In uno scenario IT frammentato, in cui complessità architetturali e normative richiedono una puntuale visibilità sui sistemi per migliorare la resilienza operativa, Elastic propone Elastic Observability, che è la soluzione di osservabilità basata sull’intelligenza artificiale di Elastic Search, fornisce visibilità unificata, informazioni fruibili e capacità di automazione di cui gli Sre hanno bisogno per ridurre al minimo i tempi di inattività, ottimizzare le prestazioni e risolvere gli incidenti più rapidamente. Ne parla Albert Zammar, Regional VP di Elastic, che racconta la proposizione e l’approccio dell’azienda per una visione unificata che risponde alle esigenze di C-level, Soc e responsabili operativi, e si traduce in efficienza continua, conformità e decisioni tempestive anche nei settori critici, come finance, pubblica amministrazione e industria connessa. “Elastic propone un concetto di observability radicalmente diverso da quello di altri attori del mercato – esordisce Zammar – puntando su una visione full-stack ed end-to-end che affonda le sue radici proprio nella centralità del dato.
L’elemento caratterizzante della proposta di Elastic, la “search AI company” è che l’azienda integra la sua profonda competenza nella tecnologia di ricerca con l’intelligenza artificiale per aiutare tutti a trasformare i propri dati in risposte, azioni e risultati. Così è possibile analizzare ogni dato in transito, indipendentemente dalla sua origine – data warehouse, data lake, data mesh che sia -. I dati vengono portati all’interno della piattaforma e generano insights al servizio di tutta l’organizzazione. “Sebbene le tecnologie di ricerca abbiano rivoluzionato il recupero delle informazioni grazie alla capacità di offrire istantaneamente risultati pertinenti da enormi set di dati, ancora oggi presentano difficoltà nella comprensione del contesto e nella generazione di insight. L’intelligenza artificiale, d’altro canto, eccelle nell’analisi di modelli complessi e nella generazione di insight, ma non è in grado di trovare e accedere a informazioni specifiche all’interno di vasti archivi di dati. La fusione di tecnologia di ricerca e intelligenza artificiale, che la proposta Elastic Search AI declina, è in grado invece di trasformare la crescita esponenziale di dati sottoutilizzati e non strutturati in risposte corrette, azioni efficaci e risultati significativi che possono aiutare le organizzazioni a prendere decisioni migliori, massimizzare l’efficienza, promuovere l’innovazione, migliorare l’esperienza dei clienti, migliorare la resilienza operativa e mitigare i rischi per la sicurezza”, sottolinea Zammar.
A rendere possibile questo approccio è l’interazione tra i tool di observability, specificamente sviluppati da Elastic per il tracking dei log, la gestione delle metriche e l’analisi della postura di sicurezza. Zammar: “Parliamo quindi di una visibilità completa, che parte dalla raccolta fino alla correlazione, ed è trasversale allo stack per l’analisi sia delle performance infrastrutturali, sia di quelle applicative”.
L’approccio basato sull’observability, dalla ricerca del dato fino alla correlazione degli eventi, porta una serie di vantaggi importati agli SRE (Site Reliability Engineers). Previene le interruzioni operative e offre una visibilità completa, con un archivio dati unificato e indipendente dai segnali che correla i dati operativi e aziendali, riducendo significativamente i costi di gestione. La piattaforma consente pertanto un controllo profondo anche su questi asset, attraverso gli strumenti di Application Performance Monitoring (APM). Specifica Zammar: “Possiamo monitorare con precisione tutte le metriche delle performance applicative, grazie alla nostra visibilità estesa su tutti i dati aziendali. L’APM non è quindi solo una componente della piattaforma, è integrato nel flusso complessivo di osservabilità”. Zammar smarca un punto fondamentale: “Quando l’obiettivo è migliorare la resilienza operativa, Elastic Observability, fornisce la visibilità unificata necessaria, le informazioni subito fruibili e la capacità di automazione di cui gli SRE hanno bisogno per ridurre al minimo i tempi di inattività, ottimizzare le prestazioni e risolvere gli incidenti più rapidamente”.
I vantaggi per C-level, responsabili di sicurezza e sedi operative
Zammar individua due categorie principali di utenti che traggono beneficio dalla piattaforma. La prima è quella dei decisori, i C-level – “Cio e Cto chiedono strumenti semplici, scalabili e unificati che diano informazioni utili in tempo reale” –. Le aspettative vanno dalla rilevazione tempestiva delle minacce, all’ottimizzazione dei processi, fino alla generazione di valore dai dati, migliorando la produttività interna e l’esperienza utente ed “Elastic permette di essere in grado di rimediare subito a problemi di indisponibilità, capire cosa succede e agire in tempi rapidi”. Elastic risponde quindi con una piattaforma scalabile e dotata di capacità di analisi in tempo reale “con AI e machine learning che permettono di trattare volumi enormi di dati, identificando pattern significativi in modo tempestivo”. Così è possibile prendere decisioni informate e immediate “con tutti gli strumenti necessari per capire quali sono le cause dei problemi, non solo i sintomi”. La seconda categoria è rappresentata dai responsabili operativi, anche nelle sedi periferiche: “Hanno bisogno di guadagnare una visibilità completa e il consolidamento degli strumenti in ambienti ibridi e multi-cloud complessi con un Tco inferiore, e con una “prevedibilità” dei costi che eviti eccedenze di fatturazione.
I vantaggi per finance, PA e industries
Tra i settori industriali più sensibili all’offerta di Elastic e che già traggono importanti vantaggi dalla proposta per l’observability, Zammar individua in primis finance e pubblica amministrazione. “Nel settore bancario c’è un bisogno chiaro di visibilità sui dati in tempo reale, di ottimizzazione della user experience e di continuità del servizio. A questo si aggiunge il fattore normativo: Gdpr e Dora impongono strumenti di log management e performance monitoring”. Ed Elastic consente non solo la visibilità su ciò che accade, ma anche “l’identificazione immediata di dati sensibili all’interno dei data lake, permettendo l’attivazione di policy di sicurezza in modo rapido”. Anche nella pubblica amministrazione il contesto normativo è determinante. Prosegue Zammar: “L’Acn ha recepito la direttiva Nis (Decreto Legislativo 4 settembre 2024, n. 138, Ndr.) e le PA devono dimostrare conformità su sicurezza e conservazione dei log a lungo termine ed Elastic risponde a queste esigenze in modo strutturato, e con strumenti pronti all’uso”.

E per quanto riguarda i vantaggi per le industry, Zammar mette a fuoco direttamente con un caso e numeri concreti i vantaggi che la piattaforma Elastic porta.
La più grande azienda italiana di distribuzione del gas naturale con la proposta Elastic Observability ha raggiunto tre obiettivi fondamentali: “Ridurre del 25% il mean time to recover, consolidare i tool risparmiando il 35% sui costi e ottimizzare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la gestione dei dati”. Un risultato notevole, anche considerando la mole di dispositivi coinvolti. “Parliamo di milioni di smart meter monitorati da remoto: un ecosistema IoT che genera flussi di dati continui, complessi e vitali per i processi di fatturazione e distribuzione del gas”, dettaglia Zammar. La piattaforma Elastic ha permesso di raccogliere e analizzare questi dati, garantendo correttezza nella fatturazione e riducendo drasticamente le controversie: “Il valore è sia operativo, sia commerciale: meno errori, meno reclami, più efficienza. E questo è stato possibile grazie alla capacità di correlare dati di telemetria con i dati di business”.
Elastic Observability, proposta aperta e flessibile
Tratto distintivo di Elastic Observability è l’approccio open, riconosciuto e apprezzato. Elastic ha già superato i 5 miliardi di download con una diffusione pressoché globale. “Essere ‘open’ – specifica Zammar – non significa solo rendere disponibile il codice, ma abilitare interoperabilità, integrazione con tool e database, evitare il lock-in dei fornitori. Proprio per questo supportiamo e contribuiamo attivamente allo sviluppo di OpenTelemetry”. Zammar sottolinea i vantaggi di questa scelta: “La flessibilità è un driver importante. I clienti vogliono evitare vincoli e interfacciarsi con ambienti complessi, e con Elastic questo è possibile. L’adozione di OpenTelemetry è parte integrante di questa filosofia. Ed è anche una garanzia per il futuro”. Riguardo alla semplicità di implementazione, Zammar distingue poi due scenari. “Se un cliente parte da zero, la piattaforma è autoconsistente e veloce da avviare. Ma anche in caso di migrazione da ambienti legacy, Elastic mette a disposizione strumenti automatizzati che semplificano e velocizzano il passaggio. Non parliamo solo di tecnologia, ma anche di esperienza d’uso”. Inoltre, ogni cliente può personalizzare la propria esperienza grazie a Kibana, il tool per il dashboarding di Elastic – “Con Kibana si possono creare viste personalizzate in funzione degli obiettivi. Le implementazioni, dunque, sono rapide ma flessibili, adattabili a ogni esigenza”.
Sono le competenze dei partner ad entrare in gioco poi nell’implementazione dei progetti su misura per le aziende. Elastic adotta un modello di go-to-market che fa leva proprio sul canale: “Lavoriamo con rivenditori, system integrator e i principali hyperscaler. I nostri partner non si limitano alla rivendita, ma forniscono i servizi professionali necessari, supportano nell’implementazione, e realizzano le personalizzazioni necessarie. Il canale è fondamentale nella nostra strategia”. Anche i grandi progetti delle aziende che sfruttano l’erogazione in cloud sono gestiti dai system integrator, ma in tutti i casi la proposta Elastic resta fruibile nell’ambiente preferito.
La piattaforma è infatti disponibile on-premise, in private cloud o come servizio nel cloud pubblico. Prosegue Zammar: “Elastic Cloud si può trovare e provare direttamente nei market place di Aws, Azure e Google Cloud. E’ accessibile a tutte le realtà di business. Aspetti che confermano scalabilità e flessibilità del modello, nonché la sua adattabilità a realtà di ogni dimensione”. In sicurezza. “Elastic ha ottenuto tutte le principali certificazioni: Fips (Federal Information Processing Standard), Iso 27001, Nis2, tra queste. I dati dei clienti sono cifrati e noi non vi accediamo. Lavoriamo nel rispetto pieno delle normative e questo è un aspetto cruciale, soprattutto per il settore pubblico”, specifica Zammar.
Vale anche per l’utilizzo dell’AI che rientra in un perimetro di conformità rigoroso, per cui Elastic offre funzionalità avanzate per sfruttare l’intelligenza artificiale generativa con un’esperienza su misura per le esigenze del team aziendale senza mettere a rischio la protezione dei dati e, per quanto riguarda il tema specifico dell’Observability, per esempio, con Elastic AI Assistant offre un assistente basato sul linguaggio naturale che consente di concentrarsi sulle informazioni più rilevanti. “Siamo già pienamente compliant e possiamo garantire sicurezza ed efficienza insieme”, conclude Zammar, ribadendo il focus della strategia su cui si basa la proposta: “aperta, interoperabile, scalabile e compliant by design”.
Per saperne di più scarica il whitepaper: The Total Economic Impact Of
Elastic Observability
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