L’industria manifatturiera affronta in questi anni un momento di trasformazione sostanziale, spinta dalla necessità di una maggiore flessibilità, efficienza e di innovare. Mission di PTC è supportare questo passaggio e rispondere alle esigenze del mercato con una strategia mirata e un portfolio di soluzioni pensato per ottimizzare la gestione dei dati, migliorare l’interazione e accelerare il time-to-market.
Ne parliamo con Paolo Delnevo, General Manager Sud Europa e VP Sales di PTC, che racconta le strategie che guidano l’azione dell’azienda che accompagna le imprese verso l’Industria 5.0, con le soluzioni PLM, ALM nell’ambito di un “digital thread” virtuoso. Entriamo nei dettagli.
Tre esigenze chiave del manifatturiero 5.0
“Tre sono le principali necessità delle aziende manifatturiere: velocizzare il time-to-market, contenere i costi e puntare all’innovazione continua. – entra subito nei dettagli Paolo Delnevo e prosegue – “I nostri clienti ci chiedono principalmente tre cose: migliorare la velocità con cui portano prodotti sul mercato, ridurre i costi e ricevere supporto concreto nei loro processi di innovazione che non nascono quasi mai da un’idea completamente disruptive, ma sono piuttosto un processo incrementale che coinvolge sempre più la supply chain e tutti gli attori connessi”.
La capacità di essere veloci nel portare nuovi prodotti sul mercato (time-to-market) è diventata un fattore di successo cruciale, specialmente dopo le recenti crisi globali. Ed è proprio qui che insiste anche il concetto di digital thread, inteso come flusso interconnesso di dati pertinenti che definisce i prodotti in tutto il loro ciclo di vita per una visione completa del loro percorso, dalle fasi di progettazione e sviluppo iniziali a quelle di fabbricazione, manutenzione e ritiro finale. “Grazie al digital thread, le informazioni sono immediatamente accessibili e contestualizzate, in tempo reale e in base al ruolo specifico degli utenti aziendali. Significa vedere il dato nella forma, nel contesto e nel momento in cui serve all’operatore, al progettista, all’uomo della produzione, all’uomo del service”, precisa Paolo Delnevo.
Le tecnologie abilitanti
PTC risponde a queste sfide attraverso un portfolio integrato di soluzioni per quattro linee di prodotto: CAD per la progettazione, PLM (Product Lifecycle Management) per la gestione del ciclo di vita del prodotto, ALM (Application Lifecycle Management) per il software embedded e SLM (Service Lifecycle Management) per la gestione del servizio e supporto post-vendita. “Una strategia in continua evoluzione nella quale PTC si avvale anche di contributi esterni e della collaborazione con il mondo della ricerca e di quello accademico”, come testimonia la collaborazione con il MIT di Boston con cui è attiva un’interazione continua. Tutto questo è supportato da tecnologie abilitanti come l’Industrial IoT (IIoT), la realtà aumentata (AR) e l’intelligenza artificiale generativa, e un’offerta in grado di rispondere alle nuove modalità di consumo che sempre più spesso si orientano verso il modello del Software as a Service (SaaS).
In particolare, il PLM è la colonna portante del digital thread, in grado di gestire e orchestrare le informazioni aziendali, mentre soluzioni come Windchill Navigate permettono una democratizzazione e una diffusione capillare e semplice delle informazioni aziendali. “Navigate rappresenta una piattaforma semplice e personalizzabile che permette agli utenti aziendali di accedere a dati sempre aggiornati, eliminando duplicazioni e riducendo drasticamente gli errori dovuti a informazioni obsolete”, sottolinea Paolo Delnevo.
Agilità nello sviluppo del prodotto e gestione integrata
Paolo Delnevo mette a fuoco quindi un secondo aspetto chiave e strategico: l’Agile Product Development come approccio mutuato dallo sviluppo software che PTC applica oggi anche ai prodotti fisici. “Collaboriamo attivamente con istituti prestigiosi come il MIT di Boston per migliorare continuamente le metodologie Agile che, originariamente nate in ambito software, ora vengono applicate efficacemente anche nella progettazione hardware”, spiega il manager. E questo approccio consente una maggiore flessibilità nella progettazione e produzione, un elemento decisivo per affrontare le continue sfide imposte dalle recenti turbolenze nelle catene di approvvigionamento.

Resta tuttavia vincolante per le aziende manifatturiere la gestione dei costi. E sul punto Paolo Delnevo è molto chiaro: “Circa il 70% dei costi di un prodotto viene determinato nelle prime fasi di progettazione. Coinvolgendo precocemente fornitori e team multidisciplinari tramite la metodologia Agile Product Development, è possibile prendere decisioni orientate al design-to-cost, che permettono un significativo risparmio e un miglioramento della marginalità”.
ALM, il software nuovo motore industriale
In un contesto industriale dove la componente software acquista sempre più peso rispetto all’hardware, gli strumenti di Application Lifecycle Management (ALM) diventano cruciali. “La proliferazione di configurazioni software dei prodotti ha creato una complessità che supera ampiamente quella della semplice configurabilità fisica”, afferma Paolo Delnevo, portando esempi come l’automotive, dove il software ormai definisce il valore e la funzionalità dei veicoli. Per affrontare questa sfida, PTC ha acquisito nel 2022 Intland Software e il suo prodotto CodeBeamer, punto di riferimento nel settore automotive e indispensabile per la gestione di requisiti, configurazioni, testing e conformità alle normative di sicurezza, fondamentali in settori altamente regolamentati.
Infine, sul tema della Generative AI, Paolo Delnevo evidenzia tre direttrici fondamentali degli investimenti di PTC: “Generare valore reale per le aziende, scalabilità degli use case, e massima attenzione alla protezione della proprietà intellettuale (IP Protection) e alla sicurezza dei dati aziendali”. Un esempio concreto di applicazione della Generative AI è la recente collaborazione tra PTC, Microsoft e Volkswagen, volta a sviluppare funzionalità avanzate per la gestione dei requisiti attraverso il software ALM CodeBeamer, coinvolgendo oltre 12.000 utenti. Precisa Paolo Delnevo: “PTC si pone come un partner tecnologico aperto e innovativo, in grado di integrare facilmente anche strumenti di terze parti, grazie a un PLM aperto e altamente interoperabile”.
Conclude Paolo Delnevo: “La missione di PTC è aiutare le aziende a diventare più competitive attraverso una gestione ottimale delle informazioni lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, sfruttando tecnologie innovative e metodologie agili”. Questa visione è la chiave per affrontare la complessità del mercato attuale, migliorare la customer experience e portare il manifatturiero verso l’Industria 5.0, in cui flessibilità, efficienza e sostenibilità diventano elementi centrali e imprescindibili per fare bene. PTC “si differenzia per l’apertura e la volontà non di essere follower ma innovare. Investe in tecnologie proprie e sviluppa internamente – quando questo può fare la differenza – ma nel momento in cui constata che il mondo è già avanti su qualche tematica, acquisisce tecnologie e le integra (come nel caso di Codebeamer, ServiceMax) o stringe partnership (come nel caso di Ansys per tutta la parte di simulazione)“.
Per saperne di più scarica il whitepaper: Sviluppo hardware e software integrato per prodotti digitali
Non perdere tutti gli approfondimenti della Room Manufacturing: Sistemi Connessi e Dati Unici by PTC
© RIPRODUZIONE RISERVATA