L’industria italiana attraversa una fase di profonda trasformazione e non c’è azienda o imprenditore che non stia guardando al digitale come ad un alleato prezioso. Una propensione all’innovazione del manufacturing finalizzata a migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e favorire una transizione verso modelli di business più sostenibili. 

Il 72% delle organizzazioni industriali ha implementato almeno una tecnologia digitale avanzata nel corso del 2023, rileva a questo proposito il report “Il digitale in Italia 2024” realizzato da Anitec-Assinform e NetConsulting cube, evidenziando nel comparto una spinta innovativa che, seppure inserita in un contesto economico incerto, dovrebbe proseguire nel 2025 favorita dall’apporto di risorse pubbliche destinate a supportare la transizione 4.0 e l’adozione dell’AI su larga scala per sostenere la produttività e il Made in Italy. Un processo che dalle stime genererà nel nostro Paese un valore aggiunto incrementale di 80 miliardi di euro entro il 2030, creando 300.000 nuovi posti di lavoro nei settori manifatturieri interessati.

Sfide aperte nel manufacturing

Sono molte le sfide che affrontano oggi le imprese del manufacturing. A partire dalla complessità crescente di prodotti e processi, diventati sempre più sofisticati e personalizzabili. La conseguente integrazione di nuove tecnologie, materiali innovativi e funzionalità intelligenti richiede infatti processi produttivi avanzati e altamente adattabili e la necessità di coordinare la rete di fornitori e partner lungo tutta la catena del valore.

Un’altra sfida del settore è rappresentata dalla gestione efficace dei dati e l’accesso in tempo reale a informazioni chiave e univoche, essenziali per prendere decisioni rapide e strategiche. L’adozione di soluzioni digitali come l’IIoT, l’intelligenza artificiale e i sistemi di analisi avanzata dei dati permette infatti alle aziende di monitorare in tempo reale le performance produttive, ottimizzare l’uso delle risorse e prevenire le criticità. La disponibilità di dati affidabili consente inoltre una maggiore reattività rispetto alle dinamiche di mercato, sempre più volatili e imprevedibili.

Gestire la collaborazione e la tracciabilità all’interno di ecosistemi sempre più complessi; è questa un’ulteriore sfida per le aziende del manufacturing, che oggi non operano più in modo isolato, ma sono parte integrante di reti globali di fornitori, partner e clienti. Un nuovo scenario che esige strumenti avanzati di condivisione delle informazioni e di gestione della supply chain, per garantire trasparenza, rispetto degli standard di qualità e sicurezza. Un aspetto, quello della gestione dei requisiti e della compliance che, in un settore altamente regolamentato come quello industriale, deve essere gestito con una strategia dedicata. Importante è infatti lo sviluppo di software specifici di ALM, come Codebeamer, un software ALM avanzato che all’interno del portfolio PTC è progettato per facilitare la gestione dei requisiti, la tracciabilità e la conformità normativa.

Per fronteggiare la richiesta di prodotti personalizzati, i tempi di consegna ridotti, e sostenere al contempo una produzione sostenibile, flessibilità ed efficienza sono le parole chiave. In quest’ottica, servono modelli produttivi agili, basati su metodologie come il lean manufacturing e la smart factory, l’automazione avanzata, la robotica collaborativa e l’intelligenza artificiale per ridefinire i processi produttivi, rendendoli più adattabili alle esigenze dei clienti e riducendo gli sprechi.

Innovazione tecnologica continua è il filo conduttore di queste sfide e le aziende che scelgono di abbracciarla e di investire in strumenti digitali efficaci non solo possono superare le difficoltà, ma possono anche trasformare le sfide in opportunità di crescita e competitività nel panorama industriale.

PLM-ALM per lo sviluppo di prodotti

A fronte delle sfide descritte e della complessità di prodotti sempre più caratterizzati dalla  componente software, l’integrazione tra PLM (Product Lifecycle Management) e ALM (Application Lifecycle Management) rappresenta una priorità assoluta per il mondo industriale. 

Si tratta del modello proposto da PTC, supportato dalle soluzioni software che consentono di gestire i dati lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti a favore dell’efficienza nella produzione, nella supply chain e dell’ottimizzazione delle operazioni.

Tuttavia, il software non è di per sé sufficiente, le interdipendenze tra hardware e software possono diventare rapidamente complesse e le aziende mancano spesso di una strategia organizzativa efficace. Per queste ragioni, PTC associa al software una strategia di trasformazione organizzativa che prevede il coordinamento strutturato e l’implementazione di metodologie di Systems Engineering per controllare attivamente il processo di sviluppo collaborativo all’interno del complesso ambiente di sviluppo tecnologico. Il Systems Engineering fornisce in questo contesto un supporto essenziale per garantire coerenza e qualità nei processi e lo sviluppo di prodotti software-based con maggiore affidabilità lungo l’intero ciclo di vita.

L’obiettivo è creare un ambiente di sviluppo sinergico, in cui le interdipendenze tra hardware e software siano gestite in modo ottimale, migliorando l’affidabilità e la conformità agli standard richiesti. A seconda delle esigenze specifiche e del settore, l’azienda può infatti scegliere di implementare gli standard di Systems Engineering in modo rigoroso – come nel manufacturing, dove la conformità a standard specifici è un requisito essenziale per dimostrare affidabilità e qualità dei prodotti ai clienti e alle parti interessate – o utilizzarli come linee guida. 

PTC- Processi di integrazione PLM e ALM nel Manufacturing

Per sintetizzare, l’adozione di una strategia di digitalizzazione nel manufacturing, perché sia efficace richiede tecnologie integrate PLM-ALM, un approccio metodologico strutturato e un coordinamento strategico, ruoli chiari e linee guida precise, per garantire trasparenza, collaborazione e condivisione delle risorse a tutte le parti coinvolte e promuovere così un profondo cambiamento organizzativo e di processo. 

PTC, 5 casi di integrazione efficace

Molte aziende del manufacturing hanno già intrapreso percorsi virtuosi di integrazione tecnologica che poggiano sull’univocità del dato come fattore indispensabile per gestire i processi.

Tra queste, PTC individua modelli di adozione di strategie di integrazione ALM-PLM nello sviluppo del prodotto. Strategie che vedono come comune denominatore l’utilizzo di Codebeamer, una soluzione PTC di Application Lifecycle Management per accelerare la distribuzione del software semplificando al contempo la conformità normativa.

I cinque casi d’uso raccontano la funzione della tecnologia PTC rispetto all’ottimizzazione dei processi e gli obiettivi che le imprese del manufacturing possono raggiungere nei rispettivi ambiti, ovvero:

  • gestire i requisiti lungo il ciclo di vita del prodotto (case 1). La gestione dei requisiti è un processo importante nel manufacturing che consiste nell’individuazione, analisi, convalida e documentazione delle esigenze del mercato e degli utenti per una soluzione in fase di sviluppo. L’integrazione ALM-PLM di PTC consente all’azienda di tracciare i requisiti, dall’ideazione fino alla produzione, garantendo coerenza tra specifiche e componenti. Ciò migliora l’allineamento dei team, favorisce la collaborazione e assicura la conformità normativa.
  • migliorare l’agilità del team (case 2). L’approccio ibrido combina metodi agili per lo sviluppo software con modelli strutturati per la progettazione hardware. L’adozione di questo modello consente all’impresa industriale di sincronizzare le release dei diversi team, ridurre gli errori e migliorare la qualità del prodotto finale.
  • gestire efficacemente il cambiamento (case 3). Una gestione efficace del cambiamento richiede la tracciabilità del prodotto digitale che abbraccia requisiti, progettazione e risorse di test. Ciò consente all’azienda che adotta questo approccio grazie all’integrazione ALM-PTC di rispondere rapidamente alle esigenze di mercato, migliorare l’agilità dei team e garantire qualità, conformità normativa e resilienza di fronte a mercati, catene di fornitura e minacce della concorrenza.
  • migliorare la qualità del prodotto (case 4). L’integrazione tra ALM e PLM si rende necessario per implementare test automatizzati, verificare la conformità ai requisiti e ridurre i difetti. Il monitoraggio continuo della qualità aiuta a prevenire rilavorazioni costose e a migliorare la soddisfazione del cliente.
  • migliorare la governance dei progetti (case 5). L’azienda che adotta un framework di governance integrato PTC può avere maggiore trasparenza nei progetti, migliorare il monitoraggio degli avanzamenti, la gestione delle priorità e il rispetto delle tempistiche. Questo favorisce decisioni più informate e riduce i rischi di ritardi.
Case 3 – Esempio di integrazione ALM-PLM attraverso tecnologia PTC

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