La proposta tecnologia di Cohesity piace agli investitori. I dati aziendali si trovano in silos infrastrutturali frammentati che rendono le informazioni difficili da proteggere e i dati complessi da analizzare. Cohesity consolida i silos su una piattaforma web-scale che si estende in modalità ibrida su cloud e data center on premise, e permette alle aziende di eseguire app sulla piattaforma stessa consentendo ai dati di diventare un asset aziendale competitivo.
Basata quindi sulla semplificazione di backup, gestione, protezione ed estrazione del valore dai dati, la tecnologia del vendor ha attirato l’attenzione del mercato e alla lista degli investitori (Sequoia Capital, Foundation Capital, SoftBank Vision, Hpe e Cisco Investments) si sono aggiunti Dfj Growth, Greenspring Associates e Ballie Gifford. Si completa così la Serie E di finanziamento per un valore complessivo di 250 milioni di dollari con Cohesity che raggiunge il valore di 2,5 miliardi di dollari, più del doppio rispetto alla valutazione di poco meno di due anni fa (con i finanziamenti della Serie D).
Complessivamente Cohesity è riuscita a superare i 650 milioni di dollari complessivi di finanziamento. Ora i nuovi investimenti saranno utilizzati a supportare il dipartimento R&D, per individuare specifiche soluzioni adatte alle esigenze di alcune grandi imprese a livello mondiale. Ma è previsto anche l’ampliamento del raggio di azione, sia a livello nazionale che internazionale, e un ulteriore sforzo sul canale (partner alliances e rivenditori).
A voler tracciare una breve sintesi del percorso di Cohesity, nel confronto tra la prima metà dell’anno 2019 (agosto-gennaio, per l’anno fiscale dell’azienda) con la prima metà dell’anno 2020, Cohesity è riuscita ad incrementare del 150% il fatturato ricorrente, facendo leva sui benefici del modello basato su sottoscrizioni rinnovabili, come sottolinea Randy Glein, co-fondatore e partner di Dfj Growth (tra gli investitori):“Cohesity è passata con successo a un software business model, si è assicurata partner di valore a livello globale, ha stretto profonde relazioni Oem con le migliori aziende tecnologiche ]…[“. E così ha anche incrementato del 100% il numero dei clienti e il volume di dati gestiti e sono cresciuti del 135% i clienti (tra nuovi e già esistenti) che hanno dato in licenza le funzionalità cloud proposte dal vendor.
L’originalità della proposta è riconosciuta anche dagli analisti di mercato. Come spiega Phil Goodwin, research director per Idc “l’ultimo round di finanziamento di Cohesity testimonia la sua strategia aziendale e il valore che la sua piattaforma di gestione dei dati software-defined offre a clienti e partner. La piattaforma web-scale di Cohesity ha un’architettura unica nell’aiutare le aziende a consolidare e gestire i propri dati, supportando al contempo potenti app che rendono i dati più utili e produttivi“.
Soprattutto i dati restano “vivi” e disponibili perché la proposta Cohesity supera i limiti dei trattamenti legacy al problema della frammentazione massiva dei dati, come riconosce Ashu Garg, socio generale di Foundation Capital: “I dati sono la risorsa digitale più preziosa per le aziende di oggi, eppure molte aziende fanno fatica a gestirli, proteggerli e trarne valore. Il software Cohesity consente ai clienti di risolvere facilmente queste sfide in un mondo hybrid cloud. Questo il motivo per il quale Cohesity stia registrando un’adozione così rapida]…[“.
L’azienda festeggia quindi un traguardo importante, tanto più in un momento critico per il mercato. E l’entusiasmo è ben espresso dalle parole del fondatore, Mohit Aron, Ceo di Cohesity: “L’abbandono delle soluzioni legacy da parte delle aziende favorisce la scelta del nostro approccio moderno e software defined alla gestione dei dati”. La soluzione si rivela semplice da usare, e soprattutto permette alle aziende di ridurre il Tco con grandi benefici anche per i team IT remoti.
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