Hpe ha raggiunto l’accordo definitivo con il Dipartimento di Giustizia americano per acquisire Juniper Networks, ottenendo il via libera all’operazione annunciata nel gennaio 2024 per un valore complessivo di 14 miliardi di dollari, destinata a creare un nuovo colosso nel settore del networking con un portafoglio completo, che fa concorrenza diretta al primo attore del mercato, Cisco Systems.
E’ Antonio Neri, presidente e Ceo di Hpe ad enfatizzare in un documento a sua firma il matrimonio con Rami Rahim, Ceo di Juniper, dopo che nell’estate 2024 l’acquisizione aveva già ottenuto il benestare delle autorità regolatorie, dall’antitrust Usa e alla Competition and Markets Authority (Cma) del Regno Unito, fino all’ok incondizionato della Commissione Europea.
Ma l’operazione, la cui chiusura era inizialmente prevista per la fine del 2024 e l’inizio del 2025, aveva ricevuto un fermo a inizio anno da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che denunciava timori per la concorrenza dal momento che l’acquisizione di Juniper Networks va ad eliminare un concorrente chiave nel mercato del networking, portando solo due aziende – Cisco Systems e Hpe – a controllare oltre il 70% del mercato statunitense delle apparecchiature di rete.
In questi giorni l’ultimo ostacolo superato. “L’accordo raggiunto con il Dipartimento di Giustizia apre la strada alla chiusura dell’acquisizione di Juniper Networks da parte di Hpe e ne preserva i benefici per i nostri clienti e azionisti, creando al contempo una maggiore competizione nel mercato globale delle reti – commenta Neri -. Per la prima volta, i clienti avranno un’architettura di rete alternativa e moderna che può supportare al meglio le esigenze delle applicazioni di intelligenza artificiale. La combinazione di Hpe Aruba Networking e di Juniper Networks fornirà ai clienti un portfolio completo di soluzioni di rete sicure e native per l’AI, e velocizzerà la capacità di Hpe di crescere nei segmenti dei data center per l’AI, dei fornitori di servizi e del cloud”.

Due portafogli unificati
L’acquisizione porterebbe Hpe a realizzare una rete sicura progettata appositamente con l’intelligenza artificiale e per l’intelligenza artificiale, con un portafoglio di networking più articolato. Ma ci vorranno mesi prima che le due offerte convergano, fino ad allora il go-to-market di Hpe porterà avanti entrambi i portafogli con servizi dedicati.
“Si tratta di una potente combinazione di due portafogli di networking best-in-class. Insieme, offriremo un portafoglio IT cloud-native completo supportato da operazioni di intelligenza artificiale agentica, inclusa una rete moderna, sicura e AI-native che mantiene la promessa del cloud ibrido e dell’intelligenza artificiale” precisa Neri sottolineano come negli ultimi due decenni, il numero di utenti, dispositivi e applicazioni, e il volume di dati sono cresciuti esponenzialmente generando una complessità significativa che richiede elevate prestazioni e sicurezza della rete.
L’acquisizione di Juniper Networks da parte di Hpe offre un’alternativa di rete interessante. Continua Neri: “Sottolinea l’imperativo del networking mentre entriamo in una nuova era dell’IT definita dalla convergenza senza precedenti tra networking, cloud ibrido e intelligenza artificiale. Ciò significa che la rete deve fare di più che semplicemente connettere utenti, server e storage. Deve adattarsi, scalare e diventare continuamente più intelligente. In parole povere, la rete è importante quanto il silicio per liberare la potenza e il valore dell’intelligenza artificiale”.
I tre pilastri della strategia
Tre i pilastri attorno ai quali si concretizzerà la strategia di networking futura.
La rete gestirà operazioni grazie a soluzioni di AI multivendor, facendo tesoro di oltre 10 anni di data science a dell’apprendimento continuo della rete stessa (1).
Il portafoglio di reti risponderà alle esigenze di tutti i domini (aziende, provider di servizi e cloud) da un’unica piattaforma di gestione cloud-native, con opzioni on-premise e cloud privato virtuale (“Questo offre ai clienti prestazioni end-to-end affidabili e costanti, a supporto di un’esperienza utente ottimale e di un’esperienza operatore semplificata” scrive Neri) (2).
Infine, la sicurezza totale e integrata in rete grazie a un portfolio di sicurezza unificato gestito da una comune interfaccia utente e da un motore di intelligenza artificiale, offrendo una esperienze utente uniforme che permette di risparmiare tempo e aumentare la precisione.
Le due condizioni del DoJ
Ma il Dipartimento di Giustizia (DoJ) americano ha imposto due condizioni chiave ad Hpe per concludere l’acquisizione, al fine di eliminare i timori di una concentrazione eccessiva nel mercato e consentire una concorrenza leale, in particolare nel settore delle soluzioni intelligenti per l’automazione della rete.
La prima condizione è la vendita della attività legate a Instant On (specializzata in reti wifi per uffici distaccati e campus che non hanno competenze interne per gestire le reti), la seconda è la messa all’asta dei diritti di licenza del codice sorgenti di Mist AI (la piattaforma intelligente di Juniper per l’automazione della gestione di rete), senza al momento specificare come questa decisione impatterà sugli sviluppatori dell’azienda.
“Entrambe le aziende condividono valori fondamentali radicati nella collaborazione, nell’innovazione e nella centralità del cliente, creando una solida base che consentirà ai nostri clienti di generare rapidamente valore dalla combinazione” precia Neri.
“Questo è un passo in avanti per rispondere alle esigenze critiche dei clienti: un portfolio completo di soluzioni di rete moderne e sicure per connettere le loro organizzazioni e fornire le fondamenta essenziali per il cloud ibrido e l’AI – commenta a sua volta Rami Rahim, Ceo di Juniper -. Non vediamo l’ora di chiudere questa transazione e di trasformare la nostra visione condivisa in realtà per i clienti enterprise, i fornitori di servizi e quelli di cloud”.
Al termine dell’operazione, Rami Rahim guiderà la divisione networking combinata di Hpe, riportando direttamente ad Antonio Neri e i dipendenti di Juniper entreranno a far parte di Hpe. Con il perfezionamento dell’operazione le azioni ordinarie di Juniper, precedentemente negoziate al Nyse con il simbolo Jnpr, cessano di essere scambiate e quotate alla borsa di New York.
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