Fondata nel 1980 a Luzzara, tra le province di Mantova e Reggio Emilia, Vimec, parte del Gruppo Latour, è un’azienda italiana impegnata a facilitare la vita delle persone attraverso una gamma completa di prodotti per la mobilità verticale. Il claim che la identifica, “Designed for life”, riassume la filosofia aziendale: mettere la persona al centro, progettando soluzioni innovative e personalizzabili al fine di rispondere alle esigenze di mobilità e comfort. Dai suoi stabilimenti, che si estendono su un’area di oltre 35mila mq (di cui 20mila dedicati ai centri operativi e ai reparti produttivi), escono diverse tipologie di soluzioni: home lift, piattaforme verticali per locali pubblici e privati, piattaforme inclinate per sedie a rotelle, montascale con poltroncina e montascale mobili per più di 150mila installazioni in tutto il mondo. Facile intuire come per raggiungere gli obiettivi di business Vimec abbia bisogno di una gestione puntuale di tutto il flusso operativo aziendale, dalla definizione dei requisiti iniziali di progetto con il cliente, fino alla produzione vera e propria.

La necessità e il metodo

L’IT, in questo contesto, assume un ruolo strategico perché i dati (dalle specifiche tecniche ai disegni, fino ai report di vendita e ai flussi di business intelligence) devono essere sempre disponibili, protetti e fruibili con prestazioni adeguate. Vimec, per poter rispondere alle sfide di business imposte da una traiettoria di forte crescita delle attività aziendali, si rende conto del bisogno di definire ed evolvere il proprio ambiente IT in termini di aggregazione delle risorse on-premise e cloud, di razionalizzazione della gestione e dei fornitori IT/cloud, e di flessibilità a livello di capacità e prestazioni. Per questo definisce un progetto di modernizzazione ed evoluzione nell’utilizzo del cloud che sia in grado contestualmente di ridurre il lavoro di manutenzione dello staff IT attraverso un modello di servizi gestiti, per abbattere i costi operativi e rafforzare i livelli di sicurezza dei dati e delle applicazioni attraverso una soluzione di backup e disaster recovery allo stato dell’arte.

Tutta l’attività dell’azienda è gestita all’interno di un ambiente IT virtualizzato le cui caratteristiche di continuità operativa e livelli prestazionali sono di importanza fondamentale. Per questo motivo la configurazione sistemistica costruita nel tempo su base parzialmente on-premise, e per il resto su due cloud differenti, non poteva essere più ritenuta adeguata di fronte alle prospettive di crescita ed alle esigenze di sicurezza e capacità di disaster recovery anche in relazione alle più recenti normative.

Spiega così nei dettagli l’evoluzione del progetto cloud Paolo Accorsi, responsabile IT di Vimec: “Era evidente che l’approccio IT seguito fino a quel momento non avrebbe potuto sostenere i volumi di dati e i livelli di richiesta attesi con la velocità e l’agilità che sarebbero state necessarie. Avevamo bisogno di perfezionare l’aggregazione delle nostre risorse e renderle facilmente scalabili; razionalizzare i fornitori e i relativi ambiti di intervento contrattualizzando chiaramente i termini della collaborazione con un partner unico e diretto; e infine rispondere a una precisa richiesta dell’azienda strutturando un piano di disaster recovery allo stato dell’arte per assicurare l’integrità e la disponibilità di dati e applicazioni in un’ottica di business continuity”.

La soluzione 

Dopo un’attenta analisi delle soluzioni sul mercato, Vimec individua in Aruba Enterprise il partner ideale per disegnare e realizzare un nuovo ambiente IT totalmente in cloud. In particolare, la scelta ricade sul servizio Virtual Private Cloud 2.0 di Aruba Cloud, basato su VMware vCloud Director e VMware vSphere, in grado di offrire risorse garantite e la possibilità di creare architetture virtuali complesse con la massima flessibilità. La qualifica di Aruba Cloud come Pinnacle Partner di VMware, la più alta nell’ambito del Broadcom Advantage Partner Program, si traduce in soluzioni virtualizzate sempre aggiornate e di livello enterprise. Questa collaborazione permette di accedere a un portafoglio completo di tecnologie VMware, coprendo esigenze di efficienza, sicurezza e sovranità del dato. Inoltre, la relazione diretta con partner di tale calibro agevola l’implementazione di future funzionalità, ad esempio in ottica di intelligenza artificiale o analisi predittive, che potrebbero migliorare ulteriormente i flussi operativi di Vimec.
L’elemento distintivo del progetto, come sottolinea il team IT di Vimec, è anche la possibilità di avere un rapporto diretto con Aruba Enterprise, senza la necessità di passare attraverso terze parti. Questo facilita tutte le fasi di migrazione, dall’analisi iniziale alla definizione dei passaggi tecnici, fino alla messa in produzione del nuovo ambiente.
Inoltre, l’infrastruttura tecnologica di Aruba – distribuita sui data center Tier 4, tra cui il Global Cloud Data Center di Ponte San Pietro (BG) – garantisce elevati standard di sicurezza, ridondanza e sostenibilità. Tale impostazione, assieme all’impegno di Aruba nell’offrire servizi gestiti (come backup immutabile, disaster recovery e supporto costante), permette quindi a Vimec di spostarsi su un unico ambiente virtualizzato, capace di rispondere efficacemente alle esigenze di business continuity, velocità di elaborazione e scalabilità futura. 

I vantaggi

L’adozione del Virtual Private Cloud di Aruba genera una serie di vantaggi immediati sotto diversi punti di vista. Li analizziamo. Con la dismissione dell’infrastruttura on-premise, Vimec ha ridotto in modo significativo i costi infrastrutturali IT ed eliminato spese come il noleggio e l’aggiornamento dei server fisici, il consumo energetico per alimentazione e raffreddamento, la manutenzione hardware e software. Il tutto garantendosi un approccio “pay per use” che consente di regolare le risorse in base alle necessità reali. Spiega Andrea Lorenzi, IT Infrastructure & Workplace Specialist di Vimec: “L’ambiente cloud ci garantisce una scalabilità che prima non avevamo.

Al mutare delle esigenze di business oggi possiamo variare spazio storage e potenza di elaborazione in base alle necessità effettive senza dover intervenire sui server fisici come in passato.
Ne abbiamo guadagnato in flessibilità e agilità operativa, con un impatto oggettivamente positivo sulle attività di tutta l’azienda grazie anche alla velocità della VPN con cui ci colleghiamo al nuovo ambiente”.

Inoltre, la migrazione non ha comportato interruzioni di servizio: il team di Aruba Enterprise ha utilizzato tool specifici per spegnere il vecchio ambiente e accendere il nuovo senza che gli utenti riscontrassero disagi o perdite di dati. Dal punto di vista operativo – importante per l’efficienza dell’azienda – se prima della migrazione l’azienda faticava a mantenere prestazioni costanti soprattutto nei picchi di attività (ad esempio, elaborazione di grandi quantità di dati di progettazione), oggi, invece, è possibile modulare risorse di calcolo e spazio di archiviazione secondo le esigenze, con un impatto positivo su tutto il business. I tempi di rendering dei disegni tecnici, per esempio, si sono anche dimezzati, consentendo di evadere preventivi più rapidamente e di ottenere report di business intelligence più completi in minor tempo.

Un terzo ma fondamentale punto che smarca i vantaggi ottenuti con la scelta del cloud Aruba è da leggere in relazione a sicurezza, resilienza e attenzione alle nuove normative (tra cui Dora e NIS2). L’appoggio su data center Tier 4 garantisce la massima affidabilità, mentre l’implementazione di un backup immutabile e di un solido piano di disaster recovery offre a Vimec la serenità di proteggere il proprio patrimonio informativo da ogni evenienza.
Vimec, in questo senso, come parte di un gruppo multinazionale, vuole anticipare possibili requisiti futuri, dimostrandosi pronta a recepire standard di sicurezza e robustezza dell’infrastruttura e la scelta di un partner come Aruba – con un’infrastruttura progettata secondo criteri di ridondanza, alta disponibilità e conformità alle normative nazionali ed europee – pone Vimec in una posizione di vantaggio nel rispondere ai requisiti di affidabilità e sovranità del dato. L’azienda, infine, ha tratto un importante vantaggio dalla scelta di Aruba Enterprise anche dal punto di vista del supporto messo a disposizione dall’azienda con un team specializzato pronto a fornire assistenza puntuale sia nelle fasi iniziali di setup e migrazione, sia nel day-by-day. In questo modo, il personale IT di Vimec si è potuto dedicare ad attività più strategiche – come la progettazione di nuovi servizi o il miglioramento dei processi interni – senza dover destinare risorse e tempo alla manutenzione dell’hardware o alla gestione ordinaria del cloud.

Sviluppi futuri

Il passaggio alla soluzione Virtual Private Cloud di Aruba da una parte solleva quindi
il personale IT di Vimec da una serie di impegni riguardanti la gestione quotidiana permettendo di concentrarsi su nuovi progetti a valore aggiunto, ma è anche facile intuire come consenta all’azienda di affrontare nuove sfide in minor tempo. Con la crescita della mole di lavoro essere riusciti a “migliorare la continuità operativa affidando al
supporto tecnico di Aruba i ticket per gli interventi di routine – dettaglia Lorenzi ci sta agevolando tantissimo, senza distoglierci da attività maggiormente strategiche che la crescita dell’azienda ci impone di seguire senza distrazioni”.
E Accorsi aggiunge: “Oggi che abbiamo risolto la questione del disaster recovery potremmo iniziare a immaginare il passaggio a un cluster o a sistemi ancora più avanzati: anche se l’azienda attualmente non lo richiede, sappiamo di disporre delle basi utili a far evolvere la business continuity nel momento in cui diventasse necessario senza le complicazioni che avremmo con un Ced fisico”.
Questo apre nuove prospettive per ulteriori evoluzioni tecnologiche. In futuro, si potrebbero integrare cluster o sistemi di replica ancora più avanzati, con livelli di ridondanza multipli. Questo permetterà di anticipare eventuali richieste future del Gruppo, così come di rispondere a possibili evoluzioni delle normative in materia di disponibilità, sicurezza e protezione dei dati. Ma è importante mettere a fuoco anche l’attenzione per l’ambito Esg. La crescente importanza dei bilanci di sostenibilità e degli obiettivi Environmental, Social, Governance spinge le aziende a ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale. Passare dal data center fisico a una soluzione in cloud situata in un’infrastruttura innovativa ed efficiente (come quella di Aruba) offre la possibilità di contabilizzare e ottimizzare meglio l’impronta carbonica associata all’IT, dimostrando nei fatti l’impegno verso un modello di sviluppo più sostenibile.

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