Sono i partner, o meglio è l’ecosistema di partner e di alleanze tecnologiche, i protagonisti a Monza della terza edizione del VeeamON Forum 2018 che analizza i trend di mercato legati a come cambia la gestione del dato nell’era di IoT e AI, delineando nello stesso tempo le strategie future di Veeam per proteggere le infrastrutture sulle quali i dati risiedono.

Un percorso che, in 8 anni dalla nascita, ha portato l’azienda ad avere in giro d’affari di 830 milioni di dollari e 300.000 clienti a livello mondiale, prima piccole realtà che approcciavano il mercato della virtualizzazione, poi nel tempo anche clienti medio e grandi. “E’ funzionato il passaparola nel nostro caso – esordisce Albert Zammar, Vice President per l’area Semea di Veeam –: il Net Promoter Score, cioè l’indice che segnala quando gli stessi clienti fanno da promoter all’azienda è di 73, in un mercato dove Apple si attesta a 72, Amazon a 69, Netflix a 68”. Un passaparola che annovera aziende dal calibro di Carmax, una rete di concessionari negli Usa, che ha deciso di cambiare il proprio data center con una infrastruttura più moderna e questo ha permesso all’azienda di liberare risorse IT in ottica di business.

VeeamOnForum 2018 - Albert Zammar, VP Semea Veeam e Carlo Alberto Carnevale Maffè, Associate Professore SDA Bocconi School of Management
VeeamOnForum 2018 – Albert Zammar, VP Semea Veeam e Carlo Alberto Carnevale Maffè, Associate Professore SDA Bocconi School of Management

Il percorso storico delle quattro rivoluzioni industriali – vapore, elettricità, computing, fino all’intelligenza artificiale – porta oggi le aziende a volere l’Intelligenza anche nella gestione delle loro infrastrutture. Un concetto che Veeam ha fatto proprio passando dalla strategia di Availabilty dello scorso VeeamON Forum 2017, a quella di Hyper Availability, “dove l’intelligenza è nella soluzione stessa, che si autogestisce proprio grazie agli algoritmi di machine learning. Qualsiasi disservizio oggi fa notizia, oggi non è più ammissibile non avere i dati sempre disponibili o servizi non sempre attivi” precisa Zammar.

Anche per questo la proposta di Veeam si è trasformata negli anni attraverso diversi momenti: un primo concentrato sul backup dei dati, un secondo sul recupero dei dati, un terzo sulla disponibilità (2017) e un quarto sulla iper-disponibilità. “Oggi l’applicazione di algoritmi di AI all’interno delle soluzioni per essere in grado di anticipare eventi futuri è la nuova frontiera – precisa il vice president -. Siamo nell’era dell’Hyper Availability dovuta al fatto che i dati sono generati da un’infinità di fonti, nessuno tollera più disservizi sui dati (diventati iper-critici per le organizzazioni), sempre più in aumento (soggetti a iper-crescita). La nuova aspettativa è quella della Hyper Availability”.

Sono proprio la portata e la complessità legate alla gestione di una quantità di dati che cresce in modo esponenziale a richiedere un nuovo approccio, che superi la tradizionale gestione dei dati policy-based e si sposti verso sistemi behavior-based, in modo che i dati si auto-gestiscano in modo più autonomo e forniscano insight in tempi brevi, che possono avere ritorni sul business dell’azienda.
“Le macchine nella varie rivoluzioni industriali hanno regalo il tempo all’uomo – incalza Carlo Alberto Carnevale Maffé, Associate Professor SDA Bocconi, ripercorrendo l’impatto della tecnologia nella vita lavorativa -. In 150 anni si lavora il 40% di tempo in meno, grazie alle varie tecnologie il tempo è stato ritrovato, citando Marcel Proust. Ma il punto è che del tempo ritrovato, l’uomo ne spende il 47% (una media di 5 ore a settimana) sullo smartphone (e 1 persona su 4 spende più di 50 ore). Una sorta di gatto che si morde la coda: la tecnologia libera il tempo ma poi se lo riprende”.

VeeamOnForum 2018 - Rivoluzione industriale
VeeamOnForum 2018 – Rivoluzioni industriali

In una economia in cui utenti e aziende privilegiano l’acquisto di servizi più che di beni, l’Hyper Availability diventa una condizione imprescindibile del servizio stesso: lo scorso anno si sono vendute più auto a flotta che auto singole, a testimoniare che anche le auto sono sempre più vissute come un servizio. “Il car-to-go a Milano, che nel raggio di 300 metri offre una disponibilità di servizio, ha fatto radicalmente cambiare le scelte economiche di acquisto delle famiglieù. in passato le auto erano considerate un bene oggi le auto si considerano un servizio pagato a consumo” esemplifica Maffè.

Uno scenario reso possibile dal cloud computing, un mercato che cresce del 20% anno su anno (“non c’è nulla che cresce a questo ritmo” precisa Maffè) e che poggia su reti sempre più performanti. “I clienti usano tecnologie multi cloud, ma solo l’11% ha ottimizzato i propri processi” precisa Alberto Degradi, Infrastructure Leader di Cisco, che ribadisce l’impegno nella direzione di aiutare i clienti a trasformare i processi, a trattenere e attirare i talenti, a personalizzare le soluzioni. Secondo Cisco, partner tecnologico di Veeam, la strategia per agire in un mondo multi cloud, deve poggiare su una rete intelligente e intuitiva, che sia sicura by design. “La Hyper Availability presuppone una rete sicura, in grado di gestire i dati in modo analitico e rapido, più automatizzato che in passato” precisa Degradi.

Oggi andiamo verso il mercato dell’Intelligence Data Management, che richiede nuove professionalità anche tra i partner: la Hyper-Availability Platform di Veeam prevede che i dati si auto gestiscano e forniscano insight di business e operativi in tempi breve, ma richiede nuove competenze anche nei profili di vendita.

VeeamOnForum 2018 - Alberto Degradi, Infrastructure Leader di Cisco
VeeamOnForum 2018 – Alberto Degradi, Infrastructure Leader di Cisco

Competenze, l’etica del dato

In Italia i clienti di Veeam sono 19.000 e il legame con i partner ha permesso di crescere, attraverso un processo di contaminazione. Le competenze dei partner richiedono non solo attenzione alla tecnologia, ma anche a tutto ciò che ruota intorno ai dati, all’etica del dato, alla consapevolezza di come gestirlo (Il Gdpr ha fatto del 2018 l’anno in cui si ridefiniscono i livelli di responsabilità” precisa Zammar). “Oggi le imprese bisogna fotografarle non più per dimensione aziendale di dipendenti ma per quantità e tipologia di dati gestiti sull’infrastruttura, perché è su questo aspetto che si definiscono le strategie” puntualizza Zammar.

Sono 600 i partecipati tra partner e clienti radunati sul circuito dell’autodromo di Monza, dove Zammar sottolinea quanto calzante sia la metafora della velocità in pista se si parla di disponibilità dei dati, in un un mercato che deve adattarsi al cambiamento. “Chi partecipa alle gare automobilistiche riduce i tempi di fermo macchina nei box. Tanto è più veloce il ripristino del macchina di Formula1, tanto è più veloce l’uscita dai box – scherza Zammar -: lo stesso vale per la gestione dei dati in azienda”.

Tecnologia e Ceo

Il pomeriggio tecnologico del VeeamON Forum sulla soluzione di Hyper-Availability Plaform per l’Intelligent Data Management mostra come assicurare la continuità del business, ridurre i rischi ed accelerare l’innovazione per soluzioni di IoT, IA, blockchain che richiedono ampia scalabilità e semplicità di utilizzo.

Era metà maggio quando al VeeamON 2018 di Chicago, Peter McKay, Co-CEO e President di Veeam, aveva lanciato la strategia globale che ha fatto da filo conduttore all’evento monzese: “La maturazione di tecnologie quali IoT, IA, machine learning e blockchain e la crescita esponenziale di dati che le aziende devono gestire e da cui devono trarre informazioni utili al business, hanno generato la necessità di soluzioni che vadano oltre il concetto di Availability. Riteniamo che la Hyper-Availability sia la nuova frontiera utilizzata da alcune tra le più grandi aziende al mondo tra cui Royal Caribbean, Mercedes-Benz, Telefonica e L’Oreal.  Il percorso verso l’Intelligent Data Management è necessario per dare al mercato servizi digitali innovativi in tempi più brevi”.

Hyper-Availabile Enterprise assicura un processo in cinque fasi: Backup dei workload (assicurandosi che siano sempre ripristinabili in caso di interruzioni, attacchi, perdita o furto di dati), Aggregazione dei dati in ambienti multi-cloud, Visibilità (controllo unificato, monitoraggio, ottimizzazione delle risorse), Orchestrazione (continuità di business e compliance), Automazione (i dati si auto gestiscono, si proteggono, attraverso una combinazione di funzione di analisi dei dati, pattern recognition e machine learning).

Secondo il Ceo la strategia basata sulla Hyper-Availability Platform permetterà a Veeam di rispettare gli obiettivi che il management si era dato per il 2018: diventare una software company da un miliardo di dollari di fatturato entro l’anno.

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