La strategia di Sap per il 2018 in Italia prende da sempre il via in autunno, da quel Sap Forum momento di incontro e di analisi di mercato, che raccoglie piccoli e grandi imprenditori e che dalle ultime edizioni porta sul palco non solo tecnologia ma aziende che raccontano come la trasformazione digitale impatterà sul loro business nel 2018 e negli anni a venire. Una scelta, quella di partire dalle testimonianze ormai sempre più nella logica dei vendor, per scatenare la curiosità degli indecisi e innescare processi di emulazione con riflessi sul sistema paese.

Luisa Arienti, Amministratore Delegato di SAP Italia
Luisa Arienti, Amministratore Delegato di SAP Italia

Per Luisa Arienti, amministratore delegato in Italia, Lamborghini Automobili e Velp Scientifica possono essere due casi emblematici per testimoniare il coraggio e i benefici dei percorsi messi in atto dalla digital transformation. “Senza dimenticare che la stessa SAP una decina di anni fa, senza motivi particolari né ragioni di calo di fatturato, aveva deciso di modificare i propri processi interni e il portafoglio prodotti, per anticipare le esigenze delle aziende” spiega Arienti. Erano già nell’aria quattro tendenze che sarebbero diventate a breve un mood per tutte le aziende: la trasformazione digitale non era più vista come un progetto dell’IT o di singoli silos, era tale da cambiare fortemente il business dell’azienda, tale da impattare sulle relazioni con i clienti e tale da ridefinire in modo diverso i legami con i partner.

Lamborghini, non solo auto

Partiamo da Lamborghini, un’eccellenza italiana e un brand conosciuto a livello internazionale per il design innovativo e le prestazioni delle auto, prodotte nello storico stabilimento di Sant’Agata Bolognese e vendute in tutto il mondo da una rete di 200 dealer. E fin qui è storia. Ma, in un mercato in cui neanche le eccellenze possono rimanere a guardare, la decisione di entrare nel mercato dei Suv con la produzione di un nuovo modello battezzato Urus ha rimescolato le carte, anche produttive.
Il  SSuv, meglio Super Suv, al di là della macchina è di fatto il punto di arrivo di un programma di investimenti, denominato Manifattura Lamborghini, atto a realizzare un moderno impianto produttivo organizzato secondo i principi dell’Industry 4.0. E qui ci concentriamo.

Dal punto di vista degli aspetti tecnologici, il progetto di implementazione, realizzato con il supporto del partner Kpmg, sfrutta la soluzione SAP Manufacturing Execution (SAP ME, MII, PCo e Visual Enterprise) con elementi di innovazione in tutte le aree dell’impianto: Digital Manufacturing (in tutte le fasi del processo gli operatori sono guidati dal sistema con dispositivi touch screen), Visualizzazione 3D, per le istruzioni di montaggio, che permettono di rilevare difetti e non conformità in qualsiasi momento della produzione; Tracciabilità Paperless dei componenti senza che sia necessario stampare documenti cartacei; Collaborative Automation, grazie a Collaborative Robot e Carrelli a Guida Automatica impiegati nel processo di assemblaggio vetture; Manufacturing Data & Analytics su tutti i dati di produzione, utili sia per definire i trend, i Kpi, e parametri legati a ogni dato gestito. E’ una vera fabbrica digitale.

Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer, Member of the Management Board di Automobili Lamborghini
Ranieri Niccoli, CMO di Automobili Lamborghini

 “A partire dalla fondazione nel 1963, quando Ferruccio Lamborghini decise di dedicarsi alle automobili sportive,  Automobili Lamborghini ha sempre ricercato modi per innovare e nella fase attuale stiamo applicando paradigmi 4.0 alla nostra supply chain – spiega Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer, Member of the Management Board di Automobili Lamborghini -. Il Manufacturing Execution System (MES) di SAP rende più efficiente il processo produttivo e valorizza il lavoro dei nostri artigiani, è una piattaforma che ci permette di supportare al meglio i processi di progettazione e produzione, e di gestire i dati”.

Velp Scientifica, non solo strumenti

Giovanni Passoni, Amministratore Delegato di Velp Scientifica
Giovanni Passoni, Amministratore Delegato di Velp Scientifica

In ambito diverso il progetto di Velp Scientifica, piccola e media azienda di sessantina di persone che produce macchine e strumenti per l’analisi scientifica in campo alimentare e ambientale. Un progetto che   si lega alla necessità di integrare soluzioni Iot nei prodotti, che vengono veicolati in cento paesi con una rete di 300 partner.  “Siamo un’azienda di produzione di strumenti da laboratorio – spiega Giovanni Passoni, Amministratore Delegato di Velp Scientifica che ha fatto leva su strumenti di Erp e Crm di Sap, anima del nostro sviluppo, ma dal 2016 abbiamo deciso di integrare soluzioni di Internet of Things nei nostri prodotti, utilizzando SAP Leonardo per ridurre il divario tra operatori e ricercatori, in modo da  capire meglio come gli operatori interagiscono con gli strumenti. SAP Leonardo, per noi è un investimento che guarda alle sfide di lungo periodo, non di breve, ma ha al suo interno best practice che ci aiutano a crescere, lasciando al management lo spazio per focalizzarsi sulle attività core dell’azienda”.

Due casi che hanno un forte elemento in comune: entrambi, cambiando processi consolidati, si aprono a nuove sfide che porteranno a trovare nuovi ambiti di sviluppo ma, inevitabilmente, anche nuovi competitor. Mai tranquilli.  

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