Oltre 800 sono i clienti che ogni anno arrivano da tutto il mondo al Customer Experience Center di Castel Guelfo in provincia di Bologna per testare se e in che misura le soluzioni di Vertiv siano conformi al rispetto dei requisiti dei sistemi di alimentazione nei progetti più critici e studiare quale sia la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
L’azienda infatti progetta, realizza e fornisce hardware, software e servizi di diagnostica e monitoraggio per assicurare alle applicazioni delle aziende continuità operativa, le migliori performance e il corretto adeguamento infrastrutturale a seconda delle esigenze di business.
Vertiv (spinoff di Emerson Power, nata nel 2016, americana, 20mila dipendenti, operativa in 130 Paesi, prossima alla quotazione in borsa) serve data center, reti di comunicazione e strutture commerciali e industriali, con un portafoglio di soluzioni e servizi per la continuità elettrica e il raffreddamento delle infrastrutture IT (dal cloud ai dispositivi connessi in rete).
Castel Guelfo da più punti di vista rappresenta un centro di eccellenza in questo ambito perché oltre al Customer Experience Center, ospita anche il Command Center dei Vertiv Life Services (monitoraggio da remoto e assistenza preventiva) e l’Academy, una vera e propria “corporate university” per lavorare su formazione competenza e sviluppo non solo delle persone Vertiv, ma anche di partner e clienti. Bologna, nello specifico è anche la sede del centro di ricerca e sviluppo per tutti i gruppi di continuità di alta potenza.
L’occasione della visita al centro è proprio il piano di ampliamento del Customer Experience Center (sarà ultimato per il 2021), operativo da sei anni, che ora prevede l’inserimento di una nuova infrastruttura di alimentazione per rafforzare funzionalità di test, flessibilità ed efficienza. Tra i vantaggi: dimostrazioni più efficienti e approfondite, test dinamici sulle batterie e un nuovo simulatore di circuito a corrente continua per replicare qualsiasi tipo di set-up oltre alla capacità di testare i sistemi a 480V.
Ne parliamo con Andrea Ferro, AC Power Line of Business Director di Vertiv, che entra nei dettagli: “Progettiamo, costruiamo e manuteniamo gruppi di continuità, come tutta l’infrastruttura elettrica nel complesso (anche per il condizionamento e la collocazione delle risorse nei rack, etc.) per soddisfare il bisogno di tre settori: data center (anche per gli hyperscaler, 70% del business complessivo), telecomunicazioni (20%) con una line of business dedicata, e ancora manufacturing, health, trasporti (10%)”.
L’ambito data center è centrale per il business di Vertiv che offre anche soluzioni integrate. e a cui è richiesta, proprio per la natura del business, una presenza capillare. A Castel Guelfo i clienti possono non solo fare testing, ma anche vedere operative in demo sul campo le unità per un possibile confronto prima dell’acquisto.
Sono quattro i Customer Experience Center in Europa, di cui due sono in Italia, e sono specifici per ogni line of business, con Bologna specializzata nella linea AC Power e Tognana per il Thermal Management. Un valore riconosciuto all’azienda che lavora con il 70% delle industrie della classifica Fortune 500 e con gli hyperscaler e i grandi clienti che richiedono sempre la riduzione dei costi di esercizio.
Vertiv monitora oltre 10mila Ups con circa 2.700 ingegneri dispiegati sul campo. Per quanto riguarda l’efficienza è in grado di offrire prestazioni di gran lunga superiori ai requisiti Tier4 che certificano l’architettura dei data center: infatti l’azienda assicura operatività per il 99,9999998%, per un downtime di appena 30 secondi in 10 anni. Tra i clienti è possibile citare Equinix, il Cineca, Dkrz (operativa nell’ambito delle simulazioni di variazioni del clima sfruttando i super computer)
Nella lettura dell’evoluzione del comparto Ferro inquadra alcuni trend tecnologici interessanti che influiscono sull’offerta Vertiv: “Assistiamo a un importante cambiamento per quanto riguarda la generazione distribuita dell’energia. Anche grazie allo sviluppo delle rinnovabili che pur contribuisce all’instabilità delle reti e apre nuove opportunità in questo senso a Vertiv. L’utilizzo intenso di dispositivi ed applicazioni sempre collegati ad Internet a sua volta sta influendo sui bisogni di continuità operativa dei sistemi e sulla natura dei data center. Oltre ai grandi data center centralizzati per processing e storage, quando l’utenza ha bisogno di tempi di reazione molto più rapidi il bisogno di dati più vicini guida la crescita di nuove architetture e quindi lo sviluppo dei data center all’edge e questo porta i clienti a chiederci soluzioni più integrate, quindi continuità, rack e condizionamento insieme”.
Vertiv, i servizi
Per quanto riguarda i servizi offerti è facile intuire come l’assistenza al cliente rappresenti parte del core business di Vertiv. La perdita del carico elettrico è evidentemente il fattore critico. Vertiv per indirizzare queste esigenze investe in un’infrastruttura non solo reattiva ma proattiva. Caratteristica di servizio sempre più richiesta. Ne parla Federico Bano, regional service offering manager Emea Vertiv: “Il fenomeno dell’esposizione alla perdita del carico, nonostante tutti gli sforzi, ha un trend crescente, proprio per la rapida e tumultuosa crescita delle richieste di energia e costa caro. Il 66% delle perdite di carico dipende sempre da problemi infrastrutturali per questo il servizio proattivo è fondamentale e il service in Vertiv pesa per il 25% del business complessivo”.
Strategicamente Vertiv ha ritenuto vantaggioso far migrare la parte software& solutions nei servizi, così che siano integrate in un’unica unità le problematiche di connettività del prodotto con i sistemi di monitoraggio Vertiv. La qualità nella trasmissione del dato è fondamentale.
Il portafoglio dei servizi prevede assistenza h24, 7 giorni su 7, 365gg all’anno, con un unico entry point global, mentre i servizi h8 sui 5 giorni, sono sviluppati direttamente all’interno delle regioni. Spiega Bano: “I clienti sono seguiti nella parte di design e deployment fino all’accensione dei sistemi, assessment e testing inclusi, per garantire la corrispondenza delle specifiche alle esigenze. E’ offerta la manutenzione programmata, sempre più predittiva rispetto a quella puramente manutentiva, upgrade inclusi. L’analisi dei dati – raccolti dalla macchina e visualizzati dai tecnici Life Services in sede Vertiv – deve essere sempre più supportata da analitiche di valore e intelligenti, perché così solamente si migliora l’efficacia degli interventi remoti o on site che siano”.
A Bologna sono monitorate 4.000 unità dispiegate sul territorio italiano (10.000 complessivamente in Western Europe). E la distribuzione sul territorio resta fondamentale anche lato service. Sono 3.000 i tecnici formati in sede in grado di supportare i prodotti, in Emea, circa 700 dedicati al supporto dei clienti. Con lo sviluppo dell’edge è necessario essere sempre più capillari, e Vertiv opera in questo senso con un importante programma di on-boarding sul canale.
Bano: “La strategia di Vertiv punta sempre alla valorizzazione dei dati per la manutenzione, all’efficentamento del data center e la riduzione dei consumi. La tattica prevede quindi di crescere nella capacità di delivering del servizio, anche attraverso la formazione (da qui l’Academy Program), con attenzione su design di prodotto e capacità di dialogo con i clienti. I pilastri nello sviluppo dei servizi restano up-time (capacità di rendere affidabili le macchine e fissare il problema quando accade), ottimizzazione (energy savings), ma anche la riduzione della complessità di gestione, portandoci in casa la gestione degli asset, magari non solo dei nostri ma anche di quelli che interagiscono con i nostri”.
Una testimonianza dal vivo sui servizi è quella di Massimo Bombardi, facility manager di Acantho, digital company del Gruppo Hera, che ha intrapreso lo sviluppo di una rete proprietaria a banda ultra larga in fibra ottica, circa 15 anni fa, e commenta: “La manutenzione predittiva e il servizio di diagnostica remota, sui sistemi Liebert Trinergy Cube di Vertiv ci ha permesso in diverse occasioni di rilevare ogni evento e registrare anche i fenomeni esterni che possono avere ripercussioni sulla continuità del servizio”.
La capacità di rilevare il problema prima che diventi critico, essere proattivi nei confronti del cliente, e accorciare così la “catena” dell’intervento restano punti vitali. Vertiv propone oltre ai servizi anche i sistemi software per collegare le sue macchine ai sistemi di monitoraggio.
Aggiornamento 11 febbraio ore 18.00
Vertiv Holdings Co annuncia il completamento della fusione di GS Acquisition Holdings Corp and Vertiv Holdings, LLC. Fusione già approvata dagli azionisti di GS Acquisition Holding Corp. In seguito all’operazione GS Acquisition Holdings Corp prende il nome Vertiv Holdings Co. Lunedì 10 febbraio 2020 la prima quotazione in Borsa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA