Aziende ed organizzazioni impegnate a trasformare business e processi si trovano a sostenere una serie di passaggi critici. Sono chiamate ad allineare i loro sforzi ai trend della trasformazione digitale globale in atto e comprendono quindi che l’adozione della Generative AI non è più un orizzonte la cui proiezione è rimandabile al futuro, ma un elemento strutturale dei modelli operativi aziendali. Con la diffusione dell’intelligenza artificiale generativa, di fatto disponibile a tutti, se ne è intuito il potenziale ma si è fino ad oggi compiuto solo il primo tratto di un lungo percorso. Serve – in primis, ed in fretta – passare dal suo utilizzo come semplice digital enabler sperimentale a componente tecnologica integrata nei workload. Oggi, però, questo percorso si arricchisce di una nuova direttrice evolutiva: quella dell’Agentic AI, come forma avanzata e più “autonoma” di intelligenza artificiale in grado di agire, pianificare e prendere decisioni complesse in ambienti dinamici. L’analisi dei dati raccolti da NTT DATA nel suo Global GenAI Report e la riflessione strategica che accompagna questa fase, mettono in evidenza la necessità per le imprese di dotarsi di strategie solide, responsabili e declinabili a scalare, pronte a cogliere le opportunità degli agenti intelligenti e ad affrontare le sfide di governance che la stessa AI implica.

Lo scenario

Il Global GenAI Report di NTT DATA, sviluppato sulla base di un’indagine condotta su oltre 2.300 decision maker in 34 mercati e 12 diversi vertical, restituisce uno scenario in cui a fronte di un generalizzato ottimismo sull’utilizzo della GenAI (per il 70% del campione), ben il 99% delle organizzazioni prevede ulteriori investimenti in GenAI nel prossimo futuro ed il 97% dei Ceo si attende un impatto concreto e tangibile da questa tecnologia. L’entusiasmo verso la GenAI è palpabile, ma non se ne nascondono le criticità: quasi la metà dei Ciso si dichiara preoccupata o “sopraffatta” dal ritmo con cui l’intelligenza generativa evolve e viene adottata, e il 74% delle aziende afferma che le proprie ambizioni per quanto riguarda l’utilizzo dellaGenAI sono in conflitto con gli obiettivi di sostenibilità. A fronte di questa consapevolezza crescente, emerge la necessità di integrare le strategie di AI all’interno delle strategie di business complessive. Oggi l’83% delle imprese dichiara di avere una strategia per la GenAI, ma in oltre la metà dei casi questa strategia non è ancora pienamente allineata con i piani di sviluppo aziendale.

Sentiment Summary fonte: Global GenAI Report, NTT DATA, 2025)
Il sentiment summary riguardo la GenAI (fonte: Global GenAI Report, NTT DATA, 2025)

Quello che fino a pochi mesi fa era quindi ancora definibile come un momento o una fase di sperimentazione, oggi cede il passo alla ricerca concreta di valore. Nove aziende su dieci riferiscono di aver cumulato una certa “fatica” nei progetti pilota, cioè un senso di frustrazione legato alla continua proliferazione di test non seguiti da scalabilità. Questo segna una nuova fase, in cui la priorità diventa selezionare use case ad alto impatto, misurabili, scalabili, in grado di migliorare l’efficienza, sostenere le regole di compliance, supportare la customer experience. In particolare, la funzione IT e i team operativi sono indicati come i principali promotori delle iniziative AI, mentre la fiducia del top management sarebbe essenziale, tanto più in un momento in cui è necessario innestare i vantaggi dell’Agentic AI nei progetti, perché poi spetta alle C-line declinare il modo in cui verrà adottata, integrata e scalata come priorità strategica, mentre oggi è ancora solo il 64% dei dirigenti a prevedere una trasformazione significativa nel proprio settore già entro il 2025.

GenAI e Agentic AI, perché è necessario agire subito

Da questo scenario nasce la riflessione contenuta nell’approfondimento The AI Responsibility Crisis: Why Executive Leadership Must Act Now un interessante studio pubblicato da NTT DATA, che sottolinea la gravità di un gap pericoloso tra l’entusiasmo operativo e la consapevolezza strategica ai vertici. L’AI è, infatti, una tecnologia pervasiva, ma anche fragile. I modelli generativi sono in grado di influenzare processi decisionali critici, proporre soluzioni, automatizzare interazioni e interpretare dati sensibili; l’Agentic AI concretizza di fatto la declinazione nei processi di queste possibilità. Tutto questo richiede una visione chiara da parte di tutta la C-line, capace di guidare l’evoluzione tecnologica attraverso policy etiche, standard di trasparenza, sistemi di controllo e framework di sicurezza.

Il punto di vista del C-suite sui fattori che maggiormente influenzano la capacità delle organizzazioni di bilanciare innovazione e responsabilità
Il punto di vista del C-suite sui fattori che maggiormente influenzano la capacità delle organizzazioni di bilanciare innovazione e responsabilità (fonte:The AI responsibility gap – Why leadership is the missing link, NTT DATA, 2025)

Il rischio, altrimenti, è che o si rinuncia all’innovazione con l’AI, prima ancora di comprenderne il potenziale effettivo, o – peggio – che l’AI venga adottata senza un’adeguata cultura di responsabilità, con conseguenze potenzialmente dannose in termini di bias, danni reputazionali, disallineamento tra obiettivi e risultati.  La ricerca indica inoltre che solo poco più della metà dei dirigenti valuta positivamente le capacità GenAI della propria organizzazione, ma anche che appena il 49% dei clienti condivide questa percezione. A conferma di questo scollamento, solo un terzo delle aziende traccia con regolarità i livelli di utilizzo e il valore creato dalla GenAI nei processi reali. Una gestione dell’AI efficace, sostiene NTT DATA, non può prescindere da un framework che combini visione etica, capacità organizzativa e padronanza tecnologica. Per questo motivo, il ruolo del partner tecnologico non è più accessorio, ma diventa determinante per guidare la trasformazione, integrare competenze, assicurare governance e sostenibilità.

Agentic AI, come cogliere tutti i vantaggi della GenAI

E’ questo lo scenario attuale entro cui si inserisce il necessario passaggio evolutivo verso l’Agentic AI, nuova generazione di intelligenze autonome capaci non solo di rispondere a prompt o generare contenuti, ma di agire in modo proattivo, imparare nel tempo, adattarsi al contesto e raggiungere obiettivi di business. E’ evidentemente un paradigma nuovo ma anche un tratto distintivo della prossima fase evolutiva della GenAI. Mentre l’intelligenza generativa ha già dimostrato di migliorare la produttività individuale e la capacità di innovazione creativa, l’Agentic AI promette di ridefinire l’intero ciclo operativo aziendale, intervenendo nella gestione autonoma dei flussi, nell’automazione adattiva e nella trasformazione dei processi middle-office in workflow AI-native.

A differenza dei modelli precedenti, un agente intelligente non si limita ad assistere, ma è in grado di decidere, pianificare, negoziare priorità e coordinarsi con altri agenti o con esseri umani. Si passa così da un’intelligenza artificiale descrittiva a una prescrittiva, dove il sistema può orchestrare azioni complesse in autonomia. Questo approccio ha già dimostrato un potenziale trasformativo nei contact center, nell’automazione documentale, nella gestione dei flussi di approvazione e nei processi di marketing. Alle aziende è però richiesto un precisio impegno per avvantaggiarsi nel modo corretto dell’Agentic AI: la diffusione di agenti intelligenti richiede, infatti, una architettura tecnologica all’altezza, con piattaforme modulari, un controllo umano costante nei passaggi critici e una cultura del cambiamento organizzativo centrata sulla collaborazione tra funzioni.

La strategia e l’approccio di NTT DATA

L’approccio proposto da NTT DATA è quello di accompagnare i clienti lungo questa transizione attraverso un modello integrato, che va dalla consulenza strategica alla declinazione delle tecnologie, fino alla governance. Con la proposta di Smart AI Agent  questa strategia smarca un significativo passaggio concreto per consentire alle aziende di adottare e sfruttare i benefici dell’Agentic AI. La proposta Smart AI Agent è progettata per comprendere istruzioni complesse, aggregare informazioni da fonti diverse e agire su sistemi aziendali in tempo reale, generando insight, azioni e contenuti con un elevato grado di autonomia. Ed il sistema è già stato testato in settori ad alta intensità operativa come l’automotive, il banking e l’energia, dimostrando capacità di accelerare i cicli di sviluppo, migliorare l’efficienza delle operation e ottimizzare la gestione documentale. La proposizione NTT DATA si articola su più livelli: una piattaforma tecnologica scalabile, integrabile sia su cloud pubblici sia su ambienti privati a seconda dei requisiti normativi; un framework di governance che include sicurezza, privacy e compliance; un modello di supporto che affianca il cliente anche nelle fasi di change management e formazione del personale.

A supporto della scalabilità è stato anche lanciato un ecosistema di “plugin agentici” per estendere l’intelligenza a sistemi legacy e bot esistenti, trasformandoli in veri e propri agenti intelligenti attraverso l’utilizzo di API proprietarie. Dal punto di vista industriale, l’obiettivo dichiarato di NTT DATA è generare due miliardi di dollari in ricavi legati alla nuova soluzione entro il 2027, confermando l’ambizione di posizionarsi come leader globale nella fornitura di AI agentiche su scala enterprise. Ma al di là dei numeri, ciò che emerge è il valore di un approccio olistico, capace di coniugare tecnologia, cultura, processi e valore, con un impianto responsabile in grado di sostenere la fiducia dei clienti, delle istituzioni e dei dipendenti. L’integrazione della GenAI, e della sua declinazione agentica, all’interno della strategia aziendale non è opzionale, ma rappresenta il passaggio necessario per garantire competitività, resilienza e capacità predittiva. Tuttavia, questo percorso non può essere affrontato in modo frammentato o opportunistico. Serve una visione integrata, una guida consapevole da parte del top management, una piattaforma tecnologica sicura e un partner affidabile che accompagni l’impresa nella scalabilità, nel controllo e nella creazione di valore. NTT DATA, con la sua strategia, l’ecosistema di soluzioni e la proposta Smart AI Agent, si propone esattamente in questo ruolo: catalizzatore del cambiamento e garante di un’adozione responsabile e sostenibile dell’intelligenza artificiale generativa e agentica. Una visione che unisce evoluzione tecnologica, impatto industriale e responsabilità etica.

Per saperne di più scarica il white paper: Global GenAI Report

Leggi tutti gli approfondimenti della Room AI Metamorphosis by NTT DATA

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