NFON è un’azienda tedesca (Monaco di Baviera) che nasce nel 2007 e si sviluppa sulla base di un’idea per quegli anni davvero pioneristica, quella di creare un servizio di telefonia in cloud, in grado di sostituire i centrali telefonici utilizzando semplicemente una connessione Internet.

Gli ultimi dati disponibili indicano per NFON una crescita a doppia cifra per un fatturato globale di gran lunga superiore ai 40 milioni di euro. L’azienda, che può essere definita a tutto tondo l’unico provider di servizi cloud Pbx paneuropeo, acquisisce subito ampia visibilità in Germania (dove è leader di mercato come anche in Austria), si internazionalizza, apre nuove sedi (400 dipendenti), ed è oggi provider di servizi di comunicazione in cloud in 15 Paesi. NFON rappresenta una scommessa vinta, per una proposta innovativa che incontra la piena soddisfazione del mercato. 

Ne parliamo con Marco Pasculli, managing director, NFON Italia che sviluppa la strategia in Italia: “La recente quotazione alla Borsa di Francoforte, nel 2018, ha portato in azienda investimenti importanti grazie ai quali l’accelerazione in corso ha subito un’ulteriore spinta. Sono arrivate proprio nel 2019 le aperture di NFON in Italia (oggi con 14 persone) e in Francia”. L’azienda ha così investito e continua ad investire nel branding, in tecnologie e sullo sviluppo delle soluzioni. Tra gli ultimi annunci, per esempio, potremmo citare l’introduzione dell’autenticazione a due fattori (2FA) sui terminali a partire dallo scorso 30 gennaio 2020.

Marco Pasculli, managing director, NFON Italia
Marco Pasculli, managing director, NFON Italia

In concreto, NFON fornisce dai suoi data center un servizio di comunicazione in cloud che praticamente con qualsiasi tipologia di connessione Internet permette di sostituire (ed abbandonare) il centralino telefonico.

Negli anni si è arricchito il portafoglio della proposta in cloud con un’offerta specifica e verticale per il mercato alberghiero, quello dei contact- center (con la registrazione delle chiamate) e, ancora più di recente, con una soluzione per Microsoft Office 365 Teams.

I potenziali clienti sono tutte le aziende e le realtà con un centralino telefonico i cui costi e svantaggi possono essere dimenticati grazie alla sottoscrizione di un servizio cloud, così come si fa già per buona parte delle scelte infrastrutturali. Evidenti i vantaggi di un servizio in cloud invece che continuare ad utilizzare hardware on-premise, con tutte le problematiche del caso tra cui i mancati aggiornamenti e le possibilità di guasti.

Gli utenti NFON a loro volta continuano a conservare le proprie abitudini, sfruttando un servizio migliore, non limitato dal telefono fisico (che può rimanere), ma disponibile anche come app, sullo smartphone come sui tablet.

L’interlocutore aziendale coinvolto nella scelta del sistema telefonico è quasi sempre l’IT Manager e, nelle piccole aziende, l’imprenditore. I servizi di telefonia e collaborazione in cloud di NFON sono fatturati mensilmente per quello che è il reale utilizzo. Il modello piace perché è lo stesso che le aziende già utilizzano da anni per le applicazioni di produttività, email, backup e sicurezza. Non si acquista più nulla, si paga quello che serve e che viene utilizzato.

L’approccio di NFON è al 100% indiretto, con una trentina di partner accreditati, ma è NFON ad incontrare direttamente i clienti strutturati, per far conoscere la soluzione e tutti i potenziali benefici. Il cliente poi adotta la soluzione con il partner telefonico/informatico di riferimento, oppure può chiedere a NFON indicazioni in merito, ed essere indirizzato. 

Pasculli: “Si tratta di un mercato, quello della telefonia in cloud, che da Paese a Paese mostra velocità di adozione del tutto differenti. Oggi è quasi la normalità negli Usa e nel Nord Europa, ha un livello di penetrazione media in Europa di circa l’11%, ma in Italia solo del 2% (il dato indica di derivazioni business passate in cloud, Ndr.) il più basso in Europa. Significa un mercato aperto ricco di opportunità”.

A portafoglio il servizio principale è Cloudya. Cloudya si declina poi in una versione dedicata agli hotel, unico mercato verticale che necessita effettivamente di una versione specifica – ma questo vale per qualsiasi offerta dedicata al settore specifico. Perché deve essere completamente integrata nella piattaforma di gestione dei check-in e dei check-out (oltre al minibar), consentire la comunicazione tra le stanze, ma soprattutto con la reception. Mentre l’utilizzo del centralino negli altri verticali è praticamente omogeneo.

Telefonia in cloud integrata con Teams

Cloudya però può essere integrato anche con l’applicazione Microsoft Teams di Office 365. Sempre più aziende adottano Teams per la collaborazione interna ed esterna e Teams di suo già permette di fare e ricevere telefonate. NFON ha integrato Microsoft Teams nella propria soluzione in cloud, per permettere agli utenti Microsoft di completare le funzionalità di Teams e renderle del tutto equivalenti a quelle di un sistema tradizionale on-premise, compresa la gestione della numerazione telefonica dei clienti, la portabilità e il traffico telefonico, pur continuando ad utilizzare, volendo, telefoni standard.

Le aziende possono dismettere realmente il centralino telefonico, a partire da un minimo di banda, Office 365 con Teams, e NFON. In uno scenario in cui invece fino ad oggi le aziende sono spesso costrette a mantenere attivi entrambi i sistemi (Teams per la collaboration e il centralino per la telefonia).

Ambiti di utilizzo

E’ facile intuire che tra le applicazioni e le attività che è possibile indirizzare in modo ottimale ci sono quelle legate ai call e ai contact center, quelle di customer care e così via. Non sono pochi i clienti presso i quali NFON installa soluzioni di contact center in cloud multicanale. La maggior parte delle aziende oggi sfrutta o dispone di sistemi di call center, spesso sono sistemi di gestione delle chiamate in ingresso e in uscita. NFON sposta il motore dei contact server (il server) in cloud – nel completo rispetto di tutte le compliance (privacy e Gdpr compresi).

In questo modo, il provider risolve da subito il problema tipico di queste soluzioni che è rappresentato dal difficile corretto dimensionamento e quello della stagionalità del traffico (con picchi e periodi di sotto utilizzo). Allo stesso tempo con la disponibilità di una “consolle di contact center” l’azienda cliente paga su base mensile solo l’effettivo numero di postazioni utilizzate in quel mese. Un secondo vantaggio della piattaforma è la multicanalità, e infatti NFON rende disponibile il proprio servizio su diverse piattaforme e device.

NFON, i punti di forza

Ad offrire servizi di telefonia in cloud (Pbx) oggi sono anche gli operatori, le telco, che li offrono come pacchetto affianco di altri servizi, e poi i carrier reseller locali che installano a casa propria servizi equivalenti e rivendono traffico e numerazione telefonica di terzi. NFON si posiziona invece in modo specifico e unico. Rispetto al grande operatore, la soluzione è dedicata e assolutamente su misura. Non solo, l’architettura dei data center NFON offre caratteristiche di ridondanza di livello superiore, non comparabile.

Le aziende, oltre che a migliorare servizi, puntano sempre a ridurre i costi. Pasculli: “E’ vero, ma c’è risparmio e risparmio. Se il sistema come spesso accade in Italia è installato da anni, magari connesso via Isdn, con canoni onerosi così come le spese per manutenzioni ed aggiornamenti, indubbiamente il risparmio è immediato. Nei casi in cui il sistema è recente e il cliente sfrutta la telefonia IP, cambiano i termini e i vantaggi, indubbi, sono da leggere nella modalità di spesa e di gestione”.

NFON porta ai clienti l’affidabilità di un servizio presente da 13 anni, ma assistenza e customizzazione presso i clienti rappresentano ulteriori punti di forza, considerato come NFON sia focalizzata sull’unico obiettivo di fornire servizi di comunicazione in cloud. E in questo ambito l’azienda sviluppa in casa le soluzioni, cura in modo maniacale e dedicato la proposta, risponde dall’Italia su un prodotto sviluppato dalla prima riga di codice all’ultima a Monaco.

Pasculli: “Il mercato italiano è decisamente interessante. Le resistenze tipiche che si incontrano sono quelle tipiche delle fasi di trasformazione”. Le aziende temono il cambiamento – anche in questo caso – del passaggio in cloud. “Eppure il cloud è decisamente più sicuro e affidabile – prosegue Pascullirispetto ai centralini e ai server tenuti magari senza manutenzione da mesi (1). Per quanto riguarda invece il timore di dipendere dalla banda disponibile, NFON sottolinea che la banda richiesta dal traffico telefonico è davvero molto bassa, mentre è importante che sia costante. Non serve la fibra ottica, serve banda bassa ma magari dedicata e garantita (2). Per questo si parla di un’offerta che anche le nostre piccole e medie aziende sparse sul territorio possono abbracciare senza problemi. Anche per quanto riguarda il timore legato alla sicurezza dei dati, NFON non teme del tutto la sfida (3). Conclude Pasculli: “Tutti i data center sono in Europa e rispondono alla severità dei regolamenti Ue. Una sicurezza ben superiore a quella dei server IP non aggiornati da anni, tipici di tantissime realtà italiane”

Per attivare il servizio bastano 2 ore, in pochi giorni di attività è possibile personalizzare su misura Cloudya in base alle esigenze, mentre i tempi legati alla portabilità del numero telefonico sono indipendenti da NFON, regolati da Agcom, e variano tra le 2 e le 4 settimane. 

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