Arriva puntuale la classifica Best Workplaces Italia 2025, e come ogni anno l’azienda del settore IT rappresentano un terzo (30%) delle realtà dove i dipendenti amano lavorare.

La ricerca – condotta da Great Place to Work Italia raccogliendo il parere di 203mila collaboratori di 404 realtà attive sul territorio nazionale suddivise in base al numero di dipendenti (10-49, 50-149, 150-499, 500-999 e più di 1.000) – è sempre un momento di bilanci per le aziende sulle proprie strategie legate ai dipendenti e trovare nell’elenco realtà del mondo Ict (dalle grandi alle piccole) con le quali interloquiamo e ci confrontiamo nel nostro lavoro fa “semplicemente” piacere. Anche se “semplice” ottenere questi posizionamenti in classifica non è. 

Così come fa piacere costatare che tra le 75 realtà, le aziende italiane rappresentano metà della classifica e che, anche tra le grandissime aziende, 8 su 15 sono italiane, “a testimonianza che si può fare bene grande impresa anche in Italia ascoltando le persone” precisa Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia.

Aziende dove il 59% dei collaboratori è uomo, il 41% è donna, uno su due (49%) è Millennial, quasi 4 su 10 (39%) sono della GenX e meno di uno su 10 (7%) è della GenZ.

Gli indici più significativi

Guardiamo i parametri più importanti.

1 – La fiducia. “L’elevato livello di fiducia dei collaboratori è il segreto alla base della crescita di fatturato dei 75 migliori ambienti di lavoro italiani” precisa la ricerca secondo la quale la fiducia elevata dei collaboratori (con un trust index medio del 84%) traina il fatturato, in crescita del +19,5%. Anche se l’indicatore del clima di fiducia è sceso dall’89% del 2024, dovuto all’ampliamento del campione con le aziende più grandi che registrano una soddisfazione lavorativa notevolmente più bassa (75%). Se dovessimo fare un raffronto con le categorie dello scorso anno la decrescita sarebbe di due punti percentuali, ma è marcato il distacco con le altre aziende italiane che hanno fatto registrare un trust index medio del 44%.

C’è un divario tra l’indice di fiducia delle piccole aziende presenti nel ranking (96%) rispetto ai dati delle imprese medie (88%), medio-grandi (85%), grandi (78%) e “super grandi” (75%). I settori a più elevata fiducia sono educazione e formazione, advertising & marketing e media, mentre in fondo alla classifica troviamo i settori manifatturiero e produttivo, delle costruzioni e dei trasporti.

2 – La soddisfazione complessiva. L’indice di overall satisfaction, che misura l’eccellenza di un ambiente di lavoro, è pari all’87% nel 2025 (in calo del 5% rispetto al 2024), mantenendo stabili indicatori quali DE&I (diversity, equity, inclusion), flessibilità e welcoming mentre registrano un calo indicatori quali il coinvolgimento dei dipendenti nelle decisioni, nella visione strategica e nella capacità di adattamento ai cambiamenti.

Ma l’indice di soddisfazione nei 75 migliori posti dove lavorare è quasi il doppio rispetto all’indice medio italiano (+44%), soprattutto su temi quali l’orgoglio per il proprio lavoro (+31%), il desiderio di lavorare a lungo all’interno dell’organizzazione (+32%) e la percezione dell’esclusività del proprio impiego (+32%).

“Nella battaglia dei talenti queste aziende trionfano sul resto del Paese proprio perché hanno collaboratori che vogliono rimanere a lavorare nelle loro aziende, ne parlano bene e invitano i propri conoscenti a mandare le loro candidature. Ricordiamoci che la Gen Z diminuisce di numero ed è la generazione con maggior cultura e miglior apertura all’estero che questo Paese abbia mai prodotto, vogliamo farcela scappare?” commenta Alessandro Zollo, Ceo di Great Place to Work Italia.

3 – Il fatturato. Come già accennato, un livello elevato di fiducia dei dipendenti si riflette direttamente sul fatturato aziendale, facendo crescere il giro d’affari del +19,48%. Una percentuale che si stacca in modo evidente dal calo del fatturato dello 0,92% che Istat registra nelle aziende italiane di industria e servizi. “Questo fa capire l’importanza, per lo sviluppo del business aziendale, di avere dei collaboratori coinvolti e soddisfatti, che abbiano fiducia nella strategia”, precisa Bedusa

4 – I settori di  mercato. Un’azienda su 3 (30,67%) appartiene al settore IT, seguono biotecnologie e farmaceutica (14,67%), servizi finanziari e assicurazioni (12%), industria manifatturiera e produzione (10,67%), servizi professionali (6,67%), sanità (5,33%), retail e telecomunicazioni (4%), advertising e marketing, ospedaliero e media (2,67%) e costruzioni, educazione e formazione e trasporti (1,33%).

5 – La distribuzione territoriale. Quasi 7 aziende su 10 (69,3%) hanno sede in Lombardia (52%) e nel Lazio (17,3%), le altre aziende sono distribuite in 11 regioni italiane. Invece Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Campania, Basilicata, Calabria e Sardegna non hanno aziende tra le “best workplaces” sul loro territorio.

La classifica

1 – Tra le aziende con più di 1.000 collaboratori, la migliore in cui lavorare è TP (telecomunicazioni), seguita da AbbVie (biotecnologie e prodotti farmaceutici) e Johnson & Johnson (healthcare).

2 – Tra le aziende con collaboratori tra i 500 e i 999 prima è Hilton (hospitality), seconda è Cisco Systems (information technology), terza è ConTe.it (assicurazioni).

3 – Tra le aziende con dipendenti tra 150 e 499, sul gradino più alto del podio c’è Bending Spoons (information technology), seguita da MetLife (servizi finanziari & assicurazioni) e Vianova (telecomunicazioni).

4 –  Nella categoria tra i 50 e i 149 collaboratori prima Biogen (biotecnologie), seconda Skylabs (consulenza digitale) e terza Galileo Life (healthcare).

5 – Tra le aziende con numero di dipendenti compreso tra 10 e 49, il primo posto lo conquista Auditel (media) davanti a Mindset (information technology) e Eoliann (information technology).

Ma la classifica include nomi interessanti oltre il podio. Tra le aziende del nostro settore troviamo con piacere, oltre a quelle già citate, Esprinet, Lutech, Var Group, Gft Technologies, 4ward, ServiceNow, SentinelOne Vi ritrovate?

La Classifica 2025 delle migliori aziende per cui lavorare in Italia (fonte: Great Place To Work, 2025)
La Classifica 2025 delle migliori aziende per cui lavorare in Italia (fonte: Great Place To Work, 2025)

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