Il reporting ESG si configura oggi come un ambito di riflessione e di intervento strategico per le imprese che intendono trasformare gli impegni di sostenibilità in risultati misurabili, per rafforzare la fiducia degli stakeholder, come anche per sostenere ed indirizzare in modo vantaggioso la crescita. Secondo Gartner, solo il 38% dei business leader ha già integrato la sostenibilità ambientale nei processi decisionali, un dato che evidenzia come la distanza tra obiettivi e realizzazioni sia ancora significativa. La definizione di una strategia aziendale di sostenibilità comporta la capacità di chiarire gli esiti attesi e le risorse disponibili, generando impatti diretti come la conformità alle direttive, l’ottimizzazione dei processi e la trasformazione dei modelli di business. Allo stesso tempo è necessario valorizzare i benefici indiretti, tra cui la riduzione dei costi operativi o una maggiore competitività, che oggi – secondo Gartner – meno del 10% delle imprese dichiara di aver pienamente raggiunto.
I decision maker devono quindi affrontare scelte complesse, bilanciando esigenze di costo, liquidità, servizio e impatti ambientali o sociali. In proposito, Capgemini Research Institute, rileva che più della metà dei dirigenti (56%) afferma che la propria organizzazione sta integrando sempre più la dimensione sociale nella strategia ESG, mentre l’investimento medio annuo in pratiche di sostenibilità ambientale è aumentato, tra il 2023 ed il 2024, di 1,4 milioni di dollari in più per azienda. Questo in una traiettoria che non procede in modo lineare e che, appunto deve tenere conto dell’evoluzione delle normative. Solo per dare i riferimenti principali, per esempio, in Europa la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) ha già introdotto obblighi specifici di rendicontazione, consolidati dagli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), che estendono l’obbligo a migliaia di imprese con il fine di rafforzarne la trasparenza e la comparabilità tra i dati prodotti.
L’approccio e il metodo di Var Group
Il processo di rendicontazione ESG richiede la raccolta, l’elaborazione strutturata, l’analisi ed il reporting dei dati non finanziari—ambientali, sociali e di governance—che delineano l’impegno aziendale verso la sostenibilità, tenendo presente l’importanza del concetto di “double materiality”, ossia dell’impatto delle scelte ESG sia verso l’esterno sia sulle performance finanziarie dell’organizzazione. A supporto di questa attività, emergono piattaforme tecnologiche dedicate al reporting e alla gestione integrata dei dati ESG: tali strumenti sono sempre più richiesti per affrontare la complessità normativa, automatizzare l’aggregazione delle informazioni e garantire output affidabili e verificabili. Ma oltre alle piattaforme il tema richiede un approccio di metodo. L’integrazione tra reporting ESG, fiducia degli stakeholder e crescita—come evidenziato da Gartner—trova concreta realizzazione nella proposta di Var Group. L’offerta di Sustainability Solutions di Var Group si fonda su un ecosistema di tecnologie e servizi finalizzati a rafforzare la governance aziendale, promuovere la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, e garantire il monitoraggio e la rendicontazione efficace dei KPI ESG.
Var Group ha scelto un approccio circolare a sostegno degli obiettivi di sostenibilità delle aziende, in cui ogni fase è supportata da tecnologie e servizi digitali per garantire un percorso completo e misurabile. Si parte dalla valutazione della sostenibilità, con strumenti di assessment e self-assessment che consentono alle imprese di avere un quadro chiaro della propria posizione di partenza e delle aree di miglioramento. Su queste basi si costruisce la fase di pianificazione, che comprende l’analisi di materialità, il coinvolgimento degli stakeholder, la definizione del piano strategico e la roadmap degli interventi, fino alla gestione del rischio climatico in linea con gli standard (EU Taxonomy, TCFD e CDP). Il modello distingue poi tra la sostenibilità dell’IT, che riguarda l’infrastruttura digitale, il cloud, lo storage e la sicurezza progettati per ridurre consumi e impatto, e la sostenibilità con l’IT, cioè l’utilizzo della tecnologia per ottimizzare asset, processi produttivi e supply chain, migliorare l’efficienza energetica e gestire le risorse umane. Fondamentale è, a valle, la fase di analisi, basata su raccolta e interpretazione dei dati con strumenti avanzati come blockchain, intelligenza artificiale e machine learning. Infine, Var Group completa il ciclo con la certificazione e la comunicazione della sostenibilità, assicurando conformità agli standard, qualità del reporting e trasparenza verso gli stakeholder.
Il valore della partnership con IBM
Per sostenere la volontà di offrire alle imprese un percorso concreto verso la sostenibilità, capace di unire tecnologia, competenze e visione strategica Var Group riconosce il valore delle partnership, in particolare con IBM. L’obiettivo, infatti, non è semplicemente quello di fornire strumenti digitali avanzati, ma di accompagnare le aziende in un cambiamento profondo, che integra l’innovazione nei modelli di business e nei processi operativi. IBM per questo mette a disposizione una piattaforma tecnologica solida, costruita su cloud ibrido, intelligenza artificiale e automazione, mentre Var Group porta la conoscenza del contesto italiano e la capacità di personalizzare i progetti sulla base delle esigenze specifiche dei clienti. Il valore di questa alleanza si traduce nell’approccio “client zero”: Var Group sperimenta in prima persona, insieme a IBM, soluzioni e modelli organizzativi che vengono poi trasferiti alle imprese clienti. In questo modo, ciò che viene proposto è già stato testato, validato e ottimizzato, garantendo affidabilità e rapidità nell’adozione. Il risultato è una partnership che non si limita a fornire tecnologia, ma che diventa un acceleratore di sostenibilità: le imprese possono misurare con precisione i propri impatti, migliorare l’efficienza e rafforzare la fiducia degli stakeholder, trasformando gli obblighi di compliance in una leva di crescita e innovazione.
La proposta IBM Envizi ESG Suite
La partnership tra Var Group e IBM trova un punto di forza concreto nella scelta e nell’adozione di IBM Envizi ESG Suite che rappresenta oggi uno standard di riferimento per la gestione e la rendicontazione dei dati di sostenibilità. La soluzione consente alle imprese di trasformare la complessità normativa e operativa in un processo strutturato e trasparente, riducendo i tempi di raccolta, consolidamento e reporting e assicurando la qualità e la certificabilità dei dati. Envizi, infatti, si propone come un sistema unico di record, capace di integrare oltre 500 tipologie di dati energetici e ambientali, provenienti da fonti eterogenee come utility, Erp aziendali, sistemi IoT e i dati dei fornitori di filiera. La piattaforma offre funzionalità avanzate per la “contabilità del carbonio” di livello finance, la rendicontazione completa secondo i principali standard ESG e la tracciabilità delle performance rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione.

Uno degli elementi distintivi è la capacità di gestire le emissioni Scope 1 e Scope 2, fornendo strumenti per il calcolo accurato e l’automazione dei dati secondo il GHG Protocol. Le aziende possono così preparare informazioni affidabili per la compliance normativa e per i framework volontari di disclosure, riducendo l’utilizzo di fogli di calcolo e minimizzando errori. Ancora più strategica è la copertura delle emissioni Scope 3, che consente di calcolare l’impatto lungo tutta la catena del valore – a monte e a valle – attraverso modelli spend-based, data hybrid o supplier-specific. Entriamo solo un poco di più nei dettagli.
Il modulo di supply chain intelligence, per esempio, è pensato per coinvolgere i fornitori in modo scalabile, raccogliendo dati sul carbon footprint dei prodotti e migliorando la qualità delle informazioni. In questo modo, Envizi permette non solo di rispettare i requisiti di rendicontazione, ma anche di ottimizzare le performance ambientali della filiera. A queste capacità si aggiungono strumenti avanzati di planning e analytics, che integrano funzioni di simulazione, machine learning e forecasting. Le imprese possono così modellare diversi scenari di riduzione delle emissioni, monitorare i target net-zero, valutare gli investimenti e prendere decisioni basate su dati predittivi.
Per Var Group, la scelta di IBM Envizi non significa soltanto dotarsi di una piattaforma tecnologica di primo livello, ma soprattutto di mettere a disposizione dei clienti un’offerta che combina compliance, trasparenza e creazione di valore competitivo, rendendo la sostenibilità un fattore di crescita concreta. Ne parliamo in un contributo dedicato.
Per saperne di più scarica il whitepaper: Var Group, Bilancio di sostenibilità 2024
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