità batch, perdendo opportunità di business e creando delusioni nei clienti”. Emblematico è il caso di un conosciuto retailer spagnolo, tra i più importanti al mondo, che prima dell’adozione di Confluent aveva tempi di aggiornamento del magazzino nell’ordine di 6-7 ore. “Grazie alla nostra piattaforma, siamo riusciti a portare il tempo di aggiornamento del magazzino a soli due secondi, cambiando radicalmente l’esperienza utente soprattutto in periodi critici come il black friday”, racconta Bullani. Non secondaria è inoltre la crescente adozione nel settore pubblico europeo, sempre in particolare in Spagna e Francia, dove diversi ministeri e pubbliche amministrazioni stanno già utilizzando Confluent per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini, sempre più abituati ad avere risposte immediate e precise.
Lo scenario italiano
L’Italia riflette le tendenze europee, con una particolare attenzione alla proposta da parte del settore bancario e della distribuzione/retail, ambiti in cui la richiesta di aggiornamenti immediati dei dati è cruciale. In Italia, il business di Confluent ha vissuto negli ultimi anni una significativa accelerazione, soprattutto grazie all’aumento dell’adozione del cloud e alla presenza sul territorio delle principali cloud region globali. “Anche se storicamente l’Italia ha iniziato a utilizzare queste tecnologie con un certo ritardo rispetto ad altri paesi europei – spiega Daniele – oggi il divario si è notevolmente ridotto, anche grazie all’arrivo sul nostro territorio delle infrastrutture dei principali cloud vendor, partner strategici con cui collaboriamo per soluzioni fully managed”. Confluent è presente in Italia dal 2019, cinque anni dopo la fondazione dell’azienda negli Stati Uniti, ma oggi ha raggiunto un buon livello di penetrazione sul mercato. “Siamo attualmente presenti nella maggior parte delle principali realtà – conferma Daniele -. Il settore banking/finance si è dimostrato il più ricettivo fin dall’inizio, e oggi rappresenta la quota più consistente del business nazionale. Le principali banche italiane utilizzano già le nostre soluzioni per attività business critical. E per loro la gestione dei dati in tempo reale la platform è fondamentale, perché una mancata risposta immediata può tradursi rapidamente nella perdita di clienti, pronti ormai a passare velocemente ad altri operatori”.
A seguire, retail, telco, energia e utilities. Non mancano importanti progetti anche nella pubblica amministrazione e nel settore della logistica/trasporti. Un altro elemento chiave nell’espansione italiana di Confluent riguarda l’adeguamento normativo, specialmente nel settore bancario, con le nuove regolamentazioni europee come la direttiva Dora (Digital Operational Resilience Act) e Nis2. “La compliance è diventata un tema quotidiano nel financial services – ci conferma Daniele -. E i nostri uffici legali sono in grado di rispondere tempestivamente a ogni esigenza dei clienti, consentendo loro di adottare rapidamente soluzioni cloud che soddisfano pienamente i requisiti normativi”.
Dal punto di vista operativo, Confluent opera con un modello ibrido: la piattaforma viene proposta direttamente tramite la forza vendita interna, ma anche indirettamente tramite un ecosistema diversificato di partner, dai grandi system integrator globali ai piccoli specialisti di nicchia, fino alla rivendita sul marketplace dei principali cloud vendor, canale particolarmente apprezzato dai clienti italiani.
Per l’anno in corso gli obiettivi di Confluent sono chiari: a livello europeo, Alberto Bullani auspica “una diffusione ancora più ampia delle soluzioni di streaming real-time nelle aziende, migliorando così l’esperienza di cittadini e utenti”. In Italia, Diego Daniele guarda oltre: “L’obiettivo non è solo lo spostamento dei dati in tempo reale, ma l’elaborazione degli stessi mentre sono in transito. Vogliamo che le aziende italiane sviluppino competenze per applicazioni capaci di fornire risposte immediate e aggiornate continuamente, anticipando i bisogni dei clienti e sfruttando al massimo il valore dei dati”.
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