“La proposta tecnologica valida, l’idea buona al momento giusto, sono gli ingredienti chiave per fare bene” spiega Ratmir Timashev, co-founder e Evp sales & sarketing di Veeam, in un incontro dedicato con la stampa a VeeamOn 2019, ma è facile intuire che non bastano.

Il mantra nella strategia di Veeam, infatti, per sortire l’effetto desiderato sul business – prosegue Ratmir Timashev – ha bisogno di un altro ingrediente: “Si cresce solo con i partner, nel senso più esteso del termine. Siano essi distributori, system integrator, ma anche partner tecnologici e cloud provider”.

Ratmir Timashev – Co-Founder Veeam Software

La missione della “protezione del dato” è al centro della proposta di Veeam. Ora con l’evoluzione del cloud diventa proposta di data management – per le risorse on premise, come per le scelte di hybrid cloud (quindi utilizzando anche le risorse di public cloud) – e trova terreno fertile perché l’azienda da sempre ha scelto un modello “collaborativo” con i partner e vanta di non contare nemmeno un cliente diretto. 

Questo modello oggi trova concretezza in un “programma” che combina le proposte tecnologiche dei vendor attivi con una proposta hardware in ambito Hci cui si affianca la dicitura With Veeam, ad indicare l’integrazione stretta con la proposta di backup e data management del vendor per gli scenari di gestione delle risorse di secondary storage. 

Secondo Veeam per rispondere alle sfide di business, è necessaria una nuova strategia di gestione dei dati in cloud che adotti un approccio olistico per l’intero ciclo di vita delle informazioni, quindi oltre il backup, dalla protezione al ripristino fino alla gestione del dato. Per questo Veeam parla anche in occasione di VeeamOn 2019, a Miami, di 5 stadi: 

VeeamON 2019 – Data management in cinque stadi

L’idea è quella di proporre ai clienti, insieme con i vendor di soluzioni di secondary storage, la possibilità di sfruttare hardware Hci e la gestione degli stack integrata e abilitata dal software Veeam.

Accordi già in essere in questo senso sono quelli con ExaGrid e Nutanix. In questi casi le Api Veeam abilitano i partner ad offrire soluzioni complete pronte a sfruttare le potenzialità di Veeam Availability Platform grazie ad un’integrazione profonda, in fabbrica, che può essere “accesa”, semplicemente su richiesta e che tuttavia non rappresenta prerogativa esclusiva di Veeam per quelle appliance.

Veeam Availability Platform

Per Veeam questo tipo di approccio è quasi naturale, la scelta di essere open e agnostici riguardo all’hardware si è rivelata importante. L’annuncio di circa due settimane fa, al centro della scena oggi a VeeamOn 2019 riguarda Nutanix Mine with Veeam, ma nella roadmap non mancheranno altre novità e già di aprile è quello di ExaGrid  Backup with Veeam.

Le possibilità accese dall’idea With Veeam possono riguardare opzioni di scale-up e scale-out per indirizzare la maggiore varietà possibile di utilizzi con relative possibilità di recupero abilitate da Veeam Availability Platform, risorse di computing e storage su misura allineate con gli obiettivi di retention, recupero e disponibilità, secondo le aspettative e i service level agreement, così come singole Sku con risorse hardware e software su misura.

Veeam Availability Orchestrator v2

Gli annunci a VeeamOn 2019 riguardano anche la disponibilità di Veeam Availability Orchestrator v2. Ne abbiamo parlato nel precedente contributo, accennando all’esigenza di automatizzare la gestione del dato, anche sfruttando AI e machine learning.

Mano a mano che le l’infrastruttura e le applicazioni diventano complesse, possono infatti aumentare i rischi, e le ricerche di mercato segnalano come la media del valore finanziario delle perdite quando si bloccano applicazioni mission critical sia di circa 102mila dollari per ora. 

Veeam Availability Orchestrator v2 offre in questi contesti i vantaggi di un motore di orchestrazione e automazione scalabile, progettato per le esigenze di continuità operativa dei data center e delle sue virtual machine per quanto riguarda le strategie di disaster recovery pianificate, basate sull’utilizzo di repliche e backup e allineate ora con gli standard interni e governativi di gestione del dato.

La possibilità di testare in modo automatico, documentare e ripristinare in modo affidabile i carichi di lavoro in modo orchestrato oggi si affianca con la disponibilità di una soluzione che diventa scalabile e disponibile per i business di tutte le dimensioni.

Per saperne di più leggi anche VeeamOn 2019, spinta sul cloud data management

 

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